New York, maratona con ottocento italiani

New Y®rk, maratona con ottocento italiani ATLETICA Non c'è solo Pizzolato New Y®rk, maratona con ottocento italiani NEW YORK — Sul ponte di Verrazsano, sopra quella «gobba» di ben 3 chilometri con l'Oceano Atlantico sulla destra e la foce dell'Hudson sulla sinistra, salutati dalle sirene delle navi alla fonda nel porto di New York e sovrastati da decine di elicotteri, 21.500 corridori, 4500 più dello scorso anno, prenderanno il via oggi, come ormai avviene da 17 anni, per quella che è diventata la più famosa maratona del mondo. In quella moltitudine, sempre che l'australiano De Castella e Djama Robleh, il più esperto e tattico dei talenti di Gibutl, non abbiano niente in contrario, ci saranno due italiani candidati per la vittoria, Orlando Pizzolato e Gianni Poli. Ben diverse le motivazioni dei due: Pizzolato ha già fatto sua per due volte consecutive la -grande mela» (e con essa due Mercedes e tanti dal lari) e cercherà con ostinazione il fantastico tris che lo catapulterebbe nella leggenda; Poli, che giusto un anno fa a Chicago scese, primo italiano, sotto le 2 ore e 10' e che vide subito offuscata la sua impresa dalla ulteriore vittoria newyorkese di Pizzolato, si presenta invece col dente avvelenato, alla ricerca di una notorietà che per motivi diversi non riesce ancora ad acquisire duraturamente. Poli è giunto a New York solo da un paio di giorni, in ritardo sul resto della comitiva italiana che mai è stata cosi qualificata e numerosa in una maratona straniera. Con Poli e Piasolato partirà una. schiera di almeno 800 corridori venuti dall'Italia con ambizioni più modeste, ma nella quale ci sono anche altri atleti di valore. Tra questi Massimo Magnani, veterano del maratoneti azzurri, che a venti mesi di distanza dalla sua ultima maratona (in cui peraltro aveva stabilito il primato personale) si ripresenta a 35 anni per «riprendere un discorso soltanto Interrotto da un infortunio», poi Salvatore Bettiol, vincitore della maratona di Venezia e del Giro dell'Umbria, Osvaldo Fausttni. campione italiano in carica; Antonio Erotavo, Fausto Molinari e Giuseppe Pambianchi che l'anno scorso fini ottavo. Il più in forma dopo Poli e Pizzolato sembra essere Bettiol, ma anche gli altri sono in buone condizioni cosicché qualcuno del clan azzurro è arrivato a pronosticare quattro italiani nei primi dieci. L'ipotesi è verosimile, ma i nostri dovranno battersi al meglio per contrastare la concorrenza che vede, oltre ai due stranieri citati precedentemente, maratoneti stagionati ma sempre agguerriti come Stahl Masong, Ballinger, Zachariassen, Tibaduiza fondisti emergenti come il newyorkese Petersen, quarto nell'85, ed il keniano Hussein. Non meno qualificata di quella maschile è la rappresentativa italiana femminile. Ne fanno parte la Marchisio, la Scaunich, la Moro, la Bizioli e, naturalmente, la Fogli. Non sono molte le novità per l'odierna maratona. L'unica registrata ieri mattina dopo la festa di Halloween, la notte delle streghe, è piuttosto spiacevole per noi italiani: al termine di una cena ufficiale, in un punto neanche buio della città, un gruppetto dei nostri atleti è stato assalito da teppisti nascosti dietro maschere carnevalesche; hanno avuto la peggio Osvaldo Fausttni che ha incassato qualche pugno e Paola Moro, alla quale è stata scippata la borsetta con documenti e sol- di' Marco Marche!

Luoghi citati: Chicago, Italia, Marche, New York, Poli, Umbria, Venezia