«I partiti comunisti occidentali avrebbero potuto salvare Nagy »
«I partiti comunisti occidentali avrebbero potuto salvare Nqgy » Lo afferma l'ex premier ungherese Hegedus che nel '56 chiese l'intervento dell'Urss «I partiti comunisti occidentali avrebbero potuto salvare Nqgy » «Come poi avvenne per Dubcek e la Primavera dì Praga» ■ «Si sarebbe potuto evitare l'arrivo dell'Annata Rossa» ROMA — I comunisti occidentali hanno avuto una grande responsabilità per l'esecuzione di Nagy: .Essi si sono opposti a tutto il progetto di Nagy e ne hanno quindi implicitamente favorito la fine fisica*. Lo afferma Andreas Hegedus, nel 1956 primo ministro ungherese, l'uomo che firmò insieme con Gero la richiesta di intervento dell'Armata Rossa, il 24 ottobre. Hegedus, allontanato dall'Ungheria subito dopo l'invasione, trascorse due anni di studio a Mosca prima di fare ritorno in patria. Oggi è uno degli esponenti del dissenso nei Paesi dell'Est e nella sua critica al «kadarismo» pensa ad un pluralismo sociale che però non metta in discussio¬ ne il monopolio del partito, unico garante dell'unitarietà del sistema. Intervistato durante una sua breve sosta a Roma da il manifesto (che pubblica il colloquio nell'edizione di oggi), Hegedus afferma che •la chiamata delle truppe sovietiche del 23 fi 24 ottobre si sarebbe potuta evitare* e denuncia la co-responsabilità del comunisti occidentali nella fine di Nagy, motivandola cosi: «Se i partiti comunisti in Europa occidentale si fossero schierati per quella ipotesi, sarebbe andato avanti il progetto delle riforme, sarebbe stato possibile ottenere dei risultati e le rappresaglie russe non avrebbero avuto quella portata. Proprio perché i comunisti occidentali furono a favore della primavera di Praga, Dubcek venne risparmiato. Non cosi è avvenuto' invece per Nagy*. Fu un errore chiamare l'Armata Rossa a Budapest, afferma oggi Hegedus spiegando come nacque questa decisione e quale scopo avrebbe dovuto avere, nelle intenzioni dei dirigenti ungheresi, l'arrivo dei carri armati russi. Dice: •Allora il partito pensava che l'apparizione della potenza sovietica potesse avere un effetto di dissuasione sulle manifestazioni anti-sovietiche, come era stato a Berlino nel 1953. Ed invece la presenza dei russi scatenò l'effetto intierso. Fu come versare olio sul fuoco*. Sé a Berlino nel '53 c'era stata una rivolta degli operai che poi ottennero un miglioramento delle condizioni economiche, in Ungheria ci fu un sollevamento nazionale che si allargò a macchia d'olio proprio per la presenza delle truppe sovietiche: «invece . di chiamare le truppe russe, il partito avrebbe dovuto operare una liberalizzazione politica e un miglioramento delle condizioni di vita*. La valutazione errata che portò alla richiesta dell'intervento armato sovietico ebbe come conseguenza finale la repressione sanguinosa e l'uccisione di Nagy. Hegedus analizza anche «l'era Gorbaciov», affermando: « Io penso che l'Urss si trovi in una fase pre-riformista, ma non ancora riformista*.
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