Le manette a Romagnoli

Le manette a Romagnoli Presidente dell'Acqua Marcia Le manette a Romagnoli Concorso in peculato e falso a Piacenza In carcere anche un ex assessore del pei DAL NOSTRO INVIATO PIACENZA — «Come...?». Vincenzo Romagnoli, cinquantanni, partito dai mattoni e arrivato alla presidenza della società finanziaria «Acqua Marcia», svegliato ieri mattina nel suo appartamento milanese non voleva credere al carabiniere. «Come? Un ordine di cattura per me? e per cosa?». «Per il macello di Piacenza, dottore...», è stata la risposta. E cosi Romagnoli è tornato In città, e nel vecchio e seicentesco carcere di via Dogana. Con lui altri sei arrestati, capeggiati dall'ex assessore comunista ai lavori pubblici Luciano Beltrame»!. I sette arresti hanno scosso Piacenza, ma l'assessore pei passa in secondo piano. In piazza Cavalli, la piazza dei pettegolezzi e degli affari, ieri sera era un passaparola. Beltrametti, comunista autorevole nella Piacenza ora governata dal pentapartito, accanto a Romagnoli scompare. E spariscono pure gli altri arrestati, come il progettista ingegner Pier Francesco Berlucchi, bresciano, cugino della famiglia che produce gli spumanti omonimi; i suoi tre assistenti di studio Aldi, Pini e Traininl; Giovanni Curotti titolare di un'impresa di impianti termici. «Concorso in peculato e falso», è l'accusa contestata dal procuratore della Repubblica Angelo Milana. «Gli interrogatori sono in corso e si concluderanno entro lunedi», ci ha risposto 11 giudice, dal carcere, ieri sera. L'accusa si riferisce al macello di Piacenza, che sta accanto all'autostrada del Sole. Trattasi di un appalto che nel 1978 era di 2 miliardi e 400 milioni e nell'83 è risultato di 6 miliardi e 300 milioni. Sempre secondo l'accusa, gli arrestati avrebbero illecitamente beneficiato di una cifra attorno ai due miliardi di lire. Vincenzo Romagnoli presidente dell'.Acqua Marcia» è anche presidente della •Cgp», società di Costruzioni generali prefabbricate. E la «Cgp» avrebbe pilotato l'appalto e l'aumento di prezzo. Ettore Zauli e Piero Venturati, gli avvocati di Romagnoli, non vogliono commentare l'arresto: «Lo faremo — dicono — rivolgendoci direttamente al magistrato». Felice Trabacchi, ex sindaco pel, ora deputato, è più esplicito: «Questi arresti sono un atto arbitrario di puro potere». E Carlo Nuca, segretario pei di Piacenza: «Sotto accusa sono efficienza e onestà». Nessuno, pero, esprime giudizi: «Aspettiamo di conasceGiovanni Cerniti (Continua a pagina Z in terza colonna)

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