New American Cinema C'è posto per la poesia?

Prosegue a Torino il IV Festival Giovani Prosegue a Torino il IV Festival Giovani New Americm Cinema C'è posto perla poesia ? Le esperienze dei cine TORINO — Erano esaurienti le precedenti retrospettive — sugli esordi in Italia negli Anni Sessanta, la Nouvelie Vague. la Junger Deutscher Film — e non poteva essere diverso per l'edizione 1988. n IV Festival Cinema Giovani vanta uno dei suoi punti di forza nella rassegna New American Cinema che raggruppa le divergenti e fondamentali esperienze dei cineasti indipendenti della scorsa generazione. Il fare un mito di Andy Warhol e un profeta di Jonas Mekas fu senza dubbio un'esagerazione. Eppure oggi, mentre Hollywood che rappresentava il bersaglio del New American Cinema non nasconde il suo strapotere, la rievocazione non si tinge certo delle sfumature della nostalgia ma costituisce un'indicazione. Insomma, quando l'ideologia della pubblicità e la frenesia del computer inquadrano i giovani nei ranghi del conformismo, c'è ancora spazio per la poesia? Se lo domanda Adriano Apra, che cura la retrospettiva e il catalogo, e soprattutto pensa a quanto i critici della sua generazione hanno scritto in occasione delle prime mostre del New American Cinema. C'era si entusiasmo però anche ridimensionamento, anche sarcasmo. Se Stan Brakhage rimpiangeva di ricevere dalle mani del presidente Nixon il medesimo premio attribuito a John Ford considerato un reazionarlo, non gli si dava mediocremente ragione. Ma pensiamo alla mostra del New American Cinema, nella Torino del '67. In una Galleria d'Arte Moderna che quanto meno allora esisteva. I ventenni perdevano la voce nei dibattiti, nascevano cooperative di filmakers, si fondavano 1 circuiti d'essai e in parte s'influiva sui meccanismi della distribuzione. Da New York con infinita dolcezza e tangibile serietà si obiettava a coloro che abbaiavano dietro agli underground arrabbiati: «Motto carino da parte toro. La verità è che noi amiamo ti mondo e non odiamo nessuno. Certo, cinema underground. Tutto questo cambiamento nella mente e nel cuore dell'uomo sta avvenendo underground, cioè nelle zone inferiori e non molto rispettate. In superficie si fa troppo chiasso Inutile'. Nelle prime proiezioni al Chaplin le ultime generazioni hanno già modo di confrontarsi con 1 loro padri sul piano della provocazione ideologica e stilistica, dell'avventura etica ed estetica Prendiamo ad esemplo la fotografia, nozione prìncipe nella storia del cinema. Gli americani underground la graffiano, l'incidono, la segnano: ne fanno un elemento di beffa giungendo a filmare il buio, mandando l'o blettlvo fuori fuoco, forzando la gamma -dei-coloriì se-non-c'è il 35 mm. perché costa troppo, si ricorre al 16 che basterà poi 'gonfiare'.per 11 grande schermo. Paul 8harìts in T.O.U.C.H.I.N.G. alterna per 12 impressionanti minuti il busto nudo di un hippy con capigliatura o con parrucca che sia, il quale di volta in volta avvicina un paio di forbici alla lingua protesa o si lascia passare sulle guance le mani laccate di una donna, il montaggio è vertigt noso, i cambiamenti minimi, ossessionante infine il commento.sonoro che pare ripete re più volte la parola 'distruggere'. E' un film estremista che non consente varianti all'attenzione dello spettatore, in definitiva burlato nella sua stessa disponibilità perché inawertibill flash subliminali crea no tensione e paura soffermandosi su Compagnia Regionale di Danza T.N.T. deMB e 19/10. Mus. di Elgar, Wagner,. Pergolesl, Mahler, Barber. Cor. Peroni, Bortoluzzl, Goss. C. D'Azeglio 17. TEATRO NUOVO TORINO - Si prenoia per lo spettacolo «Jlangxl Acrobatlc Troupe Of China» (Circo Nazionale di Pechino) del 21 e 2210. C. d'Azeglio, 17. TEATRO NUOVO TORINO - Stagiona di balletti 1986/87 Festival «Il Gesto e l'Anima». Abb. e pren. feriali ore 10-12 e 16-19 c. d'Azeglio 17. TEATRO NUOVO TORINO • Concorso Int. di Coreografi» «Un balletto contro la violenza». 2* eliminatoria pubblica stasera ore 21. Domani serata di gala. Premiazione dei vincitori. Bigi. L. 5000. C. d'Azeglio 17 - tel. 655.552. TEATRO STABILE TORINO: Stagione In abbonamento 1986-87. Vendita abbonamenti c/o la Biglietteria del T.S.T., via Roma 49, tel. 544.562 - 557.6246 e c/o Maian Viaggi. Via Accademia delle Scienze 1. tel. 513.841. CENTRO DEL BALLETTO DI GRAZIA NEGRO: sono aperte le iscrizioni di corsi danza classica, modem jazz, ginnastica. C. Casale 137, tel. 839.5973 pomeriggio. CENTRO FORMAZ. TEATRALE «A. BLANDI», diretto da M. Scaglione (Gassino. 10; 835.420): 15-19. D'UOMO TEATRO (p. San Giovanni, tel. 548.633): Corsi dizione recitazione diretti da Anna Boie-.s. Per ragazzi, adulti, gruppi amatoriali. Iscrizioni ore 17-20. IL GRUPPO DI DANZA CONTEMPORANEA BELLA HUTTER terrà Lunedi 13 ottobre alle ore 10 nella sua sede di via Avogadro 4 tei 530614 l'audizione per l'ammissione al corso biennale di Formazione e alle ore 14 l'audizione per l'Inserimento nell'organico della Compagnia di 2 giovani di sesso maschile e 2 giovani di aesso femminile. INTRADOSSI (via 8. Massimo, 21): Corsi di animazione e Creatività per ragazzi (6-15 anni) a cura della Cooperativa Teatro Zeta. Inf. 17-20 tel. 871.009. LABORATORIO DELLA DANZA, dal 13 al 18-10 stage di danza classica con Jan Bosloc (C. Trapani. 49 tel. 335.81.47) or. 16-21. LABORATORIO TEATRALE: Corel di recitazione; dizione e fonetica per speaker. Via Carlo Alberto 12/1, tei, asti indipendenti della sco .1 - i », 1 i », ¥ t , Una «cena del contentato «Sld e Nancy» un'attività sessuale e su un'operazione chirurgica. Di impostazione diametralmente opposta il documentarismo spietato di Fredrick Wiseman il quale In Hospital segue senza infingimento alcuno le piccole cronache di un ospedale pubblico, con la carne che cade In pezzi o che si taglia in pezzi, in mezzo alle obbrobriose pratiche della lavanda gastrica, tra 1 lunghi discorsi degli psichiatri con i pazienti. Nel quadro di miseria umana emergono senza mai fare gli eroi un gruppo di medici i quali un giorno magari avranno lo studio di lusso o la cllnica privata. Da non perdere prossimamente lo Scorpio Rlsing di Kenneth Anger, lirica e passionale rievocazione del mito del motociclista che riprende e prefigura modelli nazisti, guarda alla macchina come a un totem, fa dei suoi duri piloti gli arcangeli d'un sabba omosessuale. Sono belli, bellissimi oppure brutti, bruttissimi: alla fine lo spettatore li accetta o 11 respinge attraverso un'affascinante operazione di amoreodio. Piero Perona rsa generazione ¥ t , >

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