Maledetti vi telefonerò

Maledetti vi telefonerò Maledetti vi telefonerò TRA i personaggi pubblici sono in molti a giocarsi il primato del «gran telefonàtore»: ne! gruppo dei politici ben piazzato risulta Spadolini che telefona continuamente, anche dall'automobile, senza interruzione; tra i banchieri un posto sul podio spetta a Nerio Nesi, presidente della Banca Nazionale del Lavoro, che. implacabile, raggiunge amici e collaboratori ovunque, a qualsiasi ora; tra ì manager la palma d'oro va a Marisa Bellisario: come «lady» delle telecomunicazioni non poteva essere seconda a nessuno. Nel campo opposto, quello dei telefonofobici, le classifiche sono più vaghe: la loro vita è più difficile di quella dei drogati della cornetta, perché, se è vero che possono evitare di chiamare gli altri, combattono una battaglia senza speranza contro le telefonate in arrivo. Una vera e propria assicurazione antitelefono, infatti, non esiste, anche se sui filtri attivati contro le telefonate importune si potrebbero già scrivere manuali. Per tutti valgano due esempi: sulla sua megascrivania Carlo De Benedetti ha fatto sparire l'apparecchio con la linea 3r-"!?ff'F diretta, obbligando tutti alle forche caudine delle sue segretarie, mentre Federico Fellini, più cinematograficamente, si esibisce in improbabili, ma definitivi «Lei ha sbagliato numero, qui parla Ronzetti». Tra l'una e l'altra categoria c'è il gruppo di chi è legato al telefono da odio-amore. Della compagnia fa parte Remo Arbore che per nulla al mondo rinuncerebbe alla chiacchierata quotidiana con sua madre, ma è cosi perseguitato dalle telefonate da lasciare costantemente inserita la segreteria telefonica, anche quando è in casa. Medesimo sistema ha adottato Carlo Verdone che arriva al punto di imitare artigianalmente il «bip» del suo impianto di registrazione quando si rompe, mentre Gigi Proietti, pur non amando particolarmente le conversazioni telefoniche, finisce per rispondere a tutte le chiamate perché non ha il «coraggio» di farsi negare. Di qualche telefonata, comunque. sia gli amanti che i detrattori del telefono confessano di avere un ricordo indelebile. E' il caso di quella che Luciano Pavarotti fece alla moglie e alle figlie dopo un fortunoso atterraggio all'aeroporto di Milano con un aereo in arrivo da New York. «Io che già normalmente rinuncerei a una suite a Manhattan piuttosto che alla possibilità di telefonare a Saliceto San Giuliano, non dimenticherò mai quella che è stata la più bella telefonata della mia vita». Un premio speciale della Sip. comunque, spetterebbe a Massimo Troisi che qualche tempo fa (forse per avere uno sconto sulla bolletta) ha dichiarato di amare il telefono sopra ogni cosa. - A me non importa se chi telefona è una persona cara o uno scocciatore. Mi dà gioia alzare la cornetta e dire "Pronto". E quando tutto tace io non resisto, chiamo le ferrovie, l'ora esatta, la sveglia telefonica, le previsioni del tempo. Lo ammetto, amo anche il gettone...».

Persone citate: Arbore, Carlo De Benedetti, Carlo Verdone, Federico Fellini, Gigi Proietti, Luciano Pavarotti, Marisa Bellisario, Massimo Troisi, Nerio Nesi, Spadolini

Luoghi citati: Manhattan, Milano, New York, Saliceto