Sì, ma il calcio non può fare la guerra

Sì, mail calcio non può fare la guerra Spettatori in calo, colpa della tv? Sì, mail calcio non può fare la guerra Un saggio patentato come Osvaldo Bagnoli, allenatore del Verona, a proposito del calo degli spettatori negli stadi'di A accusa soprattutto la tv. Essa, dice, in mille forme,e modi riversa sulla.gente troppo calcio, creando noia.e&m- '• rittura nauseai Vero; giusto, ma inevitabile.. Secondo noi, non c'è niente da fare. O meglio: il calcio non può rifiutarsi alla tv, nessuna regola può fermare le telecamere, che se non ufficiali saranno pirate, se non statali saranno private, se non italiane internaeionali. Vogliamo pensare a cosa accadrà quando le emittenti private avranno llnterconnesione, quando ci sarà il satellite europeo e mondiale? Quante calcio riceveremo? Vogliamo o no accettare l'idea che in un futuro non lontano chiunque, con la telecamere nascosta nel bavero della giacca, potrà trasmettere immagini a chiunque? C'è già uno studio del Comitato Internazionale Olimpico il qua¬ le, allarmato e realista, prende per l'Olimpiade tutta soldi"che può dalle tv, in attesa della .deregulation». L'unica cosa che il calcio può fare è produrre sempre cose nuove, è prodursi sempre su alti livelli: Casomai tornando ai naif quando ha esaurito il repertorio sofisticato. E cambiando il regolamento, cambiandosi. E' un gioco terribile, perverso. Ma è il giòco del progresso. O c'è qualcuno che pensa che sia possibile contenere, bloccare la tv? E invece di perdere il tempo per una difesa impossibile, non dovrebbe il calcio andare incontro alla tv, proporle nuove facce del suo poliedro, rivelarle o anche inventarle (da invenire, latino: cioè scoprire per lei) storie belle e interessanti, evitando così che vengano proposte o addirittura inventate storie noiose, storie brutte, storie deleterie? Il calcio ha bisogno di nuovi copioni per un palcoscenico sul quale il sipario non cala più. g..p. o.

Persone citate: Osvaldo Bagnoli, Vero