Uto Ughi:oggi la musica è in crisi rispecchia la nostra epoca

Incontro con il violinista mentre esce un album Incontro con il violinista mentre esce un album con nuove interpretazioni di Mozart, Paganini e Sarasate Uto Ughi: oggi la musica è in crisi rispecchia la nostra epoca MILANO — Un violino canterà giovedì nel Duomo che compie sei secoli. Uto Ughi suonerà Bach col suo Stradivari e con l'Orchestra da camera di Santa Cecilia, smagliante compagna di nuove incisioni Rea: l'album del concerti di Mozart e un disco che contiene il Concerto n. 1 di Paganini oltre alla Fantasia dalla Carmen di Sarasate. Poi 11 grande violinista si rimette in viaggio: tournée americana in novembre con l'Orchestra di Washington diretta da Mstislav Rostropovic, accanto al quale più tardi, a Londra o a Dresda, inciderà il concerto di Dvorak: Seiji Ozawa lo aspetta a Parigi: in Germania, Inghilterra, Giappone altri appuntamenti che lui chiama - le solite cose-. Ha inciso Mozart e Paganini come solista e direttore. Perché? -Un po' per ritornare allo stile del Settecento, in cui l'orchestra da camera suonava sema' direttore. Un po' perché qualclie maestro può essere una barriera tra il solista e gli altri esecutori-. Non è un passo verso la direzione d'orchestra? • No. non penso di emulare Rostropovic che dirige opere liriche e importanti orchestre sinfoniche. Per il momento non ne avrei neanche il tempo, tanto sono impegnalo col mio mestiere di violinista. E mi interessa molto la collaborazione con l maggiori interpreti sul podio. Certo, il repertorio del direttore è molto più vasto, è una miniera inesauribile. Ma fare le due cose bene è impossibile. Spesso i solisti, se sono un po' stanchi della routine, affaticati, si danno alla direzione d'orchestra per respirare un momento. In fondo è meno faticoso: un direttore d'orchestra studia la partitura in poltrona, fumando la pipa; il violino e il pianoforte li fai sulla tua pelle. Difatti la carriera del direttore può durare fino ai novantanni: Klemperer dirigeva con un dito e tirava avanti molto bene. Il concertista, se non ha il fi- sico in perfette efficienza, è meglio che si ritiri.. Se un giorno decidesse di dirigere soltanto, a che cosa per prima si dedicherebbe? degli U2 -Alle sinfonie di Haydn e di Mozart.. Ha in repertorio tutto ciò che conta. Affronterà la musica contemporanea? antologizza brani di ispirazione diversa che mostrano un gruppo aperto alle direzioni espressive più varie, forte di un insieme strumentale che a pri-. ma vista può apparire bizzarro: sax e violino, uillean pipes e sintetizzatori. Eppure ci sono brani-come Fire in my heart. Blue Eyes again o Take my hand dai quali spira una brezza inconfondibilmente folk. E nel nuovo lavoro, il mix appena pubblicato dalla Virgin (Severi into the sea; Ballad of Irish love; gli In Tua Nua confermano che la direzione de! loro sviluppo è da una fusione di origine new wave a una sempre più marcata accentuazione delle radici irlandesi. Altro caso di stravaganza? I Big Country. Qui il richiamo al folk è programmatico. Il loro nuovo album (The seer, ii profeta) è tutto un rincorrersi di ballate classiche e di liriche di tono evocativo e favolistico. Ma quante altre cose ci sono! E' come se l'antico folk rinascesse dopo un bagno in una colata di piombo fuso. Dai brani si riversa energia, fuori da ogni preoccupazione di rigore. Siamo ben oltre il folk contaminato in rock: nelle danze, nei Presentata la collan -Purtroppo di musica contemporanea geniale per violino non ne è ancora stata fatta. Per cui aspettiamo il genio che dica la parola innovatrice.. Oltre che per lavoro, è anche un giramondo per piacere. Sogna sempre di scalare montagne illustri? «Non ne ho ancora scalate per paura, soffro di vertigini. Tuttavia continuo le mie esplorazioni. Questa estate sono stato alle Maldive, adesso vorrei andare alle Mauritius. Ho fatto un giro bellissimo nel Tibet a vedere i monasteri del Lama. Da questi viaggi traggo esperienze di costume, di vita, di cultura.. E oltre alla musica, oltre ai viaggi? ■Dobbiamo continuamente alimentare il cervello con qualcosa che non sia musica-note-suoni; con idee espresse da persone più intelligenti di noi: non dovremmo passare giorno senza leggere qualcosa d'interessante, senza conoscere, senza discutere. Uno che si isola con il violino in mano, diventa prigioniero d'una torre d'avorio: finisce per esaurire l'immaginazione. Questo lo sa spiegare, in modo esemplare. Gavazzeni.. Come sceglie le sue letture? . «Se Wdo in Giappone, m'informo della letteratura giapponese, prendo tutti i libri di Mishima. Kawabata... Cerco d'impregnarmi della cultura dei Paesi che visito: attraverso la loro letteratura, la loro filosofia.. . . Qual e oggi il grado di cori e nei solo strumentali guida il gruppo quasi fino al metallaro. E dove si rischia troppa aderenza alla tradizione, ecco la voce dell'ospite d'onore Kate Bush che va ad aggiungere imprevisto. I puristi diranno: ma questi qui hanno poco a che vedere con il -vero, folk, non eseguono brani tradizionali, né rielaborazioni, fanno cose loro e con troppa libertà espressiva. E' una vecchia storia, lo stesso si disse di Dylan (-non è un cantante folk, fa canzoni sue»; e del folkrock (-i\ patrimonio popolare non ha nulla in comune con la musica elettrica»;. La verità è che il folk per sopravvivere ha bisogno, sempre, di totale rinascita. La tradizione torna a vivere se ritrova la via_ della germinazione spontanea. Serve a ben poco riciclarsi con modifiche di facciata o preservarsi in laboratorio in un'orgogliosa quanto solitaria diversità. Gianfranco Manfredi John Renbourn: «The Nine Maidens», Transatlantlc/Rlcordi; In Tua Nua: «Somebody To Love», Island, «Seven Into the sea», Virgin; Big Country: «The seer», Polygram. ana «Ovation» cultura dell'ambiente musicale? -E' una cultura settoriale. Ma pure in altri campi ci sono persone in gamba che s'interessano soltanto di cose inerenti al proprio mestiere. Non come i filosofi greci che si occupavano di tutto: dalla filosofia alla poesia, alla musica.. CI sono eccezioni? •I musicisti tedeschi sono più colti dei musicisti italiani. Gli orchestrali tedeschi e anglosassoni hanno un più forte senso della collettività, sanno stare meglio insieme. Gli italiani sono dei grandi individualisti, in loro prevale il culto edonistico della bellezza del suono. Tuttavia il Trio di Trieste, il Quartetto italiano, i Virtuosi di Roma, i Musici, hanno dimostrato die come gli altri, più degli altri, siamo stati capaci di offrire complessi eccezionali. Migliora la qualità degli strumentisti? -Purtroppo la politica ha fatto molti guasti, i sindacati hanno rovinato le orchestre italiane. Non vengono più accettate da case discografiche, tranne poclie eccezioni: Giuseppe Sinopoli con l'Orchestra di Santa Cecilia sta facendo cose notevoli. Quando uno ha il posto assicurato non studia più. Manca quella selezione che invece continua a dar frutti in Austria, in Germania, in America, in Inghilterra-. ■ Come giudica i teatri italiani? -Quasi tutti politicizzati, mafiosi, clientelali.. . Non salva neanche, la