Buone, vecchie regole per farsi una cantina

Buone, vecchie regole per farsi una cantina Buone, vecchie regole per farsi una cantina riplani (per metterci 1 barattoli di marmellata, le bottiglie d'olio, le cassette con la frutta e la verdura) e delle scaffalature a bottiglie: ne esistono di plastica, di ferro, di legno, o anche di mattoni a forma speciale, che si mettono semplicemente uno sull'altro senza malta o cemento, e consentono di deporre negli incavi le bottiglie ben distese, come debbono stare a riposare. Dal soffitto è bene far pendere qualche gancio a cui eventualmente si potranno appendere salami o prosciutti o mazzi di aglio e cipolle. Davanti alla porta della cantina appendete una tenda: impedirà alla luce di entrare, manterrà la temperatura e terrà lontane mosche e altri insetti. E' bene avere sottomano in cantina un bel tavolo robusto, per tutti i lavori, l'imbottigliamento, la scelta dei vini eccetera. E si rive¬ lerà utilissimo un portabottiglie, nel quale infilare per il collo le bottiglie e i bottiglioni vuoti e puliti. Non stiamo naturalmente a parlare dei vari attrezzi: il tubo imbottigliatore, il cavatappi, la candela, 1 coltelli, la macchinetta per mettere i tappi, il quaderno nel quale eventualmente tener nota delle partite di vino acquistato e delle bottiglie consumate: ciò dipende dalle abitudini del padrone di casa. Un attrezzo indispensabile è tuttavia la botticella — in legno o vetro — per fare l'aceto, e nella quale mettere non già il vino diventato cattivo (quello è meglio gettarlo, tra l'altro è un buon concime per le rose e i fiori), ma i fondi di buone bottiglie per fare un ottimo aceto. Sostengono i «puristi, che là dove c'è il vino non dovrebbe esserci .l'aceto e neppure altri prodotti: è vero, ma poiché ben pochi visibili a cassonetto chiuso), è avvolta per due o tre giri a vuoto cioè ad avvolgibile completamente alzato. Durante la sostituzione sarà perciò necessario tener sollevato l'avvolgibile senza bisogno di far forza sulla cinghia. Possiamo farci aiutare da qualcuno oppure semplicemente bloccare lo scorrimento dell'avvolgibile, ad esemplo con un cuneo nella gola laterale sugli stipiti della finestra. Una volta che la cinghia è uscita dai rullini si fa scendere delicatamente l'avvolgibile sino a quando non occorre esercitare più alcuna forza. E' giunto U momento di estrarre il rullo avvolgitore. Al momento della rottura della cinghia era scattato •succhiando» all'interno della fessura tutta la parte inferiore di cinghia. Togliendo le due viti della ma- possono permettersi oltre alla cantina un altro ripostiglio freddo e buio, commettiamo pure questa piccola infrazione. Cantina, comunque, vuol dire soprattutto vino. Quali vini tenere in cantina? La domanda — che ci è posta da un altro lettore, Marcello Briginl di Torino — è difficile, e rispondere è praticamente impossibile. Suggerire i vini significa conoscere i gusti o imporli; la scelta dei vini è compito personale di ogni padrone (o padrona) di casa. In casa nostra, per esempio, si bevono abitualmente Dolcetto o Nebbiolo giovani; teniamo qualche bottiglia di Grignolino (quando riusciamo a trovarne di buono, il che è sempre più raro), e ci affidiamo di tanto in tanto anche alla Barbera (alcuni produttori ne fanno ancora di eccellente; altri sono riusciti addirittura — con procedimenti tipo 11 farla invecchiare a lungo in botti¬ Estrazione dello sportello dal cassonetto >

Persone citate: Cantina, Marcello Briginl

Luoghi citati: Torino