Medici,da domani è sciopero Ospedali,4 giorni di paralisi di Daniela Daniele

Saranno garantiti soltanto gli «interventi di urgenza» Saranno garantiti soltanto gli «interventi di urgenza» Medici, da domani è sciopero Ospedali, 4 giorni di paralisi Lo Stato sotto accusa«Siamo stati esclusi DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Sarà la .carica dei centomila». Esprimerà la rabbia dei medici del Servizio Sanitario Nazionale che, stanchi di essere poco considerati e mal pagati dallo Stato, da domani e per quattro giorni, appenderanno 11 camice e garantiranno agli assistiti «soltanto interventi d'urge ma.. Dunque, è ancora sciopero negli ospedali, ancora disagio per chi degù ospedali ha bisogno. Ma perché non stringere la mano tesa dal ministro Donat-Cattin che ha annunciato la convocazione delle parti interessate al rinnovo contrattuale, per il 15 ottobre e invece rispondere, duramente, con un'agitazione di quattro giorni? Ce lo spiega Aristide Paci, leader dell'Anaao. il sindacato degli aiuti e degli assistenti ospedalieri che, insieme con l'Anpo e la Cimo si prepara ad una battaglia, forse lunga e di certo faticosa. 'Prima di tutto, questa notizia della convocazione per il 15 l'abbiamo avuta dai giornali. Nessun invito ufficiale ci è stato recapitato. Ma, soprattutto, vogliamo dire ben chiaro ci governo che siamo ormai grandi per credere ancora nelle favole-. E quale sarebbe la favola? • Ci convocano? Bene, ma che si arrivi al tavolo delle trattivea "cassaforte aperta", ci dicano guai è la disponibilità economica reale per il nostro contratto. Delle promesse, ora, non ci fidiamo più.. Il malessere degli ospedali coincide con quello dei medici. C'è una matrice comune? -Certo. L'aver voluto escluderci dalla gestione della sanità. S'è deciso, con la Riforma, di spostare il punto focale sui servisi del territorio che, poi, non sono mai stati attivati-, • Cosi gli ospedali, ovvero i ■medici, non hanno più goduto di-gestione autonoma, sono stati mortificati su tanti pia ni ma, in compenso, si sono ritrovati con competerne nuove e non certo di modesta portata: come le lungodegense degli anziani, i tossicodipendenti e i malati psichici-. Poca, attenzione, dunque, agli ospedali. Anche per quanto riguarda i finanziamenti? 'Soprattutto. Basti pensare che per le nuove tecnologie, per modernizzare l'assistenza, sono stati assegnati per il triennio 'SS-'87 soltanto 5080 miliardi, che dovranno servire per tutto il territorio nazionale-. ■ Vero. Ma in passato abbiamo avuto la moltiplicazione dèi Tomografi assiali computerizzati, Tac nonché di altre apparecchiature d'alta tecnologia^ per non parlare di quelle rimaste a far polvere, imballate, in qualche scantinato: ,-, '■-Colpa di chi non sa programmare l'assistenza, non dei medici. Sembra una barzelletta, ma è ormai universalmente noto che, dall'avvio della riforma sanitaria in poi non è mai; dico mai, stato approvato il Piano sanitario nazionale, che, della riforma doveva essere il fulcro-. Ed è statò anche detto che per certa tecnologia d'avanguardia occorre personale che «ci sappia fare*. Non basta l'apparecchio, bisogna es sere in grado di farlo funzionare e. in certi casi, interpre tare. • Verissimo. Ma se ci sono medici che non sanno fare queste cose, la colpa non loro, bensì di chi non permette loro di aggiornarsi. Perchè l'aggiornamento costa. E lo Stato ci passa ben 36 mila lire al giorno per ventiquattr'ore dedicate a questo scopo- C'è chi ci pensa, comunque. Le industrie farmaceutiche hanno fatto della «convegnistica. un vero e proprio business. Si parla di un fatturato, in congressi e corsi vari, di 3 mila miliardi all'anno. «Sara cosi, senz'altro. Ma, insomma, qualcuno deve pur sponsorizzarci se dobbiamo continuare a studiare; l nostri stipendi sono bassi (un primario a tempo pieno con 25 anni di servizio prende due milioni e mezzo, netti, al mese) e il Servizio sanitario nazionale non ci paga l'aggiornamento. La maggior parte degli ospedali è addirittura sprovvista di biblioteche...-. Torniamo agli ospedali. Si dice che, qui a Roma, tra pubblico e privato non ci sia alternativa: meglio farsi ricoverare in clinica. Non hanno rdrplsccqostsuslfdcmpztvd sa - Aristide Paci, leader dell' dalla gestione della salute, responsabilità anche i medici di questa situazione? Nella stragrande maggioranza i medici non hanno colpa, ma ce l'ha chi ha voluto livellare, verso il basso, le strutture pubbliche. E' il comfort alberghiero quello che è venuto a mancare, da quando s'è deciso che negli ospedali sarebbero dovute sparire le camere a pagamento. Se lo vede, lei, un industriale che deve rimanere in un letto, magari per giorni, senza poter fare o ricevere telefonate?-. Comunque, a molti medici, fa comodo che sia cosi... L'industriale si fa ricoverare in clinica, l'assicurazione paga, magari paga anche il SSN perché la clinica è convenzionata e sono tutti contenti. «Non è vero che ai medici vada bene cosi. E proprio noi deli Anaao ci siamo sempre Svolta nelle ind 'Anaao (sindacato aiuti e as, ma ci siamo ritrovati con battuti per riportare "il privato nel pubblico", per rialzare il tono generale degli ospedali-. Ma è vero, oppure no, che c'è chi, nonostante abbia un contratto a tempo pieno, lavora ugualmente in strutture private? • Ci sono, senz'altro, dei casi di questo tipo. Ma consideriamo la realtà dei fatti. Un medico tempopienista, assistente, percepisce poco più di un milione al mese e teniamo conto che si tratta di un professionista che s'immette molto tardi nel mercato e solo dopo.i trent'anni d'età diventa assistente ospedaliero. E' noto, credo, che in Italia abbiamo 60 mila medici disoccupati... Inoltre, sulla questione del doppio impiego, ci sono stati alcuni Tribunali amministrativi regionali che hanno dato ragione a colleghi denunciati perchè lavoravano agini della squadr sistenti ospedalieri): competenze nuove» anche fuori della struttura pubblica. La questione, pertanto, non è affatto scontata sul piano legislativo-. Dunque, lo sciopero non si potrà evitare? • No, e questa volta siamo decisi ad andare fino in fondo, a proclamarne altri se il governo e i ministeri della Funzione Pubblica, della Sanità e del Tesoro non ci daranno garanzie precise. In alcune regioni, addirittura, non è ancora stato applicato il vecchio contratto. E' scandaloso. Ci dobbiamo battere per un contratto scaduto un anno e mezzo fa-. Se le cose che dice Paci sono vere c'è da porsi, seriamente, una domanda: agli ospedali fanno peggio quattro giorni di sciopero o la crescente disaffezione da parte di chi ci deve lavorare? Daniela Daniele a mobile in Campa

Persone citate: Aristide Paci, Cosi, Donat-cattin, Paci

Luoghi citati: Italia, Roma