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Nel Vallese chiedono la Domenica sportiva Nel Vallese chiedono la Domenica sportiva Un'associazione, l'Uciv, si«sbloccare la situazione» BRIGA — Gli italiani del Vallese vogliono vedere «Lo Domenica Sportiva». E a qualsiasi costo. Sono tifosissimi di calcio, al punto di avere costituito una Unione calcio italiana vallese (Uclv) che, d'estate, organizza un proprio campionato regolare con una dozzina di squadre, ma al di fuori dei tanti tornei indetti nella Confederazione. «.Voi giochiamo secondo i regolamenti della Lega italiana — spiega la segretaria dell'Uciv, Teresa Grassi Wyssen — e il nostro torneo è un modo per non farci dimenticare la nostra terra d'origine, di sentirci più vicini al nostro Paese, all'Italia e alle sue tradizioni, non ultima, ovviamente, quella calcistica». Da Leni/anni in Svizzera (abita vicino a Briga), Teresa Grassi Wyssen vuole che gif italiani del Canton Vallese abbiano tutto ciò che possono avere e 'vedere' gli altri connazionali che vivono e lavorano nella Confederazione. •Soprattutto — dice — la ricezione dei programmi televisivi della Rai. Non capisco perché si possano ricevere quasi perfettamente a Berna si rivolge al consolato per ■ I problemi degli italiani e in altri Cantoni più lontani, e non nella zona di Briga che è appena dopo il confine di Stato. Andrò dal console, raccoglierò le firme: questa situazione deve essere sbloccata. Sono necessarie soluzioni tecniche, le trovino'. L'Uciv è in prima fila In questa battaglia per la Rai, come In altre rivendicazioni per l diritti degli Italiani. A Sierre (una quarantina di chilometri da Briga) l'Unione calcistica della signora Wyssen ha organizzato un convegno dedicato proprio ai problemi degli italiani nel Vallese. E non sono pochi: da quello dei mutui per la casa da costruire per 11 ritorno in Italia a quello delle elezioni dei comitati per l'emigrazione che affiancheranno i consoli in tutto il mondo, a tanti altri, comuni a chi "ive all'estero, lontano dalla propria famiglia e dai propri paesi natali. Donata Belossi