E' finita per Informatica la corsa delle iscrizioni di Alberto Gaino

E' finita per Informatica la corsa delle iscrizioni E' finita per Informatica la corsa delle iscrizioni Contrazioni anche in altre facoltà, come Scienze Politiche - £' una conseguenza della ripresa del mercato del lavoro per i diplomati? Nell'arco di tre anni accademici si sono quasi ridotie di due tèrzi le matricole del'eorso di laurea in scienze dell'informazione: orano 939 nel 198485, adesso, a dieci giorni dalla chiusura delle iscrizioni, sono scese a 381. I corsi sono già iniziati: non è quindi presumibile un grande recupero dell'ultima ora. Del resto, dodici mesi fa, alla data più vicina del 19 ottobre i nuovi studenti erano 454. La riduzione è vistosa. L'immediata conseguenza è la diminuzione da tre a due dei corsi per il primo anno. Il preside della facoltà di scienze, professor Borello, non lo dice, ma fa capire che in questo modo, mentre gli informatici si preparano a traslocare nella nuova sede di corso Svizzera (dove le aule saranno pronte per il secondo semestre), anche i problemi di spazio diventano un po' meno assillanti. Per parte sua il rettore Oianzani ricorda che l'Università si è riservata di esercitare un diritto di opzione su cinque cinematografi della zona, per metterli a disposizione degli informatici. «La facoltà, però, non li ha voluti». Non ci servono aule da 600 posti, precisa il prof. Borello: -Ci stiamo arrangiando razionalizzando al massimo gli orari di lezione, malgrado siano 6 le aula In meno». Le iscrizioni diminuiscono in tutta la facoltà: 500 in meno fra le date del 19 ottobre 1985 e '86. Ad economia e commercio si temeva un nuovo boom delle immatricolazioni: a tutt'oggi sono 1581 contro le 2000 dell'anno scorso, quando gli studenti del primo anno, a novembre, non riuscivano ad entrare tutti nelle aule. Al massimo non aumenteranno più di dodici mesi fa. Anche la preside di questa facoltà, professoressa Muttini, considera positivamente il fenomeno: «La nuova sede di corso Unione Sovietica è la mia croce. In piazza Arbarello slamo sempre più stretti e nelle tre aule di Palazzo Nervi, attrezzate meglio dall'Università, comunque più dì tanti studenti non potrebbero entrare'. Se la tendenza alla contrazione è ancora incerta per economia e commercio, ò già evidente, come per informatica, anche per scienze politiche, dove le matricole sono oggi 579 contro le 1438 dell'anno scorso alle chiusura delle iscrizioni. Persino per medicina si ipotizza una naturale diminuzione della matricole. Per altri corsi di laurea, invece, è ancora prematuro trarre indicazioni. Gli ultimi giorni fanno decidere molti dubbiosi. Tuttavia un nuovo incremento generale delle iscrizioni sembra da escludersi. «Si comincia a risentirà anche al nostro livello dalli contrazione-delle nascite?', si chiede la professoressa Muttini. E' pure significativo che il fenomeno interessi corsi universitari di sicuro accesso al mercato del lavoro quanto altri meno spendibili in questo senso e più caratterizzati come «ve/co//» di cultura. Da informatica a scienze politiche un nuovo denominatore comune è l'impegno richiesto agli studenti: c'è sempre meno spazio per l'Iscritto che frequenta saltuariamente e cerca di dividersi fra la ricerca del lavoro e l'universltà-parcheggio. Già all'atto di pagare la seconda rata delle tasse, a marzo, gli abbandoni si contano numerosi. In facoltà «dure» gli esami-sbarramento fanno la selezione. Ma anche a scienze politiche le rinunce erano salite al 50 a pochi mesi dalle immatricolazioni. Gli abbandoni sono calati al 20 per cento in quest'ultimo anno. Cosi ad economia e commercio, se in precedenza proseguiva gli studi pressappoco la metà delle ex matricole, l'anno accademico scorso, fa notare la preside, la percentuale degli abbandoni è scesa al 33 per cento. Fortissimo rimane invece il -crollo- delle presenze ad informatica, tra il primo e il secondo anno e quest'ultimo e II terzo. «Manca una cultura di base: molti arrivano dalle scuole medie superiori convinti che conoscere un po' di Basic sia largamente introduttivo alla specializzazione universitaria, e si sbagliano', spiega il professor Sirovich, presidente del corso di laurea in scienze dell'informazione. •Il lorte calo delle immatricolazioni che si verifica In particolare per i nostri corsi — aggiunge il docente — può dipendere dalla maggiore consapevolezza delle difficoltà. Puro a Milano e a Pisa diminuiscono le matricole di Informatica. E questo accade malgrado II mercato chieda molti specializzati, a tal punto che non pochi, prima della laurea, preteriscono accettare un posto di lavoro in un'azienda». In generale, ricorda il sociologo Fischer, la minor corsa all'università può dipendere anche dalle maggiori occasioni di impiego che si stanno offrendo ai diplomati. l Alberto Gaino Conclusione d to da Stampa Sera Al Valentino

Persone citate: Borello, Fischer

Luoghi citati: Milano, Pisa