Pari Graziani e Verza ma il Verona protesta

Ad Udine due gol a testa ma i veronesi lamentano lamancata concessióne di uh rigore » Ad Udine due gol a testa ma i veronesi lamentano lamancata concessióne di uh rigore » Pari Grazimi e Vena, ma il Verona protesta Udinese-Verona 2-2 UDINESE (all. De Sisti): Abate 6; Galparoli 6,5, Stergato 6; Colombo 6, Edinho 6,5, Susic 5,5 (83' Branca s.v.); Bertoni 5,5, Miano 7, Graziani 7, Tagliaferri 6 (78' Galbagini s.v.), Dal Fiume 5,5. VERONA (alL Bagnoli): Vavoli 6,5; Ferroni 6, De Agostini 7; Galia 5,5, Fontolan 6, Tricella 7; Verza 7, Volpati 6, Rossi 5,5, Bruni 6, (89' Marangon s.v.). Pacione 5. Arbitro: Lombardo 5,5. Iteti: 7' Vena, 9' e 26' Graziani, 43' Verza. Note: Ammoniti, 28' Pacione, 63' Stergato, 76' Tricella. dal rostro inviato GIORGIO BARBERIS UDINE — Spigliata e brillante per un tempo, l'Udinese ha faticato alla distanza per annullare un altro punticino del suo pesante handicap contro un Verona capace di rispettare le proprie geometrie di gioco anche in assenza di riferimenti importanti come Di Gennaro e Elkjaer. E questo sema contare l'assenza tra i pali di Giuliani, con conseguente esordio del venticinquenne Stefano Vavoli, le cui esperienze non andavano al di là di campi di serie C. La partita ha offerto spettacolo e divertimento, oltre a ben quattro gol (doppiette di Graziani per l'Udinese e di Verza per il Verona) nel primo tempo. Poi, calati i friula¬ ni, la gara è diventata noiosa, saldamente nelle mani di un Verona lucido e attento, pronto a sfruttare gli sbilanciamenti offensivi avversari con contropiede ragionati il cui unico neo era il ben scarso peso della coppia Rossi-Pacione cui sarebbe toccato con eluderli. La squadra di Bagnoli avrebbe comunque potuto vincere senza due decisioni arbitrali a suo danno, la prima soprattutto inspiegabile. Era infatti il 75' quando De Agostini, un ex capace di farsi rimpiangere, affondava per l'ennesima volta la sua azione sulla sinistra crossando per l'accorrente Rossi, che però non sarebbe mai arrivato adra corsara e ottiene un punto deviare la palla perché trattenuto, strattonato e messo a terra da Edinho. C'erano gli estremi per il rigore, ma l'arbitro lasciava correre. Difficile pensare all'applicazione della regola del vantaggio, anche se poi la sfera giungeva a Pacione, dalla parte opposta, il quale coronava la sua infelice partita mandando sulle gradinate un'invitante occasione. Il secondo episodio sul quale il Verona può recriminare, ma a voce meno alta, è accaduto a 5' dal termine quando ancora De Agostini crossava dalla sinistra e sulla palla si avventavano quattro giocatori, due veneti e due friulani. Tra questi Galia che probabilmente commetteva fallo, vanificando il successivo tocco a rete di Paolo Rossi. Per l'Udinex si è chiusa così in affanno una partita iniziata male, ma poi dominata almeno nel primo tempo. Al primo affacciarsi nell'area avversaria, il Verona è infatti passato in vantaggio, Punizione di De Agostini sulla tre quarti sinistra, testa di Verza (con Edinho e Susic colpevolmente a guardare) vantaggio per i veronesi. La reazione dell'Udinese stata però sorprendente, rabbiosa, magnifica. Subito un gran tiro di Dal Fiume dal limite deviato in angolo. Sul corner gran colpo di testa di Graziani, verso il primo palo e ancora deviazione del piazza tissimo Vavoli. Nuovo tiro dalla bandierina di Tagliaferri e questa volta Graziani, di testa, manda verso il secondo palo. Ed è gol. Il pareggio galvanizza i friulani che prendono a martellare con tiri dalla distanza la porta veronese. La scelta è precisa in quanto l'esordiente Vavoli, pur mostrando ottime qualità in quanto a piazzamento, preferisce non tentare mai la presa e le sue deviazioni risultano sempre pericolose. L'ammirevole forcing dell'Udinese viene premiato al 28' quando Bertoni tocca alllndietro per Graziani, appena fuori area, e Ciccio di controbalzo manda col destro un proiettile verso l'incrocio alla destra di Vavoli. Un gol bellissimo, che spinge il trentaquattrenne attaccante verso le primissime posizioni della classifica dei goleador. Per lui, in cinque partite, è infatti la terza rete. L'Udinese in vantaggio insiste, costringe il Verona a difendersi, sembra poter passare ancora. E spreca l'occasione più favorevole al 39' quando Dal Fiume, ricevuto uno splendido pallone da Edinho sul centro area, incespica sul¬ la palla e finisce gambe all'aria. Come spesso accade nel calcio l'Udinese sbaglia e il Verona lo punisce. Ancora una punizione dalla tre quarti, ancora De Agostini alla battuta, ancora Verza puntuale e di testa (ma Susic dov'è?) ed il veronese fa anche lui doppietta come Graziani. Il pareggio spegne i friulani, il secondo tempo diventa un calvario per loro. Il solo Miano mostra ancora idee, cerca di far gioco: gli altri tentano solo conclusioni dalla distanza spejp rondo in qualche -incidenteI a Vavoli. Ma la mira è impre:jj cisa e, tutto sommato, il porli fiere veronese non corre più i pericoli. | Per contro viene fuori il Veli rona, ordinato e attento semI pre a cercare di manovrare la 1 propria azione. De Agostini ìi passa sulla sinistra, Bruni si l rfXT„„ <„ „„ ,„,„rn „ ™ danna in un oscuro tow)ro 0 liil centrocampo fino ad uscire jjji stremato. E vengono anche le j$ occasioni per vincere. Ma ripi mane il pareggio, un 2-2 che ijp aiuta ad andarsene tutti confi fenfi (o quasi) ed evita il ripe|| ferri di quegli atti di teppijjjj smo che in mattinata avevano/atto si che un ragazzo veli nisse accoltellato e. poco prihma della partita, tre auto Sfotterò danneggiate davanti iliil allo stadio.

Luoghi citati: Udine, Verona