D'Annunzio, esteta allo specchio

D'Annunzio, esteta allo specchio D'Annunzio, esteta allo specchio Gabriele d'A /L rapporto fra d'Annunzio e le arti figurative in un'antologia di scritti scelti sui pittori contemporanei, recensioni, appunti del poeta -imaginifico, che costantemente confronta la propria con l'altrui arte: -Pagine sull'arte, a cura di Stefano Fugazza con introduzione di Pietro Gibellini (Electa, nella collana -Le affinità elettive., pp. 122, sip). In effetti, non si tratta tanto di una storia dell'arte attraverso d'Annunzio: non si arriva certo a comprendere più a fondo Félicien Rops o il gusto primo '900 per le giapponeserie e xI modernismo leggendo i suoi appunti, che mancano spesso di sistematicità e di oggettivo fondamento critico. Piuttosto l'insieme dei testi di argomento artistico permette di meglio capire lo scrittore stesso che in essi riflette la propria estetica, il personale concetto di critica formale sempre volto a cercare, mediante la prosa lirica che gli è peculiare, ardite, contraddittorie, segrete analogie fra le arti. Al tempo stesso, queste pagine, dalle prime degli anni '80 a quelle dei primi del '900, che il curatore ha diviso in quattro sezioni intervallate dagli scritti dedicati al rapporto di d'Annunzio con Mietetti e con De Carolis, sono lo specchio palese di quel clima culturale a cavallo fra i due secoli che vide coesistere, fra contraddizioni e ambiguità, da un lato le esigenze delle poetiche naturalistiche, dall'altro le prime suggestioni simboliste, i trasalimenti del cuore per il sogno e il mistero. nnunzio m. d. c.

Persone citate: D'annunzio, De Carolis, Fugazza, Pietro Gibellini, Rops