Emilia, torna di moda iI rosso

liitiliq# tornei di moda II rosso n pentapartito è in crisi e il psi aiuta il pei a rompere l'isolamento liitiliq# tornei di moda II rosso I socialisti precisano, però, che non sono disposti à subire l'egemonia comunista - E la democrazia cristiana attende le prossime amministrative: «Torneranno a cercarci» BOLOGNA — A Reggio -la rossa», dove il pel la fa da padrone con più del 50 per cento di voti e c'è un monocolore a guidare il Comune, 11 psl ha chiesto di entrare in giunta: «JI pei è in difficoltà per l'affare Mozambico — ha detto il segretario provinciale Mauro Del Bue — E' un momento delicato e possiamo trattare per un'alleanza paritetica: sei assessori laici e sei pei»; A Bologna, Renzo Imbeni è appena riuscito, fra mille intoppi e altrettante incertezze, a far partecipare 1 laici al governo cittadino. E nella Romagna, già in primavera, 1 comunisti avevano rotto l'isolamento: a Cesena e Forlì oggi ci sono alleanze pei, psi e pri; a Rimini pei, psi e pscll; a Ravenna pei, psl, pri e psdl. Cosi, Luciano Guerzoni, segretario regionale del pel, chiama i giornalisti, snocciola i numeri, e attacca il pentapartito dove c'è («Quando non è grigio o in crisi, è addirittura alla soglia dell'emergenza, come al Comune di Piacenza*). Poi dice si al psi di Reggio: •Facciamo l'accordo». Ma non basta. «Per noi — aggiunge — sono mature anche le condizioni per porre all'ordine del giorno la formazione in Regione (adesso guidata da un monocolore comunista, ndr) di una giunta di programma e di progresso, rappresentativa sia in termini di schieramento politico sia di linea programmatica delle forze che in prevalenza amministrano la Regione». H 12 maggio dell'85 è sempre più lontano. In quei giorni 11 partito-padrone della regione più rossa d'Italia si contava, incredulo, le ferite: a Parma meno 2,9, a Modena meno 3,5, a Piacenza meno 4... Un elenco di delusioni, una sfilza di città e di voti persi chissà dove, di giunte che scricchiolavano o che proprio cedevano. Infatti, dopo la sconfitta elettorale, segui, inevitabile, quella politica. Pentapartito a Parma, Piacenza, Faenza. Monocolori quasi dappertutto, e di minoranza a Bologna e nella Romagna. «Adesso il quadro è mutato molto», dice Paolo Babbinl, segretario regionale del psi. I pentapartito non sono decollati, a Piacenza si è passati da una lite interna al partito socialista a un altro guaio che ha coinvolto un assessore democristiano'. « Un dato, però, è rimasto: l'egemonia comunista sta venendo meno, siamo di fronte a una crisi vera». Pierluigi Castagnetti, segretario regionale della de, aggiunge: «Cerio, il panorama è nuovo rispetto a qualche tempo fa. Ma, secondo me, era un processa prevedibile. Io credo che la situazione si rimetterà in moto alla vigilia del DO, per le elezioni. Nel mezzo, in questi anni, sapevamo benissimo che avremmo dovuto fare ì conti con la palude. Noi comunque non ci sentiamo emarginati, come vuol far credere qualcuno: Parma e Piacenza non cadranno. E abbiamo pazienza: qualcuno tornerà con noi». L'Emilia politica, insomma, è cambiata: lo ammettono bico. Per quel che riguarda la Regione, poi, per ora non se ne parla: occorre un quadro nazionale diverso». Oggi dunque, gli altri partiti rispondono ancora no al pel. «Non siamo di fronte a socialisti pentiti che ritornano all'ovile socialcomunista dopo le scappatelle del pentapartito — aggiunge Babbinl — Siamo di fronte a un partito cosciente della sua politica: e non la cambiamo in quattro e quattr'ottc* ; Niente da fare, allora. «Lo sollevano benissimo, i comunisti, che avrebbero ricevuto queste risposte, una serie di no», insinua Castagnetti. «Tanto che non sarebbe assurdo ipotizzare un altro significato atte proposte di Guerzoni. Ed è questo: il pei, in realtà, ha silurato Lanfranco Turci, il presidente della Regione. E non ha nessuno' con cui sostituirlo. Allora offre la giunta, e la presidenza soprattutto, a chiunque, cercando pure di guadagnarci sopra. Anche a noi, magari». Pierangelo Sapegno tutti. Ma quanto camblerà ancora? Il comunista Guerzoni propone giunte di programma dappertutto, dove adesso resistono ancora monocolori comunisti, in Regione, e anche a Piacenza, «dove il pentapartito è al tracollo». Dai potenziali alleati non arrivano però risposte incoraggianti. Nicchia il pri: «Al congresso- di Ferrara abbiamo escluso la nostra partecipazione a giunte in cui il pei abbia la maggioranza assoluta». E pure il psl sembra sulla stessa linea, al punto da contestare persino l'iniziativa di Del Bue a'Reggio Emilia, «io faccio un distinguo — dice Babbinl — Un conto erano Bologna e la Romagna, dove c'erano monocolori di minoranza e quindi problemi di governabilìtì. Negli altri casi, invece, dove siamo di fronte a una maggioranza assoluta, la nostra posizione non è affatto la stessa, anche se a Reggio Emilia, ad esempio, il pei è effettivamente in difficoltà, ferito dalla questione morale, in seguito ai fatti del Mozam¬