«Vedrete Brooklyn Anni 10, sentirete l'humour»

«Vedrete Brooklyn Anni 10, sentirete rhumour» «Vedrete Brooklyn Anni 10, sentirete rhumour» PARIGI — Abbiamo chiesto al regista quale potrebbe essere la chiave interpretativa di questo nuovo allestimento: «Comincerei col ribadire — spiega Strehler, sempre generoso e cordiale anche nella stanchezza, evidente persino dal tono della voce, dell'antivigilia — che Brecht è soprattutto un affascinante universo estetico, suscettibile dunque d'essere riaffrontato ogni volta con una relativa autonomia. Per questo, ad esempio, ho deciso con Frigerio di ambientare questa nostra terza Opera in una Brooklyn Anni Dieci, con i suoi immensi palazzi di mattone sullo sfondo, bagnati da una luce livida». « Vorremmo far intendere, sia pure attraverso questo mascheramento storico, o forse grazie ad esso, che il centro dell'economia mondiale si è spostato ormai al di là dell'Atlantico, che spesso coloro che la manovrano hanno i tratti impeccabili del finanziere, sotto i quali si nasconde un criminale di nuova fattura, diplomato ma¬ gari all'università. Vorremmo anche lasciar capire, nei rapporti tra uomo e donna, ad esempio, che la regola istintuale di questo mondo oggi è la doppiezza costante». «Abbiamo perciò lavorato, in questi sessanta giorni, a restituire «///"Opera il massimo dello humour, come Brecht m'ha sempre raccomandato, ma anche ad innervare nella comicità un'asprezza quasi dolorosa». r\ rLb.

Persone citate: Brecht, Frigerio, Strehler

Luoghi citati: Parigi