Saper spendere

Saper spendere Saper spendere Bonsai di nome Ombu Questa pianta, originaria del Sudamerica, teme il freddo ed ha bisogno di cure speciali . I bonsai hanno il fascino del mistero di un'età ragguardevole racchiusa in minime dimensioni. E' un albero coltivato In vaso, In pratica un albero in miniatura. Ha bisogno di cure e di regole particolari nella coltivazione (ad esempio, molta luce) e poiché il loro valore non è indifferente, subito ci si- preoccupa di un'eventuale malattia, anche se non si è in grado di precisare bene le condizioni della pianta. Scrive infatti Tullia Delfinò di Albenga: «Da due anni ho un bonsai dì Ombu, ma ha uria vegetazione irregolare, insomma la pianta soffre. Penso che sia colpa del clima, i cambiamenti, le stagioni incerte, forse anche la necessità di sopirne un po' dì più sulle caratteristiche della pianta. Potete aiutarmi? Che bisogna fare d'inverno?». itit L'esperto di bonsai, Carlo Oddone, precisa: «Si tratta della Phltolaqca dioica, originaria del Sudamerica, dove si comporta da semprevérde ma spontanea anche in Italia come pianta annuale. Con il freddo, fusto e rami diventano di un color rosso lacca che, in casa, costituisce una bellissima macchia di colore, molto de- cppdropanmrdc corativa. Ma con 11 gelo la pianta marcisce. Questo particolare bonsai, soltanto durante l'inverno, deve essere tenuto protetto o in casa o in una serra calda, dove può continuare a vegetare anche se a ritmo ridotto. •Questa pianta produce normalmente una gran massa di radici. La "sofferenza" della Ombu dovrebbe dipendere da un'eccessiva costrizione delle radici nel vaso, se non è stata rinnovata la zolla. In queste condizioni le radici non sono in grado di svolgere le loro funzioni, polche si trovano tutte ammassate alla periferia del vaso, in pratica fuori dal terreno. Un simile inconveniente si riscontra facilmente nei bonsai al quali per alcuni anni non è stato praticato alcun rinvaso, cioè non è avvenuta quell'operazione fondamentale che è la sostituzione di una parte del terric ciò con altro fresco e la ri¬ mozione della massa di radici, ormai inutili e- in gran parte ingombranti». Il bonsai, Infatti, ha necessità del tutto particolari. Sostiene l'esperto: «Contrariamente a quanto si crede, tagliar via una parte di radici ha l'effetto di rinvigorire 1 bonsai, poiché ne rinnova l'apparato radicale. E questa operazione deve essere eseguita ogni anno, o quasi, per quelli più giovani e ogni duetre anni per le vecchie latifoglie, infine ogni quattrocinque anni per le vecchie conlfere». Ma in. quale stagione si riesce ad «operare» senza conseguenze negative per la pianta? Secondo Carlo Oddone, «la stagione adatta è quella del riposo autunnale, sempre che sia poi possibile proteggere, il bonsai dal freddo dell'inverno. Oppure al momento del risveglio primaverile». Quale può essere la malat¬ tia della pianta in possesso della lettrice? Risponde l'esperto di bonsai (che na trasferito 11 suo studio da Torino ad Arco in provincia di Trento): «Se si possono escludere i parassiti come la cocciniglia (una lanetta grigio-biancastra aderente al fusto, specie all'attaccatura delle foglie e che è curabile con un trattamento specifico) ed escludendo anche qualche fungo che produce macchie gialle o marroni o nere sulle foglie (che si sviluppa quasi sempre per un eccesso di umidità nel vaso e che è debellabile con un anticrittogamico nel terreno), sarei propenso a credere che la pianta soffra di cattivo assorbimento». Che fare? «La lettrice provi a sollevare la zolla dal vaso: se le radici sono una matassa vistosa, il rinvaso 6 la cura giusta. Dopo un- intervallo di 20 giorni, potrà incominciare a fertilizzare U bonsai con un poco di concime organico ogni 10-15 giorni durante la stagione vegetativa (che per l'ombu è anche l'inverno, al caldo, come per tutte 1 piante di origine tropicale). Una cura ricostituente? Biormon N, applicato secondo le Istruzioni». Simonetta.

Persone citate: Carlo Oddone, Tullia Delfinò

Luoghi citati: Albenga, Italia, Sudamerica, Torino, Trento