E l'ora di Messina e Genoa

Siciliani e liguri agguantano il Vicenza al secondo posto, sempre al comando la Cremonese Siciliani e liguri agguantano il Vicenza al secondo posto, sempre al comando la Cremonese E' l'ora di Messina e Genoa Ecco i rossoblù-spettacolo I ecco ia situazione | Lazio a mezzo servìzio 6' GIORNATA LA CLASSIFICA A Marassi brillante (4-2) i molisani che dal nostro inviato GIANNI PIGNATA GENOVA — Il Campobasso. In laborioso apprendistato della zona totale predicata dal tecnico svedese Grip, ha fatto — come dire? — da levatrice alla nascita del Genoa da spettacolo che i tifosi della gradinata Nord volevano vedere. Un 4-2 per i rossoblu di Perotti che ci sta tutto ed avrebbe potuto addirittura allargarsi a proporzioni tennistiche senza qualche colpevole prodigalità nelle numerose occasioni offerte dalle larghe, larghissime maglie della difesa molisana. Finalmente un risultato convincente, insomma, anche se tre dei sei gol visti a Marassi sono scaturiti da calci di rigore peraltro Incontestabili. Ma si tratta egualmente di un risultato che non deve creare troppe e premature illusioni su un Genoa che è comunque ben diverso dalla squadra senza nerbo della scorsa stagione. Le difficoltà tattiche del Campobasso che. a metà strada nell'apprendere il nuovo verbo, non sa più giocare a uomo e non sa ancora coprire la zona chiudendo gli spazi nel modo giusto, hanno consentito ai rossoblu di mascherare un certo allegro comportamento della difesa cui non sempre può bastare l'onnipresente Scanzlanl e dove Policano, forse frastor nato dalla fama di «nuovo Cabrini, e dalle voci che lo riguardano in questi giorni di supplemento di mercato, fa tutto tranne che il terzino. Un Genoa da registrare, insomma, nel pacchetto arretrato nel quale una minor propensione) alle spensierate scorribande in avanti sarebbe senz'altro ben accetta, ma indubbiamente un bel Genoa almeno da metà campo in avanti, da dove cioè parte il lucido lavoro d'interdizione e d'impostazione del vecchio, validissimo Scanziani e soprattutto dell'abile regista Domini. L'ex modenese, pronto misurato nei lanci, sa far viaggiare bene i compagni di prima linea, sia l'esperto Ci priani che i giovanissimi Era prestazione (con qualche pecca difensiva) dei genoani - Battuti devono ancora apprendere la zona totale di Grip - Tre penalty nio e Rotella. Un passo indietro rispetto agli altri il centravanti Manilla che sulla carta sarebbe il più dotato, ma compie per ora errori di esuberanza beccati sovente dal pubblico. Ma si tratta di difficoltà contingenti: che il ragazzo valga non c'è dubbio. Forse la spinta a ritrovare se stesso potrà venire a Marnila appunto dall'aver rotto un ormai troppo lungo digiuno segnando ieri la prima rete al Campobasso dopo che il portiere molisano al T aveva alzato in angolo una punizione di Domini e Scanziani al 10' aveva fallito un'altra facile occasione, complice un rimpallo sfavorevole a pochi metri dalla porta. L'azione, al 20', è partita da un gran lancio di Policano per Rotella: fuga e cross dell'ala destra, Manilla riceve e può controllare al limite dell'area, girarsi e prendere la mira senza che gli avversari, incerti, abbiano la prontezza di fermarlo. Il Campobasso, comunque, non si è rassegnato e 6' dopo, su calcio d'angolo, con Russo a far da torre per il colpo di testa decisivo di Parpiglia, ha pareggiato. Ma al 37' uno stupido quanto evidente fallo di mano istintivo in area di Della Pietra ha offerto a Demini il pallone per mettere a segno il primo calcio di rigore della giornata. I capovolgimenti di fronte sono continuati nella ripresa, con un Genoa ancor meno sicuro in difesa per l'uscita di Bini in seguito ad un leggero infortunio. Secondo pareggio del Campobasso al 54', su rigore realizzato dall'ex genoano Russo per una spinta da tergo di Testoni a Vagheggi, nuovo vantaggio del Genoa al 5ff.''Krn»Me,"btf''rig<Ji'e'per f aitò- til ' Par iJfkiiWéu'ÌScanziàni. Dal dischetto ha realizzato Cipriani che ha ribadito il risultato a un quarto d'ora dal termine andando via su un lancio pennellato da Domini e mettendo in rete dopo aver scartato il portiere. Una lieta sorpresa 11 quasi esordiente arbitro Dal Forno, alla seconda partita in serie B. Ha dato tre rigori e c'erano tutti, ha diretto con coraggio ed energia senza esi tazioni. Scanxiani, un anziano giocatore pi 6' GIORNATA Bari-Triestlna 1-1 Bologna-Vicenza 1-1 Cagllari-Cremonese 2-2 Genoa-Campobasso 4-2 Lazio-Catania 1-1 Messlna-Cesena 3-1 Modena-Arezzo 1-1 Pisa-Sambenedettese 0-0 Taranto-Parma 3-0 Pescara-Lecce 0-0 PROSSIMO TURNO (Domenica 26 ottobre ore 14,30): Arezzo - Messina; Bari - Pescara; Campobasso - Lazio; Catania - Sambenedettese; Cesena • Taranto; Cremonese - Genoa; Vicenza - Pisa; Lecce - Bologna; Parma - Cagliari; Triestina - Modena. Graduatoria d S RETI: Cipriani (Genoa). 4 RETI: Nicolettl (Cremonese). 3 RETI: De Vitis (Taranto); Frutti (Modena); Simonini (Cesena); Bortolazzi (Parma) e Pagano (Pescara). 2 RETI: Tacchi (Lecce); Mandelli (Lazio); Caneo (Pisa); flondon e Savino (Vicenza); Rebonato (Pescara); Montesano e Piras (Cagliari); Manilla (Genoa); Orati (Messina); Lucchetti (Vicenza); Russo (Campobasso). LA CLASSIFICA P.li Partue Reli G V N P F s Ctc-monese 10 6 4 2 0 7 3 Vlcenza 8 6 3 2 1 9 4 Messina S 6 3 2 1 7 3 Genoa 8 6 2 4 0 9 6 Arezzo 7 6 2 3 1 5 4 Bari 7 6 2 3 1 3 2 Lecce 7 6 2 3 1 4 3 Parma 7 6 2 3 1 4 4 Modena 7 6 2 3 15 5 Pescara 6 6 14 16 4 Pisa 6 6 2 2 2 4 5 Bologna 5 6 1 3 2 4 5 Catania 5 6 1 3 2 4 5 Sambened. 5 6 0 5 1 3 4 Taranto 4 6 1 2 3 5 7 Cesena 3 6 0 3 3 4 8 Triesllna 2 6 2 2 2 4 4 Campob. 2 6 0 2 4 3 9 Cagliarl -2 6 0 3 3 5 10 Lazlo -3614144 Squadre penaiizzale: Lazio (-9). Cagtian (-5). Trieslma (-4) All'Olimpico i locali iripresa - Non conce di MARIO BIANCHINI ROMA — La Lazio non ha saputo cogliere la grande occasione per dimezzare ulteriormente il grave ritardo in classifica sulla quale continua a pesare la penalizzazione inflitta dagli organi disciplinari. All'Olimpico i biancocelesti hanno dovuto accontentarsi di un risultato di parità contro un Catania che a gioco lungo ha creato grosse difficoltà ai padroni di casa. La Lazio si è fatta ammirare solo nel primo tempo. Guidata da un ottimo Caso, la formazione romana si è mossa con grande autorità mettendo in evidenza una discreta compattezza del collettivo che favoriva l'offensiva affidata alle tre punte Poli, Fiorini e Mandelli. I siciliani tentavano di tamponare alla meglio gli assalti avversari non riuscendo ei marcatori n vantaggio sono raggiunti dal Catania nella ssi due rigori probabili, arbitro contestato a . a cancellare l'impressione di compagine assai modesta. L'esordiente Sorbetto, chiaramente frenato dalla lunga inattività, si distingueva soltanto per gli interventi fallosi che gli procuravano un'ammonizione da parte del distratto arbitro Novi. Lo stesso direttore di gara veniva vivacemente contestato dai laziali ai quali veniva negato un calcio di rigore E al 41' per fallo in area di Po- E lenta ai danni di Magnocavallo. La squadra di Fascetti. che si trovava già in vantag- j gio. avrebbe avuto la possibi- I lità di chiudere, forse deflti- j vamente. la gara a suo favo- I re. I biancocelesti erano andati in gol al 35' con una astuta punizione battuta da ; oltre 30 metri. Sul calcio piaz- ! zato. Caso fintava il passag- ! gio per Pin. Interveniva invece a sorpresa Fiorini il quale lasciava partire un autentico bolide che si Insaccava alla : sinistra del portiere Onorati. Tuttavia, a parte 11 successivo episodio del fallo da rigore, la marcia della Lazio pròcedeva sicura e spedita la- ! sciando scarso margine di credibilità ad una rimonta dei siciliani. La partita cambiava totalmente fisionomia nella ripresa. L'allenatore catanese Rambone azzeccava un paio di cambi che si rivelavano determinati: lo spento Sor be'lo veniva rimpiazzato da Mandressi. mentre Vullo prendeva il posto di Tesser. La formazione isolana prendeva decisamente le redini della gara ma forse non tanto per i suoi meriti. quanto per il vistoso calo fisico accusato dagli uomini di Fascetti i quali hanno tentato inutilmente di ritrovare la lucidità del primo tempo. '*• • " • '•' • I catanesi approfittavano della situazione mettendo in vetrina un sorprendente dimamismo. Al 50' acciuffavano inaspettatamente la rete del pareggio: Man dressi effettuava un lancio in profondità che coglieva nettamente impreparata la difesa biancoceleste. Sulla palla si avventava rapidissimo Allievi il quale entrava in area e approfittando della intempestiva uscita di Terraneo, cen¬ tcsq trava di precisione lo specchio della porta. Dieci minuti più tardi lo stesso Allievi subiva in area un fallo assai dubbio, sul quale l'arbitro, applicando la deprecabile regola della compensazione, non interveniva. Ma è sembrato giusto che la gara terminasse con il risultato di parità.