Glaucoma sotto controllo senza effetti collaterali

Glaucoma sotto controllo senza effetti collaterali Glaucoma sotto controllo senza effetti collaterali IL due per cento delle persone oltre i quarant'anni ne soffre, ma non lo sa. Perché il glaucoma è una malattia subdola, che progredisce senza infastidire magari per vent'anni: il campo visivo si restringe gradualmente dalla periferia al centro, senza però intaccare la qualità della vista. Una malattia di cui non si guarisce e di cui soffre un anziano su due. Per alcuni, improvvisa, arriva la cecità senza vìe di uscita. Altri se ne accorgono per tempo, perché incominciano a inciampare nei mobili di cui non si accorgono più in quanto laterali al percorso messo a fuoco o perché hanno difficoltà a vedere gli oggetti passando dal buio alla luce o viceversa. In questi casi la diagnosi è sempre la medesima: aumento della pressione intraoculare. In pratica, si alLera l'equilibrio fra i liquidi che in continuazione entra¬ p g i è no nell'occhio e ne escono. Per ripristinarne l'equilibrio ci sono due strade: ridurne l'entrata o facilitarne l'uscita. Per cent'anni, il rimedio è stata la pilocarpina, un alcaloide derivato da alcune piante di origine tropicale. Questo farmaco è cosi efficace nel ridurre la pressione che ancora lo si usa. soprattutto in associazione con farmaci più moderni, nonostante i suoi effetti collaterali sull'apparato oculare. Nel '68 ricercatori italiani misero a punto U primo collirio contenente un betabloccante mirato sull'occhio, il propranololo. I betabloccanti sono una famiglia di farmaci ipotensivi piuttosto numerosa, ma il loro impiego in oftalmologia ha sempre presentato problemi, in quanto gli effetti collaterali erano superiori ai vantaggi terapeutici. A rivoluzionare la terapia classica del glaucoma ar-. rivo, una decina 'dffahhfifa^ un collirio efficace e ben tollerato, che conteneva un nuovo agente betabloccante, il timololo. Come agisca, non è chiaro neppure oggi. E' però evidente che ne basta una goccia per ridurre la pressione sull'occhio per qualche ora. E le statistiche oculistiche mostrano un sensibile calo di interventi chirurgici o di laser applicazioni in seguito all'uso di questo farmaco. Gli effetti collaterali sul sistema polmonare e su quello cardiovascolare restano tuttavia un problema, soprattutto perché il malato di glaucoma ha in genere più di sessantanni, un'età' in cui l'Incidenza delle malattie cardiovascolari e polmonari è alta. Ora i ricercatori hanno messo a punto un betabloccante di seconda generazione, selettivo e perciò più sicuro, il betaxololo. Ne basta una goccia ogni dodici ore .per tenere bassa la pressione o^^.^^s^">Jife^t'f