Auto blu, il commissario esagera di Fulvio Milone

Autoblù, il commissario esagera A Napoli proibito dal questore farsi accompagnare a casa Autoblù, il commissario esagera Malumore tra i funzionari di polizia - Il Siulp applaude: «Recuperate 100 vetture e 200 uomini» NAPOLI — A Napoli scoppia la guerra delle auto blu. Da ieri la stragrande maggioranza dèi cento funzionari della questura, del distretti e dei commissariati in città e in provincia sono costretti a raggiungere il posto di lavoro a piedi, in taxi o in pullman, invece che a bordo delle comode e veloci Alfette dell'amministrazione. Da questo rigurgito di austerità sono ovviamente esclusi tutti coloro a cui, per motivi di sicurezza, i£ Slfttf* accordata la sfiCj5ta.vlq J d iH-glrtìdlvite è statedecisoj "ds'O'gtfToscano, da uri'anno e mezzo questore di Napoli, che quattro giorni fa ha firmato una circolare dal contenuto perentorio: «Nonostante le disposizioni più volte ribadite, risulta purtroppo che alcuni funzionari di uffici distaccati di p.s. continuano a usare autovetture dell'amministrazione in modo non conforme alle disposizioni ministeriali». Nel ricordare .ancora una volta che l'uso degli automezzi è limitato esclusivamente a motivi di servizio.. 11 questore Toscano ha impartito precise direttive: «Per quanto attiene al personale dirigente il servizio presso la questura, sarà provveduto attraverso il garage che metterà a disposizione di coloro che di volta in volta faranno richiesta all'ufficio di gabinetto per esclusivi motivi di servizio, l'autovettura con il relativo autista». Infine, una sorta di diffida: .Per ogni uso diverso, ovvero per ogni abuso, i funzionari ne risponderanno personalmente». L'iniziativa ha provocato imbarazzo e^ malumore tra i quadri dirigenti delia polizia napoletana. L'alt-o ieri sera 40 funzionari si sono riuniti per discutere il da farsi, mentre ieri mattina una delegazione è stata ricevuta dal questore. Che qualcosa non filasse per il verso giusto nell'uso delle auto blu erano in molti a dirlo. L'ultimo episodio, che non trova conferma ufficiale, risale ad alcuni giorni fa: un dirigente di un commissariato cittadino si sarebbe fatto accompagnare da un poliziotto-autista al campo da tennis, imponendo al riluttante attendente di aspettarlo per ore nell'assoluta inattività. Un episodio ben più grave si verificò l'inverno scorso, quando un alto funzionarlo di polizia fu sorpreso dai suoi subalterni mentre sbrigava faccende del tutto private utilizzando l'auto di servizio. .Quella del recupero di mezzi e uomini al servizio attivo è una battaglia che stiamo conducendo da anni — sostiene Paolo Masia, responsabile del Siulp, il sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia —. Il fenomeno dell'uso privato delle vetture dell'amministrazione esiste in tùt&'lte^attà d'Itala, mfi'.À. gtàfàstfà'fc.Napoli, dQvp'fe forze dell'ordine lavorano in condizioni di assoluto precarietà. Non vi sono uomini né vetture a sufficienza per fronteggiare la criminaHfà orpaniszata e i funzionari, invece di dare una mano, trasformano i poliziotti in autisti privati». In un comunicato diffuso nel corridoi del palazzo della questura, in via Medina, il Siulp avverte «i colleghi autisti di eseguire responsabilmente gli ordini del questore» sull'uso corretto degli automezzi. .Ove mai pressioni in senso contrario venissero esercitate — aggiungono i rappresentanti dei lavoratori di polizia — si dovranno pretendere le disposizioni per iscritto, tenendo conto che tutti dovranno evitare gli abusi». I funzionari di polizia che operano a Napoli e In provincia sono circa cento. .Tutti, nessuno escluso, pretendono che un'auto della polizia li prelevi a casa al mattino e li' accompagni al termine dell'orario di lavoro — aggiungono 1 sindacalisti —. Cento auto e duecento..:uamini*.(due.-per. ogni •'Vettura; vengono sot-. 'tratte ''W'servizi- Oi^ ordine pubblico.. Visibilmente infastiditi dalle polemiche di questi ultimi due giorni, i dirigenti della questura non nascondono 11 loro malumore. .Si parla di disposizioni ministeriali che disciplinerebbero l'uso delle vetture dell'amministrazione — ribattono —. In realtà le norme in materia sono estremamente generiche. Quali sono questi benedetti motivi di servizio che prevedono l'uso dell'auto blu? Per quanto ci riguarda, l'essere accompagnati da casa al lavoro rientra nei casi previsti. La città è grande, il traffico caotico, pef noi è indispensabile raggiungere in tempi brevi l'ufficio.. I funzionari sostengono Inoltre che Napoli è una delle città dove maggiori sono i rischi di attentati da parte della malavita organizzata. Un'auto blu, per quanto non blindata, è comunque considerata un deterrente contro eventuali malintenzionati. .Va da sé — aggiungono — che ogni abuso delle vetture dev'essere stroncato. Ma in questi casi interviene il codice pénale, che prevede pene severe». Cauto e disponibile, paradossalmente, appare invece l'autore della severa circolare, il questore Ugo Toscano. .La mia è stata un'iniziativa di routine — assicura — Niente di drammatico.. Ma poi, non riuscendo a reprimere un commento sull'uso delle auto blu a Napoli, esclama: .Sono il primo a dover dare il buon esempio. Quando ho da sbrigare faccende private mi servo della mia vettura, non faccio certo ricorso ad un'auto di servizio». Fulvio Milone

Persone citate: Paolo Masia, Toscano, Ugo Toscano

Luoghi citati: Napoli