Dalle sfide strapaesane al trionfo a Central Park

Dalle sfide strapaesane al trionfo a Central Park Dalle sfide strapaesane al trionfo a Central Park New York è la statua detta Libertà, il «imbolo del Nuovo Mondo. Per questo New York significa, anche per un maratoneta, la consacrazione, il top. Due milioni di persone, lungo le strade rappresentano uno scenario unico, perché ammantato della consapevolessa di che cosa significhi correre e soffrire: ecco perché assume tanta importanza il fatto che un altro piccolo italiano sia arrivato ancora-primo, confortando la bontà di quella ohe ormai è riconosciuta come una scuola. Dagli States sono rimbalzati, negli anni passati, gli slogan (.Correre 6 salute», «Correre è divertimento»), che però non hanno mai signifi . cato.per chi li aveva inventati, la capacità di interpretarli a fondo. E' fatto storico che, nel fiorire di talenti sportivi, il fondista statunitense sia sempre stato una specie di primula rossa, fors'anche perché misurarsi sulle lunghe distante significa un tipo di preparaeìone e di sacrificio noncoyn.uni. Ed è smentendo la fama di scansafatiche, aggiunta ad un piccolo quid di preveggensa, ohe gli italiani Hanno accettato di percorrere la difficile strada trascurata da altri, avvalendosi anche di un supporto medico inesistente o quanto menò raro ■ altrove, specie nel Paesi occidentali. La stessa Federatletica italiana, alla ricerca di vie che le permettano di restare competitiva in un panorama sempre più vasto di pretendenti alla gloria sportiva, ha avuto il merito di incoraggiare le ini stative, di farsi anche promotrice, trovando terreno fertile grazie all'italico piacere di non badare a spese pur di ottenere pubblicità, I piccoli organUtiatort delle sfide paesane,'che hanno incominciato a contendersi nomi celebri e non a suon di milioni, «ano indubbiamentl dèi benemeriti. La qualità, più della quantità, è diventata base della preparai/ione svolta dai singoli secondo parametri valutati per ciascuno scientificamente. Se in tempi neppure molto lontani il fiore all'occhiello del fondista era rappresentato dal numero di chi¬ lometri percorsi, oggi conta soprattutto l'intensità che si riesce a raggiungere nel rapporto tra distante percorse e. tempi impiegati. E va da sé che il discorso è personalizzato in quanto ogni organismo reagisce differentemente al tipo di lavoro che gli viene imposto. Sono cosi nati centri di studio, primo fra tutti quello di Ferrara diretto dal prof. Condoni, capaci di indirizzare la sdenta medica a supporto dello sforno prolungato. n verbo degli Anni Ottanta, programmare, è ormai entrato a far parte del lessico dello sport. Tutte le discipline vi fanno ricorso e tanto più importante diventa quando — è il caso del maratoneti — dopo una gara occorre un periodo di recupero essendo molte le energie spese. Poli e Pittolato dopo aver corso due mesi fa la maratona europea di Stoccarda, sono ritornati, per cori dire,, in cantiere avendo come traguardo successivo quello di Central Park. Ed il risultato balta agli occhi di tutti con la vittoria di Poli ed il quarto posto di Pittolato. Dalle Uvette delle •Strapaése^ ai dollaronl americani il passo i stato facile, invogllante. La fantasia italica, la capacità di intuire quanU? avrebbe potuto dare il futuro, è stata ancora una volta premiata. E mentre gli americani, esportatori di termini ricorrenti come footing e jogging, conquistano la Luna, < piccoli Italiani, facendo affidamento solo -sulle loro gambe, conquistano l'America. E per farlo si fanno anche pagare. Giorgio Barbe ria

Persone citate: Giorgio Barbe, Park New

Luoghi citati: America, Central, Ferrara, New York, Poli, Stoccarda