Nove cavalli in una strada di periferìa e Catania si gioca il derby clandestino

Nove cavalli in una strada di periferìa e Catania si gioca il derby clandestino Nove cavalli in una strada di periferìa e Catania si gioca il derby clandestino Gli «ippodromi» vengono improvvisati di volta in volta nei paesi intorno alla città - L'impegno del nuovo questore contro questi nuovi «giochi» gestiti dalla malavita - Ce anche la gara dei Tir pochi mesi. Ai primi di maggio, decine di poliziotti e carabineri bloccarono cavalli e fantini nella centralissima via Etnea Salivano verso Trccastagne. un paesino dell'Etna a trenta chilometri dal capoluogo, per celebrare, in una maniera che è ormai tradizionale, la festa di Sant'Alfio. Ma quella che doveva essere una passeggiata era però stata trasformata in una gara. L'operazione di ieri è stata coordinata in persona dal nuovo questore di Catania Rossi, che sembra deciso a stroncare il fenomeno delle scommesse clandestine sia nel campo delle corse dei cavalli sia in altri settori. Una settimana dopo la sua venuta a Catania il questore si è trovato alle prese con una competizione in versione moderna delle gare fra cavalli: una gara fra - Tir-. Si sarebbe dovuta svolgere di notte, sull'autostrada Catania-Messina. La polizia intervenne sequestrando due «bisonti della stradae denunciò a piede libero i due autisti. La polizia scoprì che qualcuno aveva puntato fino a venti milioni. CATANIA — Avevano trasformato In ippodromo una strada tra Sant'Agata Li Battiati e San Giovanni La Punta, alla periferia Nord di Catania. Nove cavalli in gara, centinaia di spettatori, un giro di scommesse pari a diverse decine di milioni. Ma sul più bello è arrivata la polizia che ha impedito la corsa clandestina, sequestrando i cavalli e quattro calessi e denunciando ventisette persone a piede libero. Le corse clandestine dei cavalli sono, tradizionalmente, uno dei divertimenti preferiti dalla malavita caianese. Si organizzano di notte, quando le vie sono sgombre dalle macchine ed è possibile dare meno nell'occhio. Hanno le loro regole non scritte, i loro codici d'onore, convogliano grossi movimenti di capitali fra commercio dei cavalli e giri di scommesse. Poco da fare per polizia e carabinieri. C'è sempre una strada in periferia o nei paesini della zona etnea dove darsi appuntamento di nascosto e sfuggire alle forze dell'ordine. Ma da qualche tempo i controlli sono stati intensificati. Soprat¬ tutto fra il sabato e la domenica, poliziotti e carabinieri pattugliano le zone chiave delle corse clandestine: il lungomare della Plaja, le strade dell'Etna, la circonvallazione di Paterno. Ieri mattina il caso ha dato una mano alle forze dell'ordine. Erano da poco passate le 5. Alla periferia di Sant'Agata Li Battiati. un paesino a dieci chilometri dal centro di Catania, l'equipaggio di una -volante- ha scorto uno strano convoglio: cavalli, calessi, furgoni e un codazzo di auto: tutti diretti verso la zona della gara, dov'erano già decine di persone in attesa. Sono stati chiesti rinforzi alla centrale operativa della questura. La carovana è stata bloccata pochi minuti prima che la gara avesse inizio. Gli organizzatori sono stati portati in questura. Fra loro molti esponenti di un certo spicco della malavita che, denunciati a piede libero alla magistratura per corsa clandestina di cavalli, saranno sottoposti a sanzioni amministrative e penali. E' la seconda operazione che le forze dell'ordine portano a termine nel giro di Nino Amante

Persone citate: Nino Amante, Plaja