Da 25 anni un cavaliere solitario si batte per «cambiare» Palermo

A colloquio con il ragionier Crisafi: «Una scelta di vita» A colloquio con il ragionier Crisafi: «Una scelta di vita» Da 25 anni un cavaliere solitario si batte per «cambiare» Palermo «Bisogna smettere «li denunciare, ma impegnarsi» - Una battaglia a colpi di cartelloni fatti in casa e piazzati in strada: «Prima di tutto: educare la gente» PALERMO — .Si, per Claudio Domino, il bambino ucciso, sono addolorato, provo una grande pietà, ma a Palermo ci sono cose persino più gravi.: Cesare Crisafi. funzionario della Banca Commerciale, 58 anni, l'uomo che in città porta avanti da uh quarto di secolo una battaglia «personale» contro l'ingiustizia, traccia un'analisi spietata su cosa significhi vivere dove bambini di undici anni spacciano droga, scippano, non sempre trovano una scuola e dove possono finire uccisi dalla mafia. «Questo di Claudio é un caso tragico — sostiene Crisafi —. Sarà stato un pazzo, un drogato o un delinquente, ma la verità è che tutta la città va a ramengo; la verità è che l'emergenza a Palermo è un fatto quotidiano. Dobbiamo smetterla di parlare, denunciare, dobbiamo pensare piuttosto a come educare la gente.. Diploma di ragioniere, laurea In scienze politiche, Crisafi non si è mai sposato e ha fatto una scelta di vita in qualche modo francescana pur essendo un repubblicano laico. Respinge con un largo sorriso l'ipotesi di essere paragonato a Don Chisciotte: .Non lotto contro i mulini a vento — dice. — Anche se intuisco che quel che faccio può farlo pensare. Se mai mi definirei un testardo.. Alto e magro, capelli e baffi appena imbiancati, uno lo trova da un punto all'altro di Palermo, ad ogni ora del giorno (.Dormo al massimo tre o quattro ore.), prónto a collocare accanto ad una curva o vicino ad un'aiuola, uno dei suoi cartelli che fanno riflettere. Crisafi, che riserva tutto il tempo libero al comitato Pro Palermo da lui fondato vent.un anni fa. compone da sé 1 cartelli. Non saranno belli, ma sono efficaci: collages di titoli di giornali che ricordano come «Tenere pulito è più facile che pulire., oppure che .11 rumore fa perdere la testa.. E 1 soldi? Ha sempre pagato di tasca propria: ./ primi cestini porta-rifiuti per le strade li ho collocati personal¬ mente in via Ruggero Settimo nel giugno del 1965 e spesi sei milioni e mezzo, quasi tutti i miei riasparmi. Da buon ragioniere, comunque, pensai alle lirette che avevo sborsato e brevettai un cestino razionale, senza cerniere, ma poi ho permesso l'imitazione gratuita del modello.. L'aiutano i parenti gli amici, ma pure i passanti che lo Incontrano. .Chiara Valice, una bambina torinese di sette anni e un volto bellissimo — dice Crisafi — per esempio mi ha sostenuto nella mia ultima battagliaper la città puli¬ Inaugurata la Fi ta e si è fatta fotografare accanto ai miei cartelli.. Non si ritiene un Don Chisciotte, ma almeno un superbuono? Pronta la risposta: .Mi sono ispirato a mia madre Gioconda, medaglia d'oro della Pubblica Istruzione, che insegnò per quarantacinque anni. Da lei ho appreso che, se si vuole vincere, e sento nell'aria che a Palermo potremo vincere, c'è bisogno di un impegno costante e fare le cose con amore e per amore. Il vero problema morale di Palermo oggi è che ognuno deve fare la propria parte: politici. Fiera del tartufo negozianti, anziani, ragazzini.. Ma Crisafi ritiene che, sia pure lentamente, a Palermo si vada migliorando: .Prima era lurida, ora è soltanto sporca come tante altre città — osserva —. Ma le questione essenziali sono il rispetto per l'uomo e l'impegno. Direi che è la burocrazia a frenare tutto. E poi c'è il discorso sulle banche pubbliche: il Banco di Sicilia e la Cassa di Risparmio potrebbero dare un contributo sostanzioso perché le cose si smuovano.. Antonio. Rabida

Persone citate: Cesare Crisafi, Claudio Domino, Crisafi, Don Chisciotte

Luoghi citati: Palermo