Milano, è proprio l'ora di rinnovare

Milano, è proprio Fora di rinnovare BASKET Per la Tracer in Coppacampioni una figuraccia come l'Italia al mundial Milano, è proprio Fora di rinnovare Il 30 ottobre potrebbe diventare una. data storica per 11 basket italiano, dopo la sconfitta per 31 punti (98-67) sUbI(^1*aI&',,Tracer corttrfr* l'Aris; al Salonicco, nell'arida-' ta del secondo turno di Coppacampioni: se giovedì a Milano la squadra di Peterson non compirà l'impresa di travolgere i greci con almeno 32 punti di scarto, per la prima volta dopo dieci anni non saremo presènti con alcuna squadra alla fase finale della Coppa più prestigiosa d'Europa. Un terremoto ben più grosso della scossetta che, ieri notte, ha turbato i sonni già agitati di Meneghin e compagni. Ma le immagini della Tracer a Salonicco non ci erano nuove: abbiamo rivisto l'impotente nazionale che si arrendeva a Usa, Jugoslavia e Spagna al mundial di Spagna. Non è un caso, e non valgono nulla le deboli scusanti (il campacelo, i canestri irregolari, l'insolita tarda ora, l'arbitraggio) cercate più per abitudine che per convinzione: la Tracer, come quella nazionale, è squadra vecchia nel nucleo4jase, con campio-fii chèWgg«ftb''àtico'ra, per hieitré^0e°'coìiò8cerflìa degli avversari, in ambito italiano, ma che rischiano il tracollo In campo internazionale. Aggiungiamo che gli americani stentano a rendere in un periodo per loro insolito (McAdoo, dolorante- ad un piede, ammette: -In America dove^'éiWrttté W/d*ma quando le partite'Volitavano davvero, a marzo: qui contano tutte, e non posso neppure fermarmi per guarire»); chela Tracer, proprio per l'animo guerriero dei suoi campioni, è incapace a gestire le sconfitte ragionando, limitando In passivo (si è ripetuto, in peggio, o^arrto;a^etteig*a-%n'anno fa a Zagàbria e Tel! Aviv); che le cifre (30 per cento al tiro contro 11 71 per cento dei greci, 8 rimbalzi contro 26) e l'incapacità di contrastare l'Aris su qualsiasi palla •sporca» hanno messo ancora più a nudo il momento poco felice dei milanesi: ed ecco spiegato il tracollo. Il carnefice, per l'occasione, ha il nome di Nick Galis, ventinovenne greco di scuola americana, poco più di 130, ma muscoli sodi, garretti da sprinter e una mano col «feeling» del canestro. «E' un dominatore, — dice di lui Peterson, rassegnatamente ammirato — un uomo che sposta l'equilibrio di una partita come ho visto fare solo da Morse e Coste, Petrovic e Sabonis, qui in Europa. Non ci ha fatto solo 44 punti, ma ne ha propiziati almeno altri 20, coi suoi assist, le sue invenzioni. E' stato immarca- bUe, nonostante la staffetta Premier-D'Antoni-Boselli- • Gallinari». E' lo sportivo più pagato di Grecia (150 milioni ~'TaÓW» $$t$m*r£ sponsor szaziòhe), l'Aris ha chiesto 600 milioni per il suo cartellino (bruciando cosi i suoi sogni di trasferirsi in Spagna o tra noi) e indubbiamente costituisce un lusso per un club che è ricco soltanto per lo standard greco, con uno sponsor che sborsa 60 milioni all'anno e che per la Coppa ingaggia, a 2000 dollari per partita, lo sconosciuto ma utilissimo colored Jackson. Guido Ercole • La corsa Tris della settimana, premio «El vaquero» disputatosi ieri a Firenze, è stata vinto da Belloncia su Sperlak e Ciottolo. Comb. vinc. 7-23-3 oppure 3-23-7, quota di L. 2.297. 128 • Al Filadelfia oggi alle 1130 il Torino ospita il Pavia per il campionato Primavera. « Anticipi di C: oggi si giocano Rondinella-Mantova e Virescit-Fano (Cl/A), Oltrepò-Vogherese e O ree ariaSassuolo (C2/B) e LodigianiCavese (C2/dl