Reagan: punto sull'lran

Reagans punto su88!rem Reagans punto su88!rem (Segue dalla 1' pagina) ———— •» ■ -"■ ... • - r. riempire neppure un grande aereo» è stata permessa per lanciare a Teheran un segnale distensivo. B Presidente ha paragonato il rilascio degli ostaggi a un «bonus», un di più, un premio molto bene accetto. Queste tesi le hanno ribadite ieri Reagan stesso, il suo capo di gabinetto Regan, il direttore del Consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca Poindexter, e 11 suo predecessore McFarlane che — ha svelato 11 Presidente — fu a Teheran lo scorso maggio. Tutti insieme, hanno affermato che nel nuovo quadro negoziale rimangono alcuni punti fermi. Nessuna concessione al terrorismo, come dimostrerebbero le sanzioni contro la Siria. Immediata punizione in caso di ulteriori attentati (ri cordatevi di Oheddafi, ha ammonito Reagan). Equldi stanza tra Iran e Irak. che sarebbe stato informato degli approcci al regime di Khomeini. Collaborazione con gli altri Paesi del Oolfo Persico. Se oggi c'è un elemento di Incertezza, hanno lamentato i reaganautl, lo si deve alla enorme e controproducente pubblicità : nessuno sa come reagirà l'Iran. Perché Teheran chiarisca la sua posizione occorreranno probabilmente alcuni giorni. L'ambasciatore iraniano all'Onu Khorassani ha definito 11 discorso del Presidente .costruttivo*, e ha preannunciato una convergenza se gli Stati Uniti consegneranno a Teheran i beni confiscati, innanzitutto armi. Ma al Congresso la maggioranza democratica minaccia di rompere le uova nel paniere reaganiano. Ha annunciato l'apertura di una inchiesta della Commissione servizi segreti della Camera, venerdì, e reclame, le dimissioni di Poindexter, l'attuale architetto del riavvicinamento all'Iran. Tra le altre cose, vuole sapere perché ieri e l'altro ieri il segretario di Stato Shultz è rimasto ostinatamente zitto, e perché Reagan ha taciuto del ruolo di Israele nella drammatica vicenda. Sulle sanzioni contro la Siria, al contrario, non si profilano contrasti. Non è sfuggito a nessuno che il Presidente le ha annunciate alla vigilia del suo incontro con il premier inglese signora Thatcher, oggi a Camp David, nel Maryland. Ma sono considerate un allineamento doveroso alle posizioni della Cee. Reagan ha ristretto ancora le esportazioni di tecnologie a Damasco, ha proibito i finanziamenti alle altre, ha sospeso i voli di linea, ha ridotto il personale dell'ambasciata — aveva già ritirato l'ambasciatore —, ha interdetto le visite politiche ad alto livello e ha sollecitato le compagnie petrolifere statunitensi a ritirarsi dalla Siria. Lo ha fatto, ha dichiarato il portavoce Speakes, «per esprimere lo sdegno americano* per l'attentato di aprile alla El Al a Londra. Reagan spera che la sua Immagine di fermezza non sia Incrinata. Ennio Caretta

Persone citate: Ennio Caretta, Khomeini, Poindexter, Reagan, Regan, Shultz, Thatcher