Un sogno le promesse dei presidenti

Un sogno le promesse dei presidenti Un sogno le promesse dei presidenti Berlusconi e Pellegrini avevano fatto intravedere un derby dai molti ggj^^Vla la realtà è stata ben diversa e, tra i «numeròitì&tìfr, solo Craxi si è salvato dai fischi Dal nostro Inviato GIANNI RANIERI MILANO — Una grande fiducia sorregge gli esseri umani, specialmente la domenica e soprattutto se sono toccati dalla grazia del tifo. Le dichiarazioni del presidente milanista Berlusconi e del presidente interista Pellegrini tendenti a portare il risultato del derby su livelli goleadoristicamente rinascimentali, hanno favorito le più infervorate speranze e San Siro trabocca d'una folla aritmeticamente entusiasta. Aritmeticamente, nel senso che sulle tumultuose tribune e persino nei settori di maggior distinzione, chiamati appunto «distinti», si approntano pallottolieri, si sfoderano calcolatrici tascabili e si ripassano tavole pitagoriche. DI quale vitaminico punteggio sarà nutrita la massima sfida milanese? Ci dobbiamo modestamente preparare a un 5 a 4 come auspicava Berlusconi o ci è consentita una moderata esagerazione: che so, un 6 a 5, un 7 a 8 e, perché no, un 9 a 6 visto e considerato che 1 viaggi nella fantasticheria pedatoria hanno 11 vantaggio d'avvenire gratis? Naturalmente, gli intellettuali del football, annidati sulle curve là dove la vita dell'intellettuale si fa decisamente più aspra, e presenti nella tribuna stampa, là dove la loro esistenza è di certo più agiata, si mostrano subito nemici della teoria berlusconiana e pellegrinista. Essi affermano essere lo zero a zero l'unico risultato che si adegui a un calcio moderno esaltanté 1 valori della tattica e della strategia, il dissidio ideologico tra tifoso «nature» e tifoso intellettuale si risolverà, al solito, con 11 trionfo della cui tura. A tale trionfo contribuiscono con encomiabile dedizione i giocatori e in particolare l'inglese Hateley che si presenta al cimento con la tempra agonistica di Violetta nel quarto atto della «Traviata». Egli, a differenza della verdiana eroina, non spirerà, essendo già spirato, atleticamente, prima di apparire in campo. Ma intorno ad Hateley altre cose di profondo interesse avvengono. Matteoli, ad esempio, si esibisce in una gara di tipo freudiano. Questo eclettico centrocampista individua nella palla una sorta di madre-matrigna dalla quale desidera fortemente di¬ staccarsi e, se proprio non riesce a tenersene alla larga, la tratta cosi male che la mamma-palla è costretta a prendere altri percorsi con gravi conseguenze per il gioco d'assieme. Trapattonl, evitando scrupolosamente di prendere per buoni i comandamenti del presidente Pellegrini, ha organizzato un mirabile catenaccio e, mentre l'Inter si chiude a triplice mandata, 11 Milan si guarda bene dall'attaccare. Ne sorte un affascinante dettato tattico che costituirà la cifra del derby per un'ottantina di minuti, il tempo necessario per ammirare, in tribuna d'onore, il presidente Berlusconi che per l'occasione ha quasi tutti i capelli. Questo fatto dei capelli di Berlusconi non è secondarlo. L'eminente personaggio, Infatti, si manifesta, come si sarà potuto notare nelle numerose fotografie che quotidianamente lo illustrano, un giorno calvo e un giorno in possesso di una dignitosissi¬ ma capigliatura, frutto di un infoltimento clinico che, meraviglia della scienza, ora compare ora scompare forse per lo sbalordimento degli osservatori. Si dirà che l'ammirazione di Berlusconi non basta per riscattare la pochezza tecnico-spettacolare d'una partita tanto attesa. Ma è comunque apprezzabile lo sforzo di quest'uomo inesauribile per tener desta la curiosità delle folle rossonere. Che hanno un sobbalzo allorché entra a sostituire Hateley un distinto signore brizzolato e con baffi che risponde al nome di Pietro Paolo Virdis. Ma neppure Virdis riesce a mutare le sorti di un derby destinato alla somma classicità del nulla. Si finisce, secondo un usuale costume, tra 1 fischi. Il presidente del Consiglio Bettino Craxi si alza dalla sua poltrona di spettatore neutrale non del tutto insoddisfatto. Quel fischi ad indirizzo presidenziale non lo riguardano. Sono altri, in quel momento, i presidenti che soffrono. Milano. Nessun gol a San Siro in Milan-lnter: ecco Massaro o irrompere tra Ferri e Baresi

Luoghi citati: Hateley, Milano