Juve-Milan, 0-0 in condotta

La partitissima delude: bianconeri con tanti acciacchi, rossoneri super-prudenti La partitissima delude: bianconeri con tanti acciacchi, rossoneri super-prudenti Juve-Milan, 0-0 in condotta Tutti i numeri del campionato rto» con lo stopper Galli su Platini e Manzo contro Manfredonia - Usciti Laudrup e Cabrini, Marchesi non ha rilanciato Vignola Juventus-Milàn JUVENTUS (all. Marchesi): Tacconi 6; Favero 6, Cabrini 5,5 (60' Caricola 61; Sol da 7. Brìo 6. Scirea 6; Mauro 5, Manfredonia 7. Briaschi 5. Platini 5, Laudrup 6,5 (58' I. Bonetti 6). MILAN (all. Liedholm): G. Galli s.v.; Tassotti 6. D. Bonetti 6; F. Baresi 7, Di Bartolomei 6. Maldini 6; Donadoni 5,5 (72' Virdis s.v.), F. Galli 6, Hateley 5, Massaro 5, Manzo 6,5. Arbitro: Bergamo 6. Ammoniti: 30' Di Bartolomei, 44' Manzo, 85' Caricola. ERUCCA ministrazione. Donadoni toccava molti palloni ma li perdeva regolarmente al primo contrasto, gli affondo di Massaro erano patetici con quel dribbling antico che sa tanto di .palla avanti e pedalare-. Dietro, la squadra di Liedholm aveva buon gioco grazie alla giornata opaca di Platini. Mauro e Briaschi. ed anche per la sua impostazione difensiva del match. Il tecnico svedese presentava una panchina di lusso (Nuciari Evani. Wilkins. Galderisi. Virdis) ed una squadra modesta e copertissima: Manzo, numero undici sulla schiena, andava subito nella zona di Manfredonia che si è ormai conquistato una buona fama di goleador. Filippo Galli con la casacca n. 8 aveva l'onore di marcare l'ombra di Platini. Gli altri molto attenti. Di Bartolomei con il divieto di sganciarsi. Solo Franco Baresi aveva licenza di muoversi, e lo faceva con buona autorità risultando facilmente il migliore della squadra. Al Milan dava una mano, ci è sembrato, anche Marchesi il quale (per altro sicuramente più al corrente di noi sulla salute della truppa) non tentava all'uscita di Laudrup. anconera allarma più del risultato 0-0 che proiettava più avanti Platini, la carta Vignola. E neppure la estraeva al momento dell'uscita di Cabrini, quando poteva inserendo Vignolino arretrare Soldà o Manfredonia, entrambi in buonissima giornata. La rinuncia al regista di riserva, che tante gare ha risolto con il suo tiro prepotente, significava che anche alla Juve lo zero a zero stava bene, con buona pace del pubblico che aveva gremito il Comunale e se ne andava con il dubbio se aveva assistito ad una partita o ad un match regolato da un patto di non aggressione. Questa la partitissima, evidentemente ci eravamo sbagliati a presentarla come tale vista l'assenza di coraggio su ambo i fronti. Cronaca a livello zero, ed è patetico che il Milan discuta su una spinta da tergo di Favero a Massa ro. e la Juve su un fuorigioco dubbio fischiato ai danni di Il Real Madrid ko a Pamplona PAMPLONA — II Real Madrid, prossimo avversario della Juventus in Coppa Campioni, ha subito ieri a Pamplona la prima sconfitta della stagione: la squadra locale, l'Osasuna, che, sino ad ora, aveva solo collezionato pareggi, è andata in gol al 35' con Bustingorri. La rete ha scosso I campioni di Spagna dalla sufficienza con cui erano scesi in campo, ma le faro sfuriate offensive non sono riuscite a sbloccare 11 risultato. i i o a l o e e i i l o e s Scirea (ma in posizione ci era parso Platini), tutto nel primo tempo. Sono state in pratica le ultime due emozioni, assieme alle botte toccate a Laudrup il quale (acciacchi a parte) trova vita difficile sui nostri campi con il suo calcio pulito, veloce. Il danese sembra l'ultimo rimasto di una specie estinta, quella del giocatore-spettacolo. Spigolando a fatica fra le note troviamo alcuni cross rossoneri annullati da Tacconi con la consueta disinvoltura, tiri di Baresi e Soldà (due) forti ma a lato, una staffilata di Caricola ribattuta dalla difesa, ed una ultima (90') conclusione di Mauro finita sulla pista dell'atletica. La partita ha illuso solo in apertura di ripresa con un botta e risposta rimasto isolato. Subito una minacciosa apparizione di Brio in area rossonera, con tocco fuori misura, ed in risposta una triangolazione profonda Maldini-MassaroMaldini spentasi nei pressi di Tacconi. Altro nulla. L'ingresso di Virdis nel finale (74') al posto di Donadoni non ha aumentato la pericolosità offensiva del Milan, ormai contento del pareggio. Serviva un brodino alla squadra di Liedholm e Berlusconi, sotto questo profilo la prudenza ha un motivo. Quanto alla giornata opa ca bianconera, si spera che Platini fra quindici giorni (domenica a Firenze non ci sarà, sabato deve giocare al Parco dei Principi contro l'Urss) mostri di nuovo le sue qualità. Francia e Juventus hanno bisogno di lui. il fa s Torino. Platini ieri ha sofferto molto la marcatura di Filippo Galli (Foto La Stampa) il a cura di BRUNO COLOMBERO Como, sola squadra Imbattuta Il Como di Mondonico, che ieri ha superato il Brescia, è la sola squadra imbattuta di questo inizio stagione. Tra Coppa Italia e campionato (gli azzurri non partecipano alle Coppe europee) ha inanellato 9 risultati utili. Da segnalare che il Como, secondo in classifica con 6 punti ad una sola lunghezza dalla Juventus, nei tornei a 16 squadre non si era mai trovato tanto in alto. Sette punti (dopo 4 tumi) li aveva messi insieme nel campionato dell'esordio in A nel 1949-'50. Campionato che il Como concluse con un clamoroso sesto posto con una formazione tutta italiana in un calcio che annoverava una sessantina di stranieri. Tacconi ancora senza gol Anche 11 Milan. dopo Udinese. Avellino e Empoli, non è riuscito a trovare il gol contro la Juventus e cosi Tacconi è rimasto il solo portiere imbattuto. Il bianconero non è nuovo ad avvìi di campionato tanto positivi. Nel 1983-'84. al suo primo anno nella Juventus, subì il primo gol dopo 439 minuti. L'ultimo dispiacere lo ha avuto quest'anno dal sampdoria- nl——slaCtsZaCinquant'anni fa no Mannlni in Coppa Italia, dopo di allora Tacconi — tra campionato e Coppe — senza subire gol è rimasto in campo 609 minuti. Il record dell'imbattibilità iniziale in campionato appartiene a Reginato del Cagliari nel 1966-'67 infilato dopo 712'. Il primato assoluto è invece di Dino Zof f che nel 1972-'73 riuscì a resistere per 903'. Il 4 ottobre di cinquant'anni fa, allo stadio «Mussolini» di Torino, era in programma il derby. Una partita che il Torino non riusciva a vincere da oltre 8 anni. Dopo aver superato i bianconeri nel maggio 1928, i granata contro i cugini, avevano inanellato 15 partite consecutive senza 11 conforto di una vittoria (9 sconfitte e 6 pareggi) che a tutt'oggi rappresentano la serie negativa più consistente dell'intera storia della stracittadina. Quel 4 ottobre 1936 il Torino, guidato dall'austriaco Tony Cargnelli, mise fine a quel lungo periodo di inferiorità (caratterizzato anche dai 5 scudetti consecutivi della Juventus) grazie ad un gol di Remo Galli. Si trattò di un successo ampiamente meritato che consenti ai granata di conquistare 11 vertice della classifica in compagnia del Bologna. Pruzzo raggiunge Bottega c quota 129 Con il gol al «MeazzaPruzzo, nella classifica assoluta dei cannonieri ha raggiunto a quota 129 l'ex bianconero Bottega con il qu ale occupa la 23* posizione. L'attaccante romano contro l'Inter è abbonato al gol. Ben 11 volte infatti a segnato contro i nerazzurri. In evidenza, sempre a Milano, l'interista Alto- belli che grazie alla tripletta di ieri si è portato al vertice della classifica dei cannonieri. Il bomber non è nuovo ad exploit di questo genere, E* riuscito anzi' a fare anche meglio. Usuo record è legato all'ultima giornata del campionato 1983-84, quel giorno superò 4 volte il portiere catanese Sorrentino. Con questo gol all'Inter Pruzzo ha raggiunto Bettega Di Corneliusson il solo gol straniero Prosegue il momento no degli stranieri. Dopo il completo digiuno di gol di otto giorni fa, anche ieri hanno combinato poco rimediando un solo gol. Lo ha messo a segno lo svedese Corneliusson grazie al quale il Como ha battuto il Brescia. A proposito del Brescia, da segnalare che la squadra lombarda è la sola fin qui ancora alla ricerca del primo gol. Una partenza tanto «avara» in fatto di marcature non si verificava ormai dal 1979-'80 e l'aveva fatta registrare l'Avellino andato per la prima volta a segno dopo 445 minuti. Dopo le prime 4 giornate il totale complessivo dei gol ha raggiunto quota 50. Vale a dire che sugli 8 campi della serie A si è andati a bersaglio ogni 58 minuti. Cadenza, quest'ultima, che nei 20 campionati a 16 squadre del dopoguerra non s'era mai registrata. Queste le cifre dopo la quarta giornata a nartire dalla stagione 1967-68: Stagione Ool Ool-min.l Staglone Go! Gol-miii. 1967- 68 70 41 1 1977-78 73 39 1968- 69 66 44 1978-79 71 41 1969- 70 63 46 1979-80 52 55 1970- 71 59 49 1980-81 65 44 1971- 72 74 39 1981-82 52 55 1972- 73 66 44 1982-83 69 42 1973- 74 66 44 1983-84 88 33 1974- 75 60 48 1984-85 62 46 1975- 76 64 45 1 1985-86 71 41 1976- 77 68 42 | 1986-87 50 58