Si presento la valanga Samp

Con l'Empoli (quinta sconfitta) i blucerchiati ritrovano entusiasmo, gioco e gol Con l'Empoli (quinta sconfitta) i blucerchiati ritrovano entusiasmo, gioco e gol SS presento lo vqlqngq Sqmp Passa anche il Verona aria di crisi su Firenze La squadra di Boskov ha rotto il lungo digilo scompiglio nell'area avversaria - Prova GENOVA — Il .veni. vidi, vici, di cesarlana memoria non ha avuto in Johnny Ekstroem un Imitatore. Il biondo svedese, arrivato a Empoli giovedì e mandato in campo alla domenica, è venuto, ha visto e le ha beccate (30), Imparando subito quanto può sapere di sale il pane del campionato italiano. Costretto a fare l'unica punta in una squadra che, a Marassi contro la Sampdoria, cercava solo di limitare i danni, il vichingo ha potuto mostrare solo a tratti quelle doti espresse nella Nazionale di Svezia, che nelle Coppe internazionali glielo garantiscono come campione vero. Al suo primo impatto col .campionato più bello del mondo. Ekstroem è riuscito | soltanto a risvegliare dall'or- Genova. Mancini (n. 10) segna di testa il primo gol doriano uno - Sotto la regia di d'appello per lo svedeper Sampdoria-Em SAMPDORIA (all. Boskov): Bistazzoni 6,5 (46' Bocchino 6,5); Mannlnl 0,S (83' Gambaro s.v.), Paganin C.5; Fusi 6,5, Vierchowod 7, Pellegrini 6,5; Pari 6,5, Cerezo 7,5, Salsano 7, Mancini 6,5, Viali! 6,5. EMPOLI (all. Salvemini): Drago 8,5; Vertova 53, Gelain 6; Della Scala 6, Picano 5 (4ff Lacci 6), Cotroneo 6,5; Oslo 5,5 (70' Baiano s.v.), Urbano 6,5, Della Monica 6,5, Casaro» 7, Ekstroem 6,5. Arbitro: Magni 7,5. gReti: 11' Mancini, 39' Salsano, dal nostro inviato G Cerezo, Mancini e Salsano hanno portato se Ekstroem, ieri bloccato da Vierchowod poli o, 64' Vialli. GIANNI PIGNATA mai troppo lungo letargo l'ex stopper della Nazionale Pietro Vierchowod che, pungolato dall'orgoglio, ha disputato la prima partita della stagione degna della sua fama. Il russo, agevolato anche dalla solitudine dello svedese e dall'assoluta inesistenza di ogni intesa come del resto era Inevitabile tra Ekstroem e i suoi compagni, ha controllato il suo uomo con disinvoltura, senza compiere un fallo degno di questo nome. Del resto non è stato solo Vierchowod a svegliarsi, ma la Sampdoria tutta, favorita non solo dalla modestia complessiva dell'Empoli, ma anche dal progressivo avvicinarsi di Tonlnho Cerezo all'appuntamento con la forma migliore. Il brasiliano, dopo aver girato a vuoto per molte apartite, ieri si è mosso finalmente in sincronia con 1 compagni e in modo razionale risultando senza dubbio il migliore in campo. I suoi lunghi precisissimi lanci favoriti dalle marcature non troppo rigide della difesa toscana sono stati sempre ottimi inviti per Mancini e Vialli. I quali, agendo in coppia e scambiandosi sovente su tutto il fronte 'attacco, hanno fatto capire come finalmente anche Boskov si sia svegliato, rinunciando all'assurdità delle tre punte. Il numero di maglia conta poco. Mancini, pur con il dieci sulle spalle, ha agito da punta vera sia pur partendo da lontano con Salsano a muoversi bene a tutto campo alle loro spalle e Cerezo finalmente all'altezza della sua fama a far da regista ben sorretto sulla destra dalla vitalità di Pari. Una Sampdoria insomma uscita finalmente dal tunnel della confusione, una squa- Il vdra finalmente disposta in m^modo razionale anche se. è ■«bene ribadirlo, la modestia dell'Empoli invita ad attendere più consistenti controprove. La partita si è sbloccata a favore dei blucerchiati prati- a e o a o a ? o o a o , o n o e e o i 1 a a l a d o a 1 jp-teI VII ogg lti t^vmrli c|| Bil mI ti £ p%camente al primo Impatto m con la difesa toscana. C'era stato un corner senza esito seguito da un altro dopo un'incursione di Mannlnl. Sulla battuta di Salsano dalla bandierina all'ir un difensore empolese, forse il Ubero Ticano, saltava e colpiva male di testa sfiorando quasi l'autogol. La palla si avviava verso 11 secondo palo dov'era appostato Mancini che da un metro Infilava facilmente in rete di testa. Da quel momento, la Sampdoria, tranquilla, Incominciava a giocar bene e a meritare un vantaggio forse un po' casuale, ma l'ormai abituale prodigalità degli, attaccanti blucerchiati — ai li' paio estèrno di Vialli, al 23' Salsano tirava sul portiere a colpo sicuro — impediva 11 raddoppio. Il secondo gol arrivava però al 39' autore proprio Salsano. L'azione partiva da un errato controllo di Vialli sulla sinistra. La palla schizzava verso Mancini sul cui cross il portiere Drago usciva riuscendo appena a schiaffeggiare il pallone. Nella mischia una serie di rimpalli faceva arrivare il palio- Il ne a Salsano che infilava 11 corridoio giusto. Nella ripresa a risultato or- ! mal acquisito Boskov concedeva 45' di gloria anche al portiere di riserva Bocchino a cui la pochezza offensiva dell'Empoli, malgrado il volonteroso prodigarsi di Ekstroem, non dava. certamente troppi fastidi. I toscani mandavano in campo un altro dei nuovi acquisti, l'ex romanista Lucci, che dava un po' più di sicurezza alla difesa quando i buoi erano ormai scappati dalla stalla. Al 64' il terzo gol sampdoriano era una prodezza personale di Vialli, slalom entusiasmante sulla sinistra dopo un gran lancio di Cerezo. Quattro minuti dopo la buona stella risparmiava all'Empoli il quarto gol che sarebbe stato clamoroso. Uno svarione di Vertova lasciava via libera a Mancini, il portiere Drago usciva dall'area alla disperata e tent ido di rinviare di piede lisciava nettamente il pallone. In corsa il numero dieci sampdoriano indirizzava un pallonetto verso la porta sguarnita ma era una palla talmente lenta da consentire a Gelain di arrivare in tempo a liberare. ■ || pj S liIlijij§§IlMHH PAGINE GIALLE ELETTRONICHE Seconda sconfitta inte Fiorentina-Verona 0-1 FIORENTINA (all. Borsellini): Landucci 64; Contratto 5,5, Carobbi 5; Orlali 6, Fin 54, Galbiatl 6: Berti 5 (70' Campioli s.v.), Battistini 54 (46' Maldera 5,5), Diaz 6, Di Chiara 5,5. Monelli 5. VERONA (all. Bagnoli): Giuliani 6; Ferroni 6. De Agostini 6,5; Galla 6, Fontolan 6, Tricella 64; Verza 6, Volpati 6, Pacione 6 (82' Marangon s.v.). Di Gennaro 6,5, Bruni 6 (87' Gasperini s;v.). pArbitro: Lo Bello 54. Rete: 64' Pacione. Note: ammoniti 67' Verza, di ALESSAN Il vic,in° la W**** m^^o da un rimasuglio d or ■«"•g? ^ quadra viola), 1 FIRENZE — Praticamenjp-te non c'è stata partita. Il I Verona s'è limitato a racco- II oliere, quasi incredulo, quelgg lo che ha lasciato la Fiorenti tina. E' facile, troppo facile ^vincere oggi a Firenze. C'è mriuscita l'Udinese, c'è andata li ce l'ha fatta la formazione di || Bagnoli. Eppure, prima del il match, nel bar antistante la I tribuna d'onore, i vip senti tenziavano: il Verona come £ potrà far gol? Gli manca El%kjaer. non c'è fiossi; gioca m davanti, solo con Pacione ■ Troppo facile, s'è detto, || tnncere a Firenze. Basta un pj centrocampo minimamente mobile, che sappia amminiS strare la palla saltando. rna per i viola, gol decisiv 86* Di Gennaro. NDRO RIALTI come birilli, i fragili tentativi di pressing avversario. Basta un attaccante che lotti e sappia farsi trovare, almeno un paio di volte, con le spalle non rivolte alla rete. Infine, basta una difesa ordinata, sema preziosismi, decisa al giusto sull'uomo. Insomma, basta il minimo indispensabile. Al resto pensa l'attuale Fiorentina. Che squadra è quella viola? Non sappiamo dare una risposta. Troppo brutta per essere vera. In difesa arran ca con Pin in grave difficoltà a fermare Pacione, con Contratto sempre più risucchia to a centrocampo; con Carobbi distratto dai molteplici impieghi a cui è stato chiamato. Spesso rimedia il buon Galbiati che, perlome¬ o di Pacione, che ha recla no, cerca di restare ancorato il più possibile nella propria area di rigore. Dall'altra parte Bruni, Di Gennaro e Verza sembravano l'Argentina campione del Mondo. I viola opponevano uno spento Battistini, un Berti catastrofico (ma dov'è finito il bel giocatore della passata stagione?), un Orlali sacrificato e in difficoltà fisica. Ma anche in attacco la Fiorentina viaggia senza luce. Diaz fa intravedere polveri non bagnate, cerca e trova qualcìie guizzo interessante, ma è solo, paurosamente solo. Berselltni. a un certo punto, ha tentato addirittura le quattro punte, facendo debuttare il giovanissimo Campioli. Ma Diaz è rimasto ancora solo, perché Monelli si cerca e non si trova. Perché Di Chiara alterna ottime cose a incertezze; solo perché la Fiorentina non ha un giocatore capace di verticalizzare. Ecco la cronaca. Il primo tiro in porta avviene al 20'. Prima, soltanto noia. E' un errore di De Agostini (che poi saprà farsi perdonare) che concede la palla a Mo¬ mato anche un rigore nelli. L'attaccante cerca il tiro al volo, ma Giuliani è bravissimo a respingere. Sul- m la ribattuta i viola non sanno trovare lo specchio della H porta. Al 25' è Berti a sbagliare La palla è intercettata da De Agostini che vede in una po- É statone al limite del fuorigio- H co i/ liberissimo Pacione p L ex bianconero scatta in fi gran velocità, controlla il | pallone ed entra in area. Qui ■£ l impatto con Landucci. Pa- : cione crolla, invoca il rigore, : che Lo Bello non gli dà. Al 27' Diaz di testa mette alto. L'argentino proverà an- :I che su punizione. Nel secondo tempo il Verona attacca m ancora con maggior convin- I cimento e dopo che Landuc- § ci ha respinto una gran botta di De Agostini, al 19; pas- ±, sa. E' ancora De Agostini, li- È baissimo per tutto il match che conclude verso la porta m viola. Landucci fa un miracolo, respingendo, ma sulla 1 ribattuta Pacione spara un m gran sinistro che s'insacca. I viola protestano, chiedono p che il gol sia annullato per : un fallo di mano di De Ago- E stini. Lo Bello dice di no anche a loro.