Tre pentiti raccontano la maxi-truffa all'Usl
Napoli, raffica di accuse a medici e farmacisti Napoli, raffica di accuse a medici e farmacisti Tre pentiti raccontano la maxi-truffa all'Usi Il traffico dì fustelle terremoto - Finora 23 NAPOLI — Tre «pentiti* hanno vuotato U sacco, chiamando In correità I complici della truffa dei farmaci, resa più facile dalla carenza del controlli da parte del «Centro elaborazione dati» (Ced) della Regione Campania, 11 coi direttore aveva da tempo, Inutilmente, denunciato l'Impossibilita di eseguire accurate verifiche in quanto disponeva di un personale ridotto di un terrò (da 180 impiegati a 60 laddove ce ne vorrebbero 215). Al Ced affluiscono 400 milioni di ricette al mese. Ci si domanda: I 500 milioni previsti dall'assessore regionale alla sanità, Gasparin, allo scopo di potenziarlo perché non sono stati spesi? Perché la delibera preparata dall'attuale assessore, Scaglione, relativa ad una gara per .'appalto-concorso del servizio di computerizzazione della spesa farmaceutica, è bloccata da otto mesi? La truffa, che in Campania si aggira sul 180 miliardi di lire, avrebbe preso l'avvio qualche mese dopo 11 terremoto del novembre 1980. Anche la camorra e la mafia s'incrociano nell'Imbroglio. E ciò sarebbe provato dai documenti in possesso di un Infermiere al momento dell'arresto: una carta di Identità di un boss della «Nuova famiglia» e le foto di un mafioso della cosca di Nltto Santapaola. Due I sistemi per falsificare le fustelle e le analisi cliniche. Per queste ultime si è appreso che un medico convenzionato prescriveva e analisi false nacque 23 arresti - Interessi di analisi per conto del pazienti (all'oscuro di tutto) assai costose. Non meno di 200 mila lire ciascuna. L'infermiere le portava all'Usi 4L dove il medico di controllo apponeva U Umbro d'autorizzazione. Le analisi venivano passate a laboratori esterni, poiché la Usi 41 era sprovvista di attrezzature adatte. L'analista che le riceveva da un uomo di «fiducia», applicava sulle ricette U timbro «eseguite analisi», poi le ritrasmetteva all'Usi 4L Finora 1 magistrati di Napoli hanno spedito in galera 23 persone: nove medici, sei farmacisti, tre Infermieri, due rappresentanti di prodotti farmaceutici, l'amica e complice di un paramedico, il capo commesso della più Importante farmacia cittadina, un tipografo di Giugliano che stampava fustelle false. Sono accusati tutti di associazione per delinquere e truffa aggravata al danni dello Stato. Per questi stessi reati sono finiti in galera ad Avellino un dottore ed un farmacista. 11 primo, Antonio Napolitano, 62 anni, ex sindaco socialdemocratico di Quadrelli, è un medico condotto. Il secondo, Salvatore Pieciocchi, di 60 anni, è il titolare di una farmacia nel comune di Sperone. Nell'abitazione di quest'ultimo 1 carabinieri hanno sequestrato cinquemila confezioni di medicinali privi di fustella. A Caserta, Infine, cinque medici due clienti sarebbero coinvolti nella truffa di analisi cllniche. m, ci. all'indomani del mafia e camorra
Persone citate: Antonio Napolitano, Gasparin, Giugliano, Quadrelli, Salvatore Pieciocchi, Santapaola, Scaglione
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