Libertà per Pazienza (se trova un miliardo)

Libertà per Pazienza (se trova un miliardo) Scarcerazione anche dai giudici milanesi Libertà per Pazienza (se trova un miliardo) DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Da ieri mattina, con ordinanza dell'Ufficio istruzione di Milano, Francesco Pazienza è in libertà. Però, e fin quando non troverà i 500 milioni da versare come cauzione, rimane nella sua cella alle carceri «Nuove» di Torino. Poi, dopo li mezzo miliardo da pagare, per Pazienza è pronto — come ha disposto là corte d'assise di Roma — il soggiorno obbligato nel Comune di Carpitene provincia di L'Aquila (dove peraltro l'amministrazione locale già lo ha dichiarato «personaggio indesiderato») In attesa dei processi che lo vedranno imputato a Milano e Roma. Pazienza è comunque in libertà provvisoria. Non è stato scarcerato per decorrenza di termini, cosi come avevano sollecitato i suol difensori Scipione Del Vecchio e Nino Marazzita. Pazienza, arrestato il 4 marzo 1985 ed estradato dagli Stati Uniti 11 4 marzo di quest'anno, secondo 1 giudici istruttori Renato Bricchetti e Antonio Pizzi non può essere liberato per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva: sono passati solo quattro mesi da quando, estradato e messo a disposizione dei giudici, può essere considerato detenuto in attesa di giudizio. Invece secondo i magistrati romani, che conducono un'altra Inchiesta sul suo conto, dovrebbe tornar libero per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. Pazienza — che anche a Roma aveva ottenuto la libertà per decorrenza dei termini, sempre con cauzione da 500 milioni (che però fino a ieri non risultava pagata) — è accusato a Milano di bancarotta nella vicenda del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi e a Roma di estorsione (per questo reato il termine per la scarcerazione è fissato a 18 mesi). Quest'ultimo processo è in corso proprio in questi giorni. L'ex faccendiere dice di non poter pagare la cauzione, né quella imposta dai magistrati romani né quella decisa dai giudici milanesi. E i suoi difensori Del Vecchio e Marazzita hanno già annunciato ricorso contro l'ordinanza dei giudici istruttori Bricchetti e Pizzi. L'avvocato Del Vecchio, ieri pomeriggio, si è incontrato con Pazienza e gli ha mostrato l'ordinanza milanese. • La scarcerazione di Pazienza — ha dichiarato il difensore — era un atto in cui confidavamo, anche perché sul piano pratico ha già scontato, tra Italia e Stati Uniti, più del dovuto*. Gli avvocati ritengono Ingiusta la cauzione, e da ieri là Guardia di Finanza si sta. occupando degli accertamenti patrimoniali sul conto di Francesco Pazienza. •Intanto ci vorranno almeno due settimane*, dice l'avvocato Marazzita. Pazienza, che già si era convinto di passare il Ferragosto scorso nella casa dei genitori a Iberici, spera di poter lasciare le «Nuove» di Torino e di non andare a Carpitello in provincia di L'Aquila dove nessuno lo vuole. H suo primo obiettivo è ovviamente la riduzione della cauzione. Milano e Roma a parte, altre pendenze giudiziarie aspettano Pazienza: a Napoli per l'inchiesta sulla «Nuova camorra organizzata» di Raffaele Cutolo e la vicenda del sequestre dell'assessore regionale de Ciro Cirillo; a Bologna per l'istruttoria sulla strage del 2 agosto alla stazione e sulle deviazioni che sarebbero seguite da parte del Sismi, 11 servizio segreto militare. Per l'inchiesta di Bologna, dagli Stati Uniti non è ancora giunta l'estradizione. Pazienza, comunque, da ieri per la magistratura è In libertà: mancano solo i milioni per la cauzione. Francesco Pazienza