Senza rivali, vince Burghiba
Senza rivali, vince Burahiba Tutti i seggi dell'Assemblea ai candidati del ps desturiano Senza rivali, vince Burahiba L'opposizione ha disertato le urne - Svogliata la partecipazione popolare TUNISI — I 125 seggi dell'Assemblea Nazionale andranno ai 125 candidati della Usta filo-governativa «Unione patriottica»: è questo il risultato delle elezioni legislative svoltesi domenica In Tunisia per la settima volta in 30 anni di Indipendenza. Un risultato scontato dato che l'Up. composta di candidati del partito socialista desturiano di Habib Burghiba e di altre formazioni minori, si era presentata da sola, se si eccettuano dne Uste indipendenti a Sfai e Ben Arous, dopo che tutte le formazioni di opposizione avevano deciso di boicottare le elezioni Pochissimi I voti nulli, nessuna scheda bianca, dato che i tunisini votano mettendo in busta la scheda del partito prescelto sulla quale sono già stampati 1 nomi del candidati! con la sola possibilità di cancellare uno o più nomi. NOSTRO SERVIZIO TUNISI — n seggio di Cartagine, a due passi dalle Terme antonine, è stato senza dubbio 11 più animato, domenica scorsa, giorno delle elezioni legislative in Tunisia. Qui, l'elettore più illustre è sempre lui, il presidente Burghiba, il cui palazzo domina la città Alle 9, il capo dello Stato, accompagnato dal primo ministro e dal seguito abituale, s'è presentato davanti all'urna tra le acclamazioni dei bambini del vicinalo mobilitati per l'occasione. Il buon esempio dato dal Combattente Supremo non è stato apparentemente seguito dalla maggioranza del corpo elettorale. In effetti, che si trattasse di Tunisi, quartieri della borghesia o periferia operaia, o della regione di Capo Bona, non c'è mai stata ressa davanti ai seggi; la partecipazione è stata comunque più numerosa che cinque anni fa. Ovunque, i dirigenti hanno accolto i giornalisti con estrema gentilezza, ma anche con un certo imbarazzo; e hanno mostrato loro i registri a riprova che la partecipazione era altrettanto importante che durante le elezioni del 1981. L'amministrazione ha fatto di tutto per non prestare 11 fianco alle critiche, ma 1 cronisti hanno cercato Invano quella valanga di elettori di cui parlavano le autorità prima di mezzogiorno. A Ben Arous, una delle due circoscrizioni dove l'Unione patriottica non era la sola a presentare candidati, le schede per la lista indipendente erano regolarmente ammucchiate a fianco dei foglietti rossi dei candidati del regime. C'era anche un terzo mucchietto, quello del partito di Unità popolare, che però tre giorni prima s'era ritirato dalla competizione. Le autorità hanno ritenuto che questo ritiro, come d'altronde quello del partito comunista a Gafsa, non poteva essere registrato, non essendo avvenuto entro i termini stabiliti dalla legge elettorale. Anche per questa elezione, presentata come «triangolare», l'indifferenza è parsa prevalere. Le cifre sulla partecipazione indicate dal ministero dell'Interno (80 per cento circa) sembrano ottimiste. Anche se 11 partito di Burghiba sembra avere spesso nostalgia del partito unico puro e semplice, non ha esercitato pressioni tali da scoraggiare gli elettori. Per la seconda volta nella storia 11 Paese ha conosciuto domenica elezioni che non erano solamente aperte ai candidati del regime. Il ricordo dei brogli del 1981 ha però smontato quegli elettori che il ritiro dell'opposizione non aveva già dissuaso dal fare 11 loro dovere di cittadini. Ventiquatt'ore prima del voto, il tribunale di Tunisi aveva condannato 14 tunisini, tra i quali 8 dirigenti del Raggruppamento socialista progressista (Rsp) a sei mesi di carcere per «associazione illegale»: sono stati comunque rimessi in libertà ma hanno dieci giorni per presentare appello. Fondato nel settembre 1983, l'Rsp, che si richiama alla sinistra socialista, non ha mai ottenuto l'autorizzazione a costituirsi in partito politico. Oggi è ancor meno tollerato di prima in quanto alcuni suoi dirigenti hanno avuto contatti con l'ex primo ministro M'zali. Un loro giornale ha cessato le pubblicazioni da qualche mese. Jean de la Guerivière Michel Deure Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»
Persone citate: Ben Arous, Burghiba, Capo Bona, Habib Burghiba
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