Storia di cuore al secondo atto

Storia di cuore al secondo atto Due pretori per un caso di gelosia Storia di cuore al secondo atto La vicenda dell'insegnante e dell'assessore Due pretori, i magistrati Guarna e Semeraro, stabiliranno chi ha ragione e chi torto nella lite che oppone l'insegnante di lettere Salvatrice Sanzone all'assessore al commercio Carla Spagnuolo. n marito dell'assessore, Gianluca Marchetti, titolare dell'agenzia di viaggi «Eureka» e presentatore di una tv cittadina, è la causa della discordia. Nel luglio scorso, l'insegnante denunciò l'assessore per abuso in atti d'ufficio: Carla Spagnuolo avrebbe convocato la professoressa Emilia Vaira, preside della scuola media Ippolito Nievo. dove Salvatrice Sanzone insegna. Secondo l'accusa dopo averle chiesto informazioni sulla vita privata dell'insegnante, l'assessore avrebbe invitato la preside a guardarsi dalla Sanzone nell'ambito scolastico. Alla denuncia dell'insegnante, il presentatore televisivo Marchetti ha risposto con un esposto In cui l'accusa di minacce: .Ho conosciuto la Sanzone nel 13. Probabilmente si è innamorata di me, sema esserne ricambiata. Lo psichiatra che l'aveva in cura, il prof. Pennacchiettì, mi consigliò di cercare di capirla, ma quando mi fidanzai la situazione precipitò.. Stando al Marchetti, nemmeno l'Intervento di un lega¬ le, l'aw. Poti, sarebbe servito a farla desistere dal suo comportamento: .Quando seppe del mio nuovo legame con Carla Spagnuolo, le telefonate e le minacce ripresero. Con i familiari della Sanzone decidemmo di tentare ancora una strada: parlare alla preside della scuola dove insegna. Un tentativo di cui si è fatta carico mia moglie che, forse, è stata fraintesa.. Salvatrice Sanzone, difesa dall'avv. Volpini, ha smentito tutte le dichiarazioni di Marchetti: -Non risponde a verità che l'assessore mi abbia denunciata per calunnia. Il professor Pennacchiettì non ha mai avuto con il Marchetti incontri nel corso dei quali abbia dichiarato quanto dallo stesso Marchetti è affermato, n neurologo è disposto a confermarlo al magistrato.. Afferma l'insegnante: «/ miei genitori, assenti da Torino da aprile, e gli altri miei familiari, non sono mai stati informati, né sono mai stati d'accordo nelllnterpellare la preside della scuola. All'avvocato Fati dissi che se Marchetti voleva denunciarmi lo facesse pure, questa prospettiva non mi spaventava: anzi, sarebbe stata l'occasione per chiarire la situazione. E quanto alle lettere minatorie e alle telefonate, non sono stata io a farle, bensì a riceverle..

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