Sventola ancora la bandiera nera ma i pirati trafficano in armi e droga di Guido Coppini

Il drammatico racconto del comandante catanese attaccato dai corsari a Singapore Il drammatico racconto del comandante catanese attaccato dai corsari a Singapore Sventola amerà la bandiera nera ma i pirati trafficano in armi e droga Le zone calde: Stretti GENOVA — Questa volta erano malesi; sono entrati in azione in una notte della scorsa settimana sulla petroliera «Almare rv» poche miglia al largo di Singapore (30 miglia dall'Isolotto di Horburg). hanno legato e imbavagliato il comandante, vuotata la cassaforte e in pochi minuti si sono calati da poppa dove è stata trovata una fune ancora attaccata. «Se avessi mosso un dito o gridato, probabilmente mi avrebbero fatto a pezzi», ha detto il comandante. Antonio Castellano. catanese. I bucanieri, infatti, impugnavano armi da taglio e pistole. I mari «caldi- — Sotto la spinta dei Lloyd di Londra e di altre società di assicurazioni marittime, la sorveglianza alle'navi nelle «zone calde» si è intensificata; sono stati fa¬ rla alla setta degli di Malacca, Golfo del Siam ticosamente raggiunti accordi internazionali, ci sono piroscafi (per ora, solo quelli israeliani) che inseriscono nell'organico dell'equipaggio scorte armate. Tuttavia il fenomeno dei nuovi e vecchi corsari continua, rendendo insicuri i viaggi nei mari del mondo. Ogni comandante ha una mappa del pericolo: gli stretti di Malacca, il Golfo del Siam, la Costa d'Avorio, il Senegal, le coste della Nigeria. L'aggressione dei pirati avviene con una continuità impressionante e con bilanci disastrosi: negli ultimi dodici .anni, uccise 388 persone. 587 rapite o scomparse, 750 donne violentate, continui attacchi ai boat-people, i battelli sul quali i profughi del Vietnam del Sud vanno alla ricerca di improbabili approdi di salvataggio nei mari della «Hare Krìshna» , Costa d'Avorio, Senegal Cina meridionale. Come attaccano — 'L'attacco dei pirati — ha detto via radio il comandante della Minare TV" — è avvenuto alle 4 e mezzo del mattino. Mi hanno aggredito tre uomini, come sbucati dalla notte: certamente orientali, armati. Nella cassaforte hanno trovato soltanto 5 milioni: erano stizziti, temevo che la delusione scatenasse il loro furore. Invece, per fortuna, sì sono limitati a strapparmi la catenina d'oro dal collo*. La «Aimare IV» aveva appena caricato 103 mila tonnellate di greggio in un porto del Mar Rosso, e quindi non aveva merce asportabile. Ma quando le stive sono cariche di prodotti le razzie sono meticolose. Pronti a tutto — Per aggredire la. «Alriiare TV» 1 corsari hanno scelto il metodo più tradizionale. La piroga chescivola dolcemente sulle acque, senza luci, la corda gettata a bordo e fissata con un rampino, la salita, l'attacco di sorpresa. Ma ci sono altri sistemi più scoperti e violenti, adottati da questa gente pronta a tutto: la flottiglia di barche che circonda la nave presa di mira e i corsari che minacciano di far esplodere un ordigno già sistemato nella carena (a volte è vero), oppure la salita a bordo con la scusa di vendere souvenirs e poi dagli abiti escono armi da fuoco e pugnali. Il pericolo per una nave si manifesta so prattutto durante la sosta per entrare in porti affollati. Carichi di armi — Ci sono •talpe» nelle Capitanerie dei porti caldi che avvertono dell'arrivo di navi da depredare? Può darsi. Certa è invece l'in differenza di quasi tutte le polizie. Oltre alle «talpe» ci sono servizi segreti di alcuni Paesi mediorientali che si in teressano solo ai carichi di armi, da fornire, ovviamente a pagamento, a rivoluzionari delle tante frazioni armate operanti in quel Paesi La nave viene portata al largo, c'è una squadra che la ridi pinge e ne cambia 11 nome, ed è un caso se la società pro¬ caos tributario al - «Talpe» nelle capitane prietaria (o le compagnie di assicurazioni marittime) riescono a ritrovarla, svuotata di tutto, dietro l'accurata mimetizzazione. Yacht e droga — La droga ha dato un'ulteriore spinta alla pirateria dei mari. In America del Sud il piroscafo depredato, privo del regolare equipaggio fatto scendere a terra sotto la minaccia delle armi, viene camuffato e adibito al trasporto di cocaina della Colombia. Poi ci sono petroliere «rubate» in navigazione e rivendute ai ricettatori dei mari, carico e tutto: e altre malandate colate a picco per riscuotere il premio dell'assicurazione. Ai Llyod di Londra affermano che assicurare piroscafi diretti in zone come la Malaysia e ili Gólfo' del Siam equivale 'a buttare i soldi dalla finestra Presentata ieri rìe, polizie indifferenti Ma anche la pirateria si aggiorna, sceglie obiettivi più facili e più remunerativi. I Caraibi, per esempio, dove navigano yacht di miliardari in crociera. Sono passeggeri in genere anziani, senza alcuna possibilità di difendersi, hanno gioielli e danaro. «Noi abbiamo più volte sollecitato una presenza della Coast Guard americana, ma la sorveglianza fornita è insufficiente, depredare uno yacht carico di turisti è come sparare sulla Croce Rossa», osserva un macchinista salernitano che fa servizio su yacht da crociera dalla Martinica a San Juan di Portorico. Sistemi di difesa? Uno solo, per il momento: scaricare potenti getti d'acqua sugli aggressori, sempre se si fa a tempo. E' Un po' pòco." Guido Coppini con Orne Niels regia di DOM

Persone citate: Antonio Castellano, Hare, Llyod, Orne Niels