Tokyo riduce i tassi e il dollaro riparte

Tokyo riduce i tassi e il dollaro riparte DUE «BOMBE» SCUOTONO I MERCATI Tokyo riduce i tassi e il dollaro riparte ROMA — Dopo una lunga fase di relativa tranquillità, seguita alla guerra di dichiarazioni che si era innescata sul tassi d'interesse tra Stati Uniti. Germania e Giappone, i mercati valutari internazinali sono tornati ad accendersi sotto l'effetto di due notizie -bomba-: l'annuncio del siluramento dello sceicco Yamani da ministro del petrolio saudita e !a notizia di un ribasso dal 3,5 al 2% (che sarà deciso stamane) del tasso di sconto da parte del Giappone. 1) DOLLARO — Queste due notizie hanno scosso i mercati valutari, che hanno visto un progressivo indebolimento de' dollaro durante tutta la mattinata. Tra gli operatori infatti era prevalso un generale pessimismo sull'andamento della bilancia commerciale Usa. La diffusione dei dati, che mostravano una contrazione del deficit commerciale sceso a 12.56 miliardi di dollari (17 mila miliardi di lire circa), ha ricominciato a spingere verso l'alto. Cosi il dollaro, che in mattinata era tornato sotto le 1400 lire (è stalo quotato ufficialmente a 1395.475 lire contro le 1401.325 di mercoledì) nel pomeriggio è risalito a New York a 1419 (oltre 15 punti). 2) WALL STREET — Anche a Wall Street, trascinata da questa miscela esplosiva (tasso di sconto giapponese, uscita di Yamani e calo del deficit commerciale superiore alle aspettative degli economisti) l'indice Dow Jones è salito di oltre 25 punti nella prima mezz'ora 3) IL MARCO — La decisione del Giappone non dovrebbe, comunque, sempre secondo gli operatori, influenzare in modo significativo l'andamento delle monete dello Sme. In effetti il mercato attende ancora segnali dalla Bundesbank, ma ieri Policy committee (l'organismo direttivo della banca centrale tedesca) non si è riunito, né sono previsti incontri straordinari prima della riunione ordinaria di giovedì prossimo. 4) TOKYO — Le decisione della Banca centrale del Giappone di ridurre stamane di mezzo punto il tasso ufficiale di sconto portandolo dal 3.5 al 3 per cento, la punta più bassa del dopoguerra, è stata anticipata ieri da fonti della banca secondo le quali la riduzione diverrà effettiva a partire dal primo novembre.

Persone citate: Yamani

Luoghi citati: Germania, Giappone, New York, Roma, Stati Uniti, Tokyo, Usa