«Nozze de Figaro», burla riuscita

«Nozze de Figaro», buriq riuscita L'opera di Mozart a Brescia con la giovane compagnia diretta da Fidò «Nozze de Figaro», buriq riuscita La regista Graziella Sdutti ha ben assecondato le arguzie del librettista Da Ponte - I cantanti, vincitori del concorso Aslico, tutti bravi, ma con menzione speciale per il Figaro di Natale De Carolis BRESCIA — Dalla scuola musicale dcU'As.H.co. (Associazione lirica e concertistica italiana) sono usciti in passato, tra gli altri, cantanti come Carlo Bergonzi, Paolo Montarselo, Renata Scotto, Luigi Alva, Piero Cappuccini, Mirella Freni, Vladimiro Oanzarolli, Katla Ricciarelli, Ottavio . Oaraventa, Simone Alaimo eccetera: è quindi con speranzosa attesa che si seguono gli spettacoli che l'Associazione affida ai cantanti selezionati durante il concorso di fine anno. Stavolta la scelta è caduta sulle Nosse di Figaro, testo per veterani ma che non esclude la possibilità di buone affermazioni giovanili, come s'è potuto constatare, l'altra sera, nella vivace esecuzione proposta al Teatro Grande di Brescia (dove veniva rappresentata per la prima volta!). L'As.ll.co. ha riunito una compagnia molto omogenea in cui, se non sembrano'esserci delle rivelazioni, la resa musicale e stilistica è saldamente assestata su livelli medio-alti. C'è un ottimo Figaro, Natale De Carolis: spiritoso, spigliato, con voce adatta alle caratteristiche tecniche della parte, cioè insieme rotonda e agile, e dizione'perfetta. Questa è una dote felicemente comune a tutta la compagnia, il soprano Rosalba Coloslmo, che canta nella parte di Susanna, ne fa uno strumento di caratterizzazione primario: il personaggio vien fuori bene, proprio nella misura in cui le arguzie di Da Ponte si incarnano in una voce che sa essere pungente e insieme tenera, quando lo spirito della soubrette sette- centesca, che brilla ancora in Susanna, si stempera in romantiche malinconie. Sara merito della regia di Graziella Sdutti, che molti ricordano come inarrivabile interprete delle Kozze: fatto sta che non solo Susanna, ma tutta là compagnia recita con molta scioltezza, dote non sempre presente tra 1 debuttanti. A dire il vero, il ba¬ ritono Paolo Coni non è proprio un esordiente, avendo già al suo attivo significative esperienze: e lo si vede nella sicurezza con cui interpreta il Conte di Almaviva, prestandogli incisività di voce e di carattere. Accanto a lui il soprano Alessandra Ruffini, alta, nobile e spirituale, si fa veicolo della soavità mozartiana e del suo gioco di irresistibile seduzione musicale: ha voce calda e stile raffinato. Completava 11 quintetto del protagonisti il mezzosoprano Susanna Anselml nel ruolo di Cherubino: anche lei consa pevole dell'Importanza della parte, ha cantato assai bene ricevendo, alla fine, uno degli applausi più calorosi. Figuravano ancora nel cast Silvia Chiminelll (Barbarina), Claudio Zancope (Bartolo), Maria Cristina Zanni (Marce Ulna), Mario Carrara (don Basilio), Gianfranco Valentlnl (Antonio), Mario Carrara (don Curzio) che hanno assicurato una buona efficienza nei pezzi d'assieme. Un ottimo lavoro ha compiuto con l'orchestra del Pomeriggi Musicali e il Coro del Conservatorio di Milano istruito da Bruno. Casoni. 11 direttore Evelino Pidò che, reduce dal suoi impegni In Australia, affrontava per la prima volta un'opera di Mozart: la sua concertazione! fine e trasparente, ha penetrato il mondo poetico delle Nozze in quello che possiede di più essenziale, l'oscillazione continua tra gioco e se rietà, scherzo e malinconia. L'ascolto dell'opera, attraverso l'elasticità e la varietà dei tempi e dei colori che l'orchestra ha reso con notevole precisione, non ha mai perso di tensione e di Interesse, con grande giovamento per 11 risultato complessivo. Qualche scompenso tra orchestra e palcoscenico andrà certamente a posto durante le repliche previste a Brescia e a Bergamo. Note liete per i costumi di Maria Luisa Pasini, un po' meno per la sua scena fissa astratta e appena allusiva ai vari ambienti in cui si svolge l'azione: una serie un po' arida di pannelli appoggiati a due a due come carte da gioco in equilibrio tra specchi e decorazioni rococò. Successo lieto per tutti, in particolare per i cinque cantanti protagonisti e il direttore. Paolo Gallarati Alessandra Ruffini, Rosalba Colosimo e Susanna Anselmi, in scena nelle «Nozze di Figaro» di Brescia

Luoghi citati: Australia, Bergamo, Brescia, Milano