II «conto svizzero» di Moro Le «versioni» dello vedova di Cosimo Mancini

Interrogazione del sen. Flamigni (pei) a Scalfaro e Rognoni Interrogazione del sen. Flamigni (pei) a Scalfaro e Rognoni II «conio svizzero» di Moro Le «versioni» dello vedova Agli atti del «procChiavargli e il gen SI toma i partire del «caso Moro», dopo la deposizione dalla vedova al «procosso patron». Il senatore comunista Sergio Flamigni ha rivolto un'lnterrogailone al ministri dalla Giustizia a dell'Interno per avara «una precisa risposta su aspetti non ancora chiariti dalla vicenda Moro», Pubblichiamo Il tasto di una tallonata (agli atti del processo) In cui Eleonora Moro paria del «conto svizzero» In termini che appaiono non del tutto slmili con quella che è poi stata la sua deposizione In aula. Esisteva davvero un «conto politico» di Moro in Svizzera? Discordano le versioni della vedova dello statista, dell'ex segretario del marito, Sereno Freato, e del petroliere Bruno Musselli (è imputato con Freato al «processo petroli» di Torino) sull'origine e la destinazione di quel denaro? Ecco il testo (acquisito agli atti del dibattimento, ma sino ad oggi mai letto in aula) dell'Intercettazione telefonica di un colloquio intercorso, il 2 luglio dell'83, alle 9 del mattino, tra la moglie dello statista e Massimo Felici, genero di Freato (l'ex segretario, allora, era in carcere). Subito dopo, Eleonora Chiavarelli Moro fu sentita dal giudice istruttore Vaudano. Eleonora: «Allora, mi è ve nuta un'idea che forse può servire a qualche cosa». Felici: «SI». Eleonora: «Lui (non è spiegato di chi si tratta, ndr) mi ha fatto promettere che se io avessi avuto qualche idea proposito di questi eh, denari provenienti dalla Svizzera, eh, di qualcuno che poteva conoscerne gli elementi, la storia, eccetera, glìel'avrei fatto sapere». Felici: •SI». Eleonora: «Allora, secondo lei, le cose sono andate cosi. Gente amica di Aldo, eccetera, ha versato probabilmente direttamente su questo conto in Svizzera, senza neppure passare dall'Italia, dei denari, eh, quando papà (Moro, ndr) ha saputo quésta cosa ha detto che non si potevano tenere 11, £he dovevano essere trasportati in Italia, e sono state fatte le pratiche per tornare, per far tornare in Italia questi denari, eh, questi denari, secondo me, dovevano servire, perlomeno la loro rendita, ocesso petroli» il testo nero di Freato sul den pagare le spese di via Savoia (l'ufficio di Moro a Roma, ndr), lo ritengo». Felici: .Mh! Mh!.. Eleonora: «Eh, quando papà non c'è più stato, questi denari sono finalmente, sono arrivati a destinazione, cioè, tornati in Italia, che deve essere successo nel maggio 70...78, per quello che io vagamente ricordo, allora il dottor Freato mi ha chiesto che cosa dovevano fare di questi denari. In quel momento io devo dire che non ho capito assolutamente niente, non ci stavo con la testa, non me ne importava niente di nessuna cosa, figuriamoci, e devo avergli detto, ritengo di avergli detto: "Faccia lei quello che crede opportuno, lei è quello che s'intende di affari, io non ne capisco niente", allora ipotizzo che lui li abbia dati a Musselli, perché 11 Investisse in una maniera tale che rendessero una buona rendita con cui si potesse fare quello chr : wenire ci avrebbe dover fare, poi è nata la fondazione e penso che il dottor Freato, mh, volesse far convergere questi denari nella fondazione, poi la fondazione s'è sfasciata». Felici: «Afre/». Eleonora: «Se le cose sono andate cosi, come io ipotizzo, allora, eh, Musselli dice che, ehm, questa persona è il suo socio occulto, in quanto gli ha dato dei denari, lui li ha reinvestiti in queste cose, mentre non gli era stato affatto detto di reinvestirli in quelle cose, quindi, avendo dato del denari è socio, e per questo..., diciamo cosi, lui si inventa tutta : i -.mi ;•• 8SR9D M di una telefonata aro della corrente questa faccenda, che sarebbe l'unico ragionamento logico e l'unica prova che lui potrebbe avere, eh, a dire quello che dice, non so se lei mi segue». Felici: .No, non ìio capito questa ultima parte signora*. Eleonora: «Non ha capito? Allora guardi, se io presto a lei dei denari». Felici: «SI». Eleonora: «E poi lei li usa male». Felici: •Eh!.. Eleonora: «Però può sempre dire che gli ho prestato quei denari, che, che lei, eh. li ha usati eh, in una cosa cattiva diciamo cosi». Felici: «Certo». Eleonora: «Per riconoscere che era una cosa cattiva, e che quindi che io sono suo socio, e faccio parte del, del suo, eh, della sua impresa, eh. ricevo rendita dalla sua impresa, quindi sono suo socio». Felici: «Certo, infatti è questo il ragionamento'. Eleonora: «Ecco, a me pare che questa se io riesco a spiegarla con chiarezza a Vaudano, risolve il problema di questo socio occulto». Felici: «Soto signora, mi scusi, se io, eh la interrompo, però mi sembra che al giudice sia stata data una versione un pochino diversa, adesso*. Eleonora: «Che gli è stato detto?». Felici: 'Perché, se non vado errato, dovrebbe essere stato una cosa precedente alla morte dell'Onorevole, con que...'. Eleonora: «Ma precedente Felici: .Eh!.. Eleonora: «Era stato l'ordine di farli entrare in Italia. tra Eleonora e dello statista ma per quello che ricordo io, e appunto per questo, queste cose vanno chiarite». Felici: «Certo». Eleonora: «Sono rientrati, eh. diciamo il 20 maggio, cioè, pochissimi giorni dopo la morte di mio marito». Felici: .Mh!.. Eleonora: «Lei adesso prenda un pezzo di carta e un lapis, io le detterei tutta una serie di domande a cui io voglio delle risposte precise e assolute, eh?». Felici: .Signora, eh, dico, vista la situazione dei telefoni, forse non sarebbe meglio che ci parlassimo su un telefono, diciamo un pochino Eleonora: «No, ma tanto queste cose sono pubbliche e affermate». Felici: .Va bel*. Eleonora: «Allora, io iio bisogno di sapere, chi ha dato questi denari». Felici: «St.. Eleonora: «Altra domanda, a quanto ammontano?». Felici: «Si». Eleonora: «Altra domanda, sono stati versati in Italia o in Svizzera?». Felici: .Mh!.. Eleonora: "«Altra domanda, chi ha fatto le pratiche per il rientro?». Felici: «Si». Eleonora: «Con quale banca?». Felici: «No, ma questo.. Eleonora: «Una volta rientrati in Italia dove sono stati depositati?». Felici: «SI». Eleonora: «A nome di chi? A che scopo? Cioè che cosa si prefiggevano di farne?». Cosimo Mancini 'llfib