Le multe per la sosta vietata non preoccupano più nessuno

Le multe per la sosta vietata non preoccupano più nessuno TRAFFICO E CAOS: i vigili urbani spiegano le loro difficoltà Le multe per la sosta vietata non preoccupano più nessuno Dice il capitano Benini: «Troppo poche 12.500 lire» - Altra accusa: «I semafori non aiutano» L'automobilista, un uomo ; elegante, di mezza età, sor-, ride al vigile e aggiunge: «Scusi, ha ragione*. Si raddrizza dietro al volante e interrompe il dialogo con la giovane donna seduta al suo fianco che scende, carica di pacchi. Ma, quei pochi istanti di sosta in mezzo a via Giolitti, mentre il semaforo all'angolo con via Lagrange segna ancora il verde, sono sufficienti perché si formi una coda fino oltre l'incrocio con via Carlo Alberto. I clacson suonano inutilmente adirati, il traffico torna alla normalità dopo altri tre scatti del semaforo. Spiega il comandante della sezione Centro, capitano Benini: « Questo e altri episodi simili, moltiplicati per cento, mille volte, in tutù le vie e a tutte le ore del giorno, basterebbero già a provocare il caos. Se poi aggiungiamo le auto parcheggiate in piii file, di traverso e quasi in mezzo ooifc incroci, e i camion cfttyctrrteono e scaricano, è facile comprendere perché, nelle ore di punta, via Lagrange si percorra in non meno di mezz'ora'. D'accordo, ma le contravvenzioni e il servizio di viabilità svolto dai vigili rappresentano un deterrente notevole alle infrazioni. Replica' il capitano Benini: «Fino a qualche anno addietro era così. Adesso, la sosta vietata è un fenomeno di massa, impossibile reprimerla appioppando soltanto 12.500 lire di multa.. Molti sono disposti a correre il rischio di pagarle, se possono avere la comodità dell'auto vicino all'ufficio o al negozio. Anche perché, una volta multata, l'auto può rimanere in sosta dal mattino alla sera. Ci sono addirittura istituti bancari & commercianti che, pur di non subire defezioni di pubh'lco, si addossano l'onere eventuali contravvenzioni. Come dire che ormai è diventato un servizio supplementare da fornire ai propri clienti. Sono le 17, i flussi delle auto che attraversano l'incrocio dei corsi Vittorio Emanuele e Re Umberto rallentano a vista d'occhio. Per evitare la coda e guadagnare una cinquantina di metri, un'utilitaria si immette nella corsia privilegiata dei mezzi pubblici, subito imitata da un'altra decina di vetture. I due vigili di servizio si sbracciano, tentano di fare desistere gli indisciplinati, inutilmente. Uno dei due sfoga la propria amarezza: 'Come facciamo a fermare 10 macchine per multare i guidatori? Noi dobbiamo snellire il traffico, non bloccarlo. Se poi contestiamo l'infrazione solo a qualcuno, sono scenate: "Perché io e gli altri no?". Gli automobilisti che passano danno loro man forte, insultandoci, altri ancora ne approfittano per passare con il rosso oppure per svoltare a sinistra. Niente da fare, dobbiamo lasciarli proseguire fingendo di ignorarli*. Alle 17,30, un carro porta via l'auto abbandonata alla fermata dei bus in piazza Carlo Felice. Tra le macchine, parcheggiate a spina di pesce nel centro della piazza, e il pullman, c'è una strozzatura che consente a malapena il passaggio di un'auto alla volta. Nei circa 10 minuti occorrenti per completare l'operazione, l'ingorgo sbarra l'accesso a via Roma, le auto che da via Nizza sono dirette verso piazza Castello sono ferme nell'incrocio di corso Vittorio Emanuele. Nessuno più si muove. Qualcuno segnala alla centrale di corso XI Febbraio un ingorgo davanti alla Gran Madre. Giungono due vigili motociclisti che. ignorando il semaforo, fanno proseguire le auto dirette verso la colli¬ na e la periferia. L'incrocio si sblocca, i vigili commentano: •Abbiamo più volte proposto di modificare i tempi del rosso e del verde nel corso della giornata, poiché la circolazione dei veicoli si inverte. Nessuno ci ha mai dato ascolto*. La doppia striscia continua che divide in due via Cernala è paragonata da un vìgile al muro di Berlino. «Impossibi le svoltare a sinistra, è quasi peggio che superare lo sbarramento della metropolitana leggera in corso Regina Margherita.. Una nuova segnaletica e parcheggi sono altri due provvedimenti che i vigili sollecitano da tempo, «in caso contrario — affermano al comando — il nostro lavoro è inutile.. Carlo Novara Nella sezione Centro (compresa tra i corsi Inghilterra, Regina Margherita e Vittorio Emanuele, fino al Po) operano 135 vigili urbani e 5 ufficiali. La maggior parte sono in servizio dalle 7 del mattino alle 8 di sera, suddivisi in due turni. In settembre hanno contestato 11.600 contravvenzioni (10.800 per sosta vietata), con un introito di 40 milioni. In ottobre le multe sono salite a 18.500 (17.000 per sosta vietata) con un incasso di 50 milioni. Ma gli incarichi sono ben più numerosi. Tra l'altro, in ottobre i cìvich hanno compiuto anche 5400 ispezioni per conto del Comune. Dice il capitano Benini: «Portiamo anche le notifiche dell'Intendenza di Finanza e le convocazioni per la Procura della Repubblica, un lavoro delicato, che ci impegna giorno e notte. Poi ci sono i servizi fissi. Oggi, Festa dei Santi, 10 nostri uomini faranno viabilità nelle zone intorno al cimitero. Per sorvegliare questa zona a intensa pendolarità (U solo mercato di Porta Palazzo richiama 70-80 mila persone), dovremmo essere in 200 senza l'obbligo di "prestare" personale ad altre sezioni».

Persone citate: Benini, Carlo Novara

Luoghi citati: Berlino, Inghilterra