Di manicomi non si parlerà più e i malati saranno curati così

Intervista a Paola Cavigliasso, sottosegretario alla Sanità Intervista a Paola Cavigliasso, sottosegretario alla Sanità Di manieomi non si parlerà più e i malati saranno turati così Sta andando in porto la revisione alla legge 180, col suo codazzo di polemiche Nuove strutture residenziali per gli assistiti - La questione del trattamento sanitario obbligatorio - I finanziamenti - Il ruolo di controllo delle famiglie I «pazzi per strada» e a «molestare gU altri ricoverati negli ospedali»: ecco gli effetti della riforma psichiatrica, la tanto criticata «180». Non è vero: la legge non è stata applicata e U pensiero di Basaglia, che non s'era limitato a lottare per la chiusura dei manicomi, è stato tradito. Sulla corrente impetuosa di questa polemica, che va avanti ormai da anni tra i sostenitori del ritorno «all'internamento» e quelli della psichiatrìa moderna, si sta cercando di condurre in porto la revisione di una legge partita bene e finita male. E sembra che le cose siano ad un buon punto. La settimana scorsa, il Comitato ristretto competente ha concluso l'estenuante lavoro di unificazione del disegno di legge e di ben 12 proposte di iniziativa parlamentare. Ne è uscito un progetto che potrebbe, in tempi brevi, essere approvato in Commissione, senza dover andare in aula. Come saranno assistiti i malati psichici, quali modifiche sono state decise? Ne parliamo con Paola Cavigliasso, torinese, sottosegre tario alla Sanità. «Il programma si basa su quattro punti fondamentali: il Dipartimento di salute mentale: U trattamento sanitario obbligatorio: i rapporti con l'Università: il ruolo delle Grande successo famiglie». CI sono già, nelle Usi, i servizi di Igiene mentale. Che cosa cambia con i Dipartimenti? •L'esigenza sentita negli ultimi anni dagli assistiti e dalle loro famiglie è stata quella di sostituire, con soluzioni diverse, le vecchie strutture di ricovero». Ovvero, i manicomi. ■Non mi piace chiamarli cosi». Li abbiamo chiamati in questo modo per decenni... «Va bene. 1 manicomi. I servizi alternativi previsti dalla vecchia legge non sono stati attivati se non in parte, in alcune regioni del Centro-Sud, addirittura, non c'è nemmeno quel poco che esiste in altre zone. La nuova legge indicherà in modo completo quel che le Regioni dovranno realizzare e si assumerà l'impegno di erogare fondi a destinazione vincolata per realizzare i Dipartimenti. Al Pie monte, ad esemplo, sono già andati due miliardi e mezzo, per l'85. a questo scopo». Come sarà l'organizzazione? «Il malato troverà, nel Dipartimento, l'equipe di medici psichiatri, psicologi e infermieri professionali che si occuperano del suo caso. Se si renderà necessario un ricovero per un paziente In crisi acuta, si provvederli a farlo curare negli appositi reparti di «Tecnocasa» a To ospedalieri». Prima obiezione: gli ospedali non sono strutturati in modo da poter accogliere, senza rischi per tutti e in maniera adeguata, malati di questo tipo. .E' vero e infatti sono previste ristrutturazioni a tappeto. Se l'utente avrà invece bisogno di un perìodo di cura più lungo, verrà accolto in uno del servizi residenziali a carattere sanitario: piccole comunità, di 20-30 posti al massimo, dove l'assistito non è più un numero, come in passato, ma un individuo, a tutti gli effetti di diagnosi, terapia e riabilitazione». Ci sono anche i casi gravissimi. Che sarà di questi? •Saranno fatti ricoveri nei servizi residenziali soclo-assistenziall. creati per chi non è autosufficiente e non ha nessuno che si occupi di lui». Un manicomio rivestiti 1 velluto? • No. la logica manicomiale è morta per sempre. Qui si punta sulla prevenzione, il recupero e la riabilitazione. Per questo avremo anche figure professionali nuove come ad esempio quella del terapista occupazionale. Dovrà prendersi cura di quei malati che possono essere indirizzati ad una qualunque attività, di laboratorio, di giardinaggio e via dicendo, e aiutarli a progredire, ad inte ressarsi al lavoro a diventare. rino-Esposizioni poco alla volta, autosuffidenti». Altro punto che ha prove**»cato e provocherà un incendio di polemiche: il trattamento sanitario obbligatorio, ovvero, il ricovero coatto. «In certi casi non se ne può veramente fare a meno. Se una persona non si convincerà di essere in condizioni tali da costituire grave minaccia per sé e per gli altri se non si lascerà curare, si procederà al Tso e sarà 11 sindaco ad ordinarlo, ma, in casi di assoluta necessità, potrà anche essere un medico psichiatra. Il ricovero. In ogni modo, dovrà poi essere convalidato dal sindaco». E chi tutela l'assistito «forzato» nei confronti di eventuali errori? «C'è la possibilità di far ricorso al Tribunale da parte di chiunque sia Interessato al suo caso. Dunque, non soltanto da parte dei familiari». Terzo punto: i rapporti con l'Università. Un istituto universitario potrà condurre uno o più servizi dipartimentali e sarà fondamentale il suo apporto, sia nella gestione dell'assistenza, sia nella preparazione dei nuovi psichiatri». Il ruolo delle famiglie. «Saranno formate commissioni regionali alle quali parteciperanno anche due rappresentanti dei familiari, con funzioni consultive e di controllo sulla conduzione dei servizi». I partiti si scontreranno ancora su queste conclusioni del Comitato, oppure c'è già un accordo? ■I partili della maggioranza sono tutti d'accordo. Qualche riserva, probabilmente, verrà dal pei. ma noi ci auguriamo che sia superala e che si giunga presto a conclusione». Un presto che arriverà, comunque, sempre abbastanza tardi. Quanto tempo ci vorrà prima che tutte queste nuove strutture funzionino? "Una domanda che si pongono i 360 mila sofferenti di turbe'meritali e le loro famiglie. Una domanda che, però, tutti dovremmo porci. Daniela Daniele Al Pannunzio un corso di psicologia Il Centro «Pannunzio» ha organizzato un corso di psicologia sul tema «La solitudine nel diversi perìodi esistenziali» che sarà tenuto dai professori Ravizza, DI Cagno, Bogetto, Giani Gallino, Pelrone. Le lezioni si terranno il giovedì alle 21,15. Programma ed Iscrizioni In via Mercanti 1 dalle 15,30 alle 19,30.

Persone citate: Basaglia, Bogetto, Daniela Daniele, Di Cagno, Giani Gallino, Pannunzio, Paola Cavigliasso, Ravizza