Happy End, fumetto firmato Brecht

Happy End, filmetto firmato Brecht Happy End, filmetto firmato Brecht TORINO — •Per cortesia, i gangster». All'ordine del regista Dino Desiata entrano In scena 11 dr. Nakamura detto il Governatore, Jlmmy Dexter detto Reverendo, Bob Marker detto 11 Professore. Sono 1 personaggi che aprono la vicenda di Happy End, la commedia di Bertolt Brecht che inaugura stasera nel rinnovato Adua la stagione di prosa del Gruppo della Rocca. I quattro malavitosi non hanno nulla di truce. Imbastiscono modeste truffe, rimemorano imprese di tracotanza farsesca. Si trovano in un locale dalle pareti di mat¬ toni grigi, con molte porte e) la silhouette di qualche grattacielo. e' il loro covo, ma potrebbe anche essere un bar. In ogni caso è un luogo-citazione, una convenzione, un trionfo del posticcio cinematografico. e infatti, per rendere più evidente l'analogia col cinema, lo scenografo Lorenzo Ghigna ha ideato una pellicola che attraversa in alto la scena, ne discende come un lungo scivolo, corre lungo 11 boccascena e abbraccia la fossa dell'orchestra, dove il complesso di Pino Ajroldi fa subito risuonare il primo «sona» di Kurt Weill. -Weill non voleva scrivere queste musiche — spiega Desiata —. In quel periodo, il '29, era oberato di lavoro. E allora Brecht gliele ordinò e pagò. J diritti, infatti, non appartengono a Weill, ma a Brecht*. E' uno degli strani particolari di questo testo mai pubblicato né rappresentato in Italia, celebre per la sua storia di fiaschi e ripudi!. Per molti anni si pensò che ne fosse autore una fantomatica Dorothy Lane e che Brecht avesse firmato soltanto le canzoni In realtà è un copione .totalmente brechtiano, scrìtto-all'indomani del successo dell'Opera da tre soldi, ma attribuito a un personaggio fittizio perché troppo lontano dall'Impegno politico e didattico del drammaturgo. «Happy End — dice Desia¬ ta — è un fumetto delicato. Mette a confronto alcune suffragette dell'Esercito della Salvezza e un gruppo di piccoli gangster di Chicago,.non per es trarne una tesi politica, ma per ironizzare sul cinema a lieto fine. Tuttavia Brecht non ne era del tutto convinto. Non a caso scrisse il terz'atto durante le prove. Lo mise in scena lyi ttessOj ma dopo tre sere i'd spettacolo fu 'Montato: insuccesso senza appello». Ma Happy End ha una sua forza Intrinseca, sostiene il regista. Finora non è stata messa In luce perché 11 discorso teatrale su Brecht è stato parziale, confinato nel cerchio dell'antlnazlsmo. •Questo spiega anche i continui disastri di Happy End». Col suo travestitismo, la commedia è una grande occasione di teatro; ed è anche un gioco In liberta sul vezzi e 1 vizi di Hollywood. Non ha una struttura compatta, è di' visa In rounds, come un match di pugilato e le musiche non sono un corroborante dialettico ma servono a scandire 11 testo. Desiata ha cercato di armonizzare questi particolari senza aggiungere né togliere nulla — dice —, Qui non c'è bisogno di rivisitare, come ho fatto con Schweyk. Ho cercato soprattutto di non debordare. Se si fa una gag in più, se si colora un po' troppo, si crolla». Happy End è interpretato, fra gli altri, da Fiorenza Bro gl, Bob Marchese, Anna Radici e Lino Spadaro. CI sono anche le coreografie di Elisabeth Boeke, «ma non per farne un musical, anche se il musical è pericolosamente alle porte». Bulli e pupe, del resto, nasce da 11. o. g. Verrà proiettato «Regalo di Natale» e il Gruppo della Rocca rappresenterà l'opera mai allestì^\^ in Italia. Commedia rosa che ironizza su Hollywood negli Anni 20. Diretto da Dino Desiata lo spettacolo ha le musiche di Kurt Weill

Luoghi citati: Chicago, Hollywood, Italia, Torino