La Cremonese in testa da sola

Quarto successo consecutivo dei lombardi, la Triestina ha già annullato la penalizzazione Quarto successo consecutivo dei lombardi, la Triestina ha già annullato la penalizzazione La Cremonese in testa da sola Per la Lazio suona la sveglia I Genoa imbrigliato dall'Arezzo Prima vittoria della stagione, controvia, hanno sbagliato più volte facili e di MARIO BIANCHINI ROMA — La Lazio ha conquistato all'Olimpico i primi due punti della stagione, che le consentono di andare avanti nella classifica pesantemente condizionata dall'handicap, sceso a quota meno 5. Per i biancocelestl di Pascetti è stato un successo prezioso, conquistato contro un Bologna che ha costituito un ostacolo assai difficile da superare. Le due «nobili decadute», sollecitate nell'orgoglio, hanno disputato una partita ricca di emozioni, paragonabile an che sul piano tecnico a una gara di serie A. Nel primo tempo, le squadre si sono date apertamente battaglia sbagliando, però, clamorose occasioni Ai biancocelesti. che schieravano le due punte Fiorini e Mandelli, con Poli pronto a inserirsi come terzo attaccante, la formazione di Guerini replicava con Marronaro e Predella avanzati e sfruttando gli improvvisi affondi di Galvani, il quale spesso metteva In serio imbarazzo la difesa dei padroni casa. Il Bologna, con la retroguardia menomata a causa delle assenze di Lancini e Quaggiotto, con Luppi reduce da un fresco infortunio, ha denunciato qualche incertezza nel contenere la manovra offensiva dei laziali. Al 20', Poli centrava in pieno la traversa, 15 minuti più tardi una magnifica combinazione Il portiere laziale Terraneo Mandelli-Pin dava la possibilità a quest'ultimo di presentarsi solo davanti al portiere Cavalieri che si salvava alla disperata. Tuttavia, pure i rossoblu sprecavano ghiotte occasioni con Marronaro e Sorbi. Nella ripresa, il Bologna si presentava subito con un tiro cross di Marocchl che sfiorava il palo della porta di Terraneo. Ma la Lazio, apparsa più determinata, dopo aver risposto -con una serie di pressanti manovre, riusciva a portarsi ro un difficile Bologna - Entrambe conclusioni - Gli ospiti accorciano in vantaggio al 60'. Scendeva sulla sinistra Magn oca vallo, al suo esordio stagionale, il quale faceva partire un bolide in diagonale scagliato da circa 25 metri. La palla, dopo aver colpito il palo interno alla sinistra di Cavalieri.terminava in gol. Il Bologna si produceva in una rabbiosa reazione. Entrava Marocchino al posto di Sorbi. Fascetti replicava mandando in campo Caso, abilissimo nel mantenere il controllo della palla. Dal piede di Pin, fra i migliori in campo, partiva un cross pericolosissimo che Mandelli falliva da ottima posizione. Il Bologna appariva frastornato. La squadra di Guerini sembrava aver smarrito la fresca baldanza spesso contenuta a stento dai difensori biancocelesti. La Lazio fiutava la possibilità di asse stare il colpo definitivo che le riusciva all'84': ancora Magnocavallo. proiettato in avanti, serviva alla perfezione sulla destra Brunetti, che aveva seguito l'azione del compagno. Sul rapidissimo cross, si faceva trovare pronto Mandelli che infilava di piatto senza difficolta. Tre minuti più tardi i biancocelesti avrebbero potuto chiudere definivamente la gara con Acerbis, il cui tiro veniva deviato da Cavalieri. Quando stava per giungere il fischio di chiusura, Magnocavallo fermava con la mano un pallone colpito da Nicolini che stava per fi nlre in rete. Inevitabile il calcio di rigore trasformato dallo stesso Nicolini. le squadre, tutta le distanze all'89' A Marassi i rossoblu partono all'assalto, ma i toscani con una difesa rocciosa annullano gli sforzi di Manilla e compagni - Anche un po' di sfortuna per i locali ti, lo abbiamo già detto, hanno mostrato notevoli possibilità fisiche e tecniche. Accettavano la battaglia e contrattaccavano con determinazione. Ma, più che altro, puntavano al risultato. Buono il lavoro di Ermini, ottimo l'apporto di Ugolotti, interessanti i suggerimenti di De Stefania. Ma la forza della squadra stava tutta nella grinta della difesa, completata naturalmente dalle cattiverie continue della finta ala sinistra Ruotolo. Al Genoa, la prima occasione capitava al 36', ma Cipriani, con il portiere fuori posto, colpiva l'esterno della rete. La sua posizione comunque era molto angolata. Poco dopo, Manilla non riusciva a deviare di testa un ottimo pallone servitogli da Scanziani. Nella ripresa, i liguri tentavano l'assalto in forze. Spinta da un Policano decisissimo la squadra tentava il tutto per tutto. Veniva allora alla ribalta il portiere toscano che si opponeva sempre e comunque a tutti i tentativi. Orsi parava un tiracelo di Polica no al 48', e ribatteva distinto di GIULIO ACCATINO GENOVA — II pari (0-0) non paga a sufficienza gli sforgi dei genoani, che certamente avrebbero meritato di più. Ma nel calcio conta anche la fortuna. Si possono incontrare portieri in vena di miracoli, e ci si può imbattere, al contrario, in un po' di jella. E' il caso del Genoa. Ieri a Marassi è sceso l'Arezzo, una squadra di gladiatori a cui non è lecito concedere nulla. La sconfitta in casa con il Bari — 0-1 domenica scorsa — ha dato ancora più grinta agli uomini di Riccomini, che hanno giocato con gagliardo furore, Cosi i «gioielli, del Genoa sono stati letteralmente tra volti dai vari Ruotolo, Mangoni, Butti e Minoia. Se Domini è bloccato con determi nazione da due avversari ogni volta che viene in possesso della palla, se Marnila è maltrattato da un deciso Pozza, se Scansioni non ha spazio per la manovra, è facile spiegare come sia nato questo 0-0, che toglie al Genoa il merito della piena media inglese, ma L'attaccante genoano Cipriani certamente non cancella le ambizioni della squadra ligure che punta a un campionato d'avanguardia. Le difficoltà dei genoani sono apparse evidenti fin dall'inizio. L'Arezzo non concedeva nulla allo spettacolo, guardava soltanto al risultato. Manilla ef Cipriani, e specialmente Domini, erano sistematicamente braccati da difensori senza scrupoli, di conseguenza la manovra del Genoa era bloccata. Gli ospi¬ un colpo di testa di Scansioni. Poco dopo Manilla non raggiungeva un felice pallone lanciatogli da destra da Ambu, che aveva appena sostituito Cipriani. Finirà zero a zero con qualche rimpianto, ma sarà bene che i liguri non perdano coraggio. L'Arezzo sarà squadra ostica per molti. Perotti, comunque, dovrà sveltire il gio- co, specialmente sarà neces- || sarto dare a Scanziani un || aiuto costante. Attualmente ijjj il •vecchio centrocampista» fi fa tutto, ma fino a quando? § j Con Manilla in leggera crisi, || con Domini in difficoltà, bisogna che la squadra sappia ri¬ costruire un centrocampo con uomini generosi. Domenica è in programma una trasferta a U Vicenza. E tutti sanno quan- "f tosta difficile giocare su quel | campo. Le durezze dei toscani han no lasciato il segno: Ambu è sofferente per sospetta frattura della spalla destra. Si è fatto male cadendo in uno scontro con un avversario. E' rimasto in campo sino alla fine perché non erano più possibili sostituzioni. li 1!|a'" A Catania (lai) |

Luoghi citati: Bologna, Catania, Genova, Lazio, Poli, Roma, Vicenza