Un disegno sulla pelle

Un disegno sulla pelle Firenze, 800 espositori per la moda Autunno-Inverno 1987-88 Un disegno sulla pelle L'industria conciaria sta attraversando un momento difficile ma pieno di fermenti - Molte novità e materiali alternativi - Per gli stivali prevale la pelle martellata e il bugnato - Valentino alle prese con il vitello FIRENZE — Folla di compratori da ogni parte del mondo, di qua e al di la dell'oceano, compresa una folta rappresentanza russa, interesse crescente nei tre giorni di apertura, dal 13 a oggi 15 novembre, per Lineapelle, che, nella sua edizione d'autunno, costituisce la cartina di tornasole dell'andamento di tutti i comparti del settore nell'anno in corso e ne disegna le prospettive per l'anno prossimo. Quest'edizione '86 è particolarmente agguerrita, ricca di novità su molti fronti. Le pelli conciate hanno cambiato volto; dal rettile lussuoso ai materiali alternativi alla pelle, al sintetici, è la ricerca, sono gli inediti procedimenti tecnici a caratterizzare la produzione di ottocento espositori. In numero accresciuto, quindi, perché proprio per Lineapelle è stato realizzato, a tempo di record, il terzo padiglione della Fortezza da Basso, bella struttura in vetro che riesce, nel progetto e nel coordinamento degli architetti Pier Guido Fagnoni e Pierluigi Spadolini, a non turbarne l'antica dignità. Altri poli espolitivi, il Palazzo dei Congressi con la gustosa rassegna «Pappagallo giallo», dal nome di una scarpa 1924 dello stilista Bruno De Poi, 11 volatile dal gran becco sul toppone, per una storia della pelle nella moda da] 1900 al 1940, attraverso foto, scarpe, borse, manifesti pubblicitari, strumenti della concia e dell'artigianato calzaturiero; e con la visualizzazione dei nuovi temi moda «Classe e 900», in pellami e colori a cura degli stilisti della scarpa e della borsa. Poi al Palaffari i prototipi di questi importanti accessori per il «marie in Italy» di domani, in vendita per l'industria. Lineapelle infatti giunge in un momento estremamente delicato per il settore. Ad un andamento negativo, nei primi sette mesi dell'86, per le Importazioni di pelli grezze, si--accompagna l'allarmante flessione delle esportazioni sia di queste ultime che delle pelli da pellicceria; inoltre, per quanto riguarda l'abbigliamento in pelle, in calo anche per motivi legati alla moda, salgono (15% in quantità) le importazioni e molto discontinuo è stato l'export della calzatura. «Siamo assediati in molti modi — dice Lanfranco Catastali, uno dei più rappresen¬ tativi esponenti dell'industria conciarla —. Calano i consumi, avanzano i Paesi emergenti, aumentano i costi. Eppure una ripresa nelle vendite da settembre, sia per le pelli che per il cuoio, indica nell'industria conciaria la volontà di impegnarsi a fondo. C'è un nuovo interesse per la pelle vegetaltesata, conciata cioè con estratti vegetali, come una volta, torna di moda il vitello lucidato o morbidamente pieno, ingrassato, la vacchetta, tutto un lavoro su pelli che arrivano parsialmente conciate cosi dall'India, dal Pakistan, Paesi che tuttavia bisognerà tenere sotto controllo, perché stanno diventando bravi anche nel prodotto finito». Negli stands la pelle dà spettacolo. H montone è verniciato e raggrinzito o stampato rigonfio, il camoscio è stampato con piménto trasparente, sul vitello morbidissimo la classica stampa coccodrillo ha raggiunto la somiglianza perfetta con 11 rettile, per la lucertola procedimenti a sbalzo riescono ad evidenziare le scaglie, su base spalmato il gioco di smerigliature imita la pelle di pitone. La stampa in serigrafia è ora più sobria e sofisticata, si ispira alle avanguardie inizio del secolo, c'è un grafismo ottico e la fiammature hanno preso il posto del floreale. Sono pelli che entrano come inserto nelle scarpe décolleté del prossimo inverno o ringiovaniscono 1 mocassini, le polacchette, in vitello liscio o in vacchetta. Per gli stivali prevale la pelle martellata, a bugnato o nel disegno spigato, sempre monocolore nella gamma del bronzo, del marrone, quando la pelle si richiama alla corteccia degli alberi. I colori proposti da Linea- pelle vanno dal marrone corteccia al frassino, al cammello, al grigio nembo per le tinte neutre o cupe, ma non trascurano 11 verde giada, il rosso begonia, mentre continuano. In sintonia con filati e tessuti per la moda di autunno-inverno 1987-88, le sfumature del viola, dall'ametista al copiativo. In quanto al nero ha gradazioni e luci inedite per là nuova concia vegetale: lo stilista Mario Valentino ha trovato più interessante della vernice il nuovo vitello lucldatlssimo con sottili effetti mordoré. Lucia Sollazzo

Persone citate: Bruno De Poi, Lanfranco Catastali, Lucia Sollazzo, Mario Valentino, Pier Guido Fagnoni, Pierluigi Spadolini

Luoghi citati: Firenze, India, Pakistan