Forse nelle pagine di un diario il nome di chi ha rapito Paolo

Forse nelle pagine di un diario il nome di chi ha rapito Paolo Forse nelle pagine di un diario il nome di chi ha rapito Paolo Il padre: «Siamo ma ci diano la pro DAL NOSTRO INVIATO CUNEO — Non è gente che si faccia illusioni. Ha impiegato una vita di lavoro, quello duro davvero, nei campi e nelli. .stalle, per .-raggiungere; ra^tet^a.-;Sa^gvarfiare' in; faccia le cose. E' rimasta con i piedi per terra, semplice come quando ha cominciato. La famìglia di Paolo Astesana, il ragazzo di 22 anni sparito la sera del 22 settembre, è tutta riunita nel salotto della bella casa di via Volta. Ci sono il papà Cesare, la mamma Annalisa, la sorella Chiaretta. Il salotto è quasi allegro, arredato con gusto in tempi migliori, ma ora l'atmosfera è carica d'angoscia. Non è facile guardare i volti negli occhi, c'è tanto dolore dietro il loro sguardo. E' trascorso un mese esatto da quella sera del rapimento. Papà e mamma si sono decisi ad un ultimo appello con la sofferenza nel cuore. C'è il dubbio che al ragazzo sia accaduto qualche cosa di irre parabile. che non sia stato rapito, ma rimasto vittima di qualche bandito che ha inscenato una falsa richiesta di riscatto per sviare le indagini. -Cosa devo dirle, siamo qui in qualche modo — mormora la signora Annalisa, il capo fitto di capelli grigi —: vedessero i sequestratori com'è ridotta la nostra famiglia da un mese a questa parte. Chiediamo solo una testimoniansa d'umanità. Si facciano vivi con una prova qualsiasi, nel modo che preferiscono, ma ci disperati dopo un mesrova che mio figlio è an Cuneo. Paolo Aslesana: da diano la prova che Paolo è vivo-. Il padre Cesare. 63 anni, interviene: -Non lo neghiamo, siamo disperati dopo un mese di silensio assoluto. Cosa dobbiamo pensare di quelle brevi telefonate cui non è seguito niente? Erano sciacalli? Certo ette confermiano la totale disponibilità a trattare per la liberazione di Paolo, ma purché ci siano fornite prove certe da chi l'ha rapito.. Paolo Astesana è scomparso dopo che la sera del 22 settembre è stato fatto uscire con un tranello dal bar di Villafalletto dove stava giocando a carte con i soliti amici. Nel locale era di casa. Qualcuno gli ha telefonato. Lui ha risposto: «Va bene, ci vedia¬ m e di silenzio. Siamo disposti a trattare, cora vivo» - Le indagini ad una svolta? a un mese nessuna notìzia mo tra mess'ora-. E poi la polizia ha ritrovato la sua macchina, regolarmente parcheggiata e chiusa a chiave, a pochi chilometri da Cuneo. I «rapitori» avevano già chiamato dopo un'ora dal «sequestro». •Lo so che è presto — dice Cesare Astesana — per chiedere un miliardo di riscatto, ma del resto ci sono anche i sequestratori alle prime armi. Forse speravano die noi non avvisassimo la polista, volevano concludere tutto in pochi giorni. Quando la notisia è apparsa sui giornali si sono spaventati e non hanno più osato muoversi-. E se davvero a Paolo fosse accaduto qualcosa di irreparabile? -Ma se la polizia e i carabinieri — s'infervora il signor Cesare — lianno cercato ovunque potesse esserci un corpo/ Come mai non hanno trovato niente? Chiamare un'ora dopo può essere troppo 'pretto anche per chi deve n£ fsafmVeft qualche cosa. E potjj adesso che la polista ha trovato nello stabilimento di Villafalletto il diario di mio figlio, vedremo se tra gli appunti e i numeri di telefono salta fuori qualche elemento nuovo-. L'agenda di Paolo Astesana, fitta di appunti — per lo più appuntamenti di lavoro — ma anche di tanti nomi di amici e conoscenti, era sfuggita alle indagini fino alla scorsa settimana. Paolo non l'aveva riposta al solito posto, nella sua scrivania al mangimificio della famiglia Astesana, ma in un angolo di un armadio sepolta tra centinaia di vecchie pratiche. Inutile dire che polizia e carabinieri hanno cominciato da un paio di giorni a passare al setaccio ogni pagina. Il ragazzo conosceva bene chi l'ha chiamato fuori dal bar e l'ha fatto sparire nel nulla. Possi bile che non ne sia rimasta traccia in una riga almeno dell'agenda? Il messaggio -preparate un miliardo- era davvero solo un tentativo di depistare gl'inquirenti oppure i rapitori ora tacciono perché hanno perso la loro sicurezza e attendono che le acque si calmino? Forse 11 diario di Paolo Astesana fornirà una risposta all'angosciante interrogativo. Marco Vaglietti

Persone citate: Astesana, Cesare Astesana, Chiaretta, Paolo Aslesana, Paolo Astesana, Possi, Vaglietti

Luoghi citati: Cuneo, Villafalletto