Il cappellaio di Alice matto per il mercurio
Il cappellaio di Alice matto per il mercurio Il cappellaio di Alice matto per il mercurio Un piano contro la carie I denti cariati costano ogni anno agli italiani 3720 miliardi per le sole cure odontoiatriche (senza contare però le ore di scuola e di lavoro perdute), mentre un programma nazionale di prevenzione rivolto soprattutto ai bambini costerebbe solo 62 miliardi. Oggi a 14 anni l'8S,2 per cento degli italiani è affetto da carie, mentre negli adulti la percentuale supera il 90 per cento. Lo ha reso noto Benito Vernole, presidente della Società italiana di odontoiatria infantile. Vernole ha proposto un programma di educazione sanitaria di massa per i bambini, che entro il Duemila permetta di avere il 50 per cento di essi esenti da carie, e a un 85 per cento dei diciottenni il possesso di tutti i denti. Strumenti per realizzare il programma sono la creazione di reparti di prevenzione dentale nei centri sanitari pubblici, un «angolo del dentista» nelle scuole, la sostituzione, nelle merende, dei dolci con frutta o latte, la somministrazione di pastiglie di fluoro. Nei Paesi dove quest'ultima misuia viene adottata diffusamente a livello pubblico, ha detto Vernole, le carie nel bambini è diminuita anche del 50 per cento. Si studia lo stress dei musicisti L'orchestra sinfonica di Aarhus, la città, da' nese dello Jutland, è stata scelta per un esperimento da un gruppo di medici che vogliono misurare le reazioni da stress — ed eventuali metodi terapeutici — collegate alla tensione -precedente una prestazione di alto livello. La scelta è caduta sull'orchestra perché, esibendosi in date prefissate, può meglio rivelare il graduale processo di stress in vista del momento culminante, cioè l'esecuzione musicale. TRA le espressioni usate da Lewis Carroll nel suo libro 'Alice nel Paese delle Meraviglie», una ricorre frequentemente per descrivere uno dei più bizzarri protagonisti de) libro. Si tratta del termine inglese «mad as a hatter» che tradotto alla lettera risulterebbe .matto come un cappellaio», cioè «pazzo da legare». Nel capitolo settimo del libro -Un the per l matti». Alice prende il the assieme ai suoi due amici, la Lepre di Marzo e il Cappellaio (Hatter). La tavola è grande ma i tre se ne stanno appiccicati in un angolo. La conversazione è un po' schizofrenica. Il Cappellaio fa degli strani commenti e canta delle canzoncine bislacche con delle rime che non hanno molto senso. Nelle illustrazioni del tempo è raffigurato come un omino dalla testa grossa con un enorme cappello a tuba. Poiché la ragione del nome Hatter non è mai risultata chiara, neppure al pubblico di lingua inglese, Le statistiche parla ne è sorta una specie di polemica letteraria piuttosto curiosa. Da una parte alcuni si sono schierati per una spiegazione «australiana»: la parola «hatter» si riferirebbe a quel solitari cercatori d'oro (o di petrolio) che sarebbero impazziti appunto a causa della loro solitudine. Secondo un'altra versione, più recente e scientifica, si tratterebbe invece di tutt'altra cosa: il termine «matto come un cappellaio» usato dall'autore si riferirebbe alla sintomatologia di carattere psichiatrico presentata dai cappellai alla fine del secolo scorso Nel periodo in cui il famoso libro venne scritto, esisteva già la produzione industriale dei cappelli di feltro. Allo scopo di indurire e rafforzare il feltro veniva usata una soluzione di mercurio inorganico e acido nitrico. Esistono diversi tipi di intossicazione da mercurio, secondo 11 tipo di composto usato e la durata di esposizione al veleno. Oggi le intossicazioni da mercurio più frequenti no di un grave peggi sono di origine Industriale piuttosto che dovute a medicamenti (diuretici, antisettici e disinfettanti). Nel caso dell'Intossicazione da mercurio inorganico sofferta dai vecchi cappellai si tratta della sindrome psichiatrica descritta da Kussmaul come «eretismo mercuriale» con la caratteristica perdita del sonno, difficoltà a concentrarsi. Irritazione ed eccitazione di tipo maniacale; crisi di rabbia e In alcuni casi allucinazioni. Tra i sintomi neurologici più frequenti il tremore e la perdita dell'equilibrio precedono le manifestazioni psichiatriche. Si riferisce che tali manifestazioni fossero cosi frequenti e gravi che talvolta gli individui colpiti dovevano farsi ac-. compagnare dai compagni al posto dì lavoro per non essere esposti al pericolo di incidenti. Nei cappellifici della fine del secolo si parla di una frequenza di malattia del 90 per cento. Secondo l'igienista Hamilton tali cifre erano ancora vere nel 1922. La satira di Carroll fu pubblicata nel 1865. E' quin- gioramento nel live
Persone citate: Benito Vernole, Lewis Carroll, Vernole
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