Il Sud cerca manager

Il Sud jggjgl manager L'industria meridionale non ha solo bisogno di capitali Il Sud jggjgl manager Maggiori capacità di gestione sono necessarie per l'evoluzione delle aziende - D ministro De Vito annuncia un piano da 4000 miliardi - Sono destinati a nuovi progetti imprenditoriali NAPOLI — Le 400 maggiori imprese del Sud «per dimensione economica, livello di efficienza, e solidità finanziaria rappresentano un insieme consolidato, che ha ormai raggiunto posizioni tutt'altro che marginali sulla scena nazionale.. Adriano Giannola, autore di uno studio su «Industria manifatturiera e imprenditori del Mezzogiorno», promossa dal banco di Napoli, ha sintetizzato cosi l'analisi svolta su un campione di 400 aziende con un fatturato superiore ai cinque miliardi annuali e più di 50 addetti. Dal volume, che segue l'evoluzione dell'impresa nel Sud fino al 1984, emerge, secondo Giannola, ordinario di economia bancaria all'università di Napoli, «una rivalutazione degli effetti della politica di industrializzazione degli anni 70». 'Oggi — ha aggiunto 11 prof. Lucio Sicca, coordinatore della ricerca — esistono aziende del Mezzogiorno che competono non solo sul mercato nazionale ma su alcuni tra i più difficili mercati stranieri, come il Giappone e gli Usa.. Le dinamiche di sviluppo del Mezzogiorno sono in controtendenza rispetto al resto del Paese e, soprattutto, nell'area industrializzata del Centro-Nord Est: nel Sud, ad esempio, si registra una crisi delle microaziende fino a cinque addetti che non ha riscontro altrove. L'articolazione settoriale delle imprese mostra una prevalenza del settore alimentare (30% del totale delle aziende esaminate) contro il 18 che costituisce la media nazionale. E' invece ridotto il peso di comparti in espansione come quello elettronico e quello dei trasporti. «Lo maggior parte delle aziende di successo del Mez¬ zogiorno - ha detto Sicca - si trova a cavallo tra lo stato imprenditoriale evoluto e quello manageriale. Diventa però di importanza cruciale acquisire le risorse manageriali e professionali per l'ulteriore evoluzione.. Una diagnosi che coincide con quella emersa dal convegno «Nuovi imprenditori per il Mezzogiorno», organizzato a Roma da Unioncamere Pronim. Il divario Nord Sud, non si supera con un ulteriore sforzo finanziario, ma puntando su una classe im¬ prenditoriale; occorre scoprire nuovi talenti, sfruttare al meglio le capacità locali ed offrire loro tutta l'assistenza possibile. A questo proposito 11 ministro per il Mezzogiorno Saiverino de Vito ha annunciato proprio al convegno di Roma che nei prossimi giorni dovrebbero poter scattare i primi finanziamenti destinati a progetti imprenditoriali nel Sud previsti dalla «legge De Vito». Il ministro ha inoltre annunciato che domani presenterà al comitato delle Regioni il primo piano di attuazione del programma triennale per il Mezzogiorno con interventi per 4000 miliardi di lire, oltre a quelli previsti per le agevolazioni industriali. Intervenendo alla tavola rotonda nell'ambito del convegno sul Mezzogiorno, De Vito ha precisato che il comitato incaricato di valutare i progetti imprenditoriali per il Sud ha ormai messo a punto 1 criteri selettivi e si è prossimi a presentare le prime proposte di ammissione alle agevolazioni. De Vito ha quindi reso noto che a tutfoggi sono stati presentati 444 progetti di cui 299 nel settore della produzione e 145 nel settore dei servizi alle imprese.

Persone citate: Adriano Giannola, De Vito, Giannola, Lucio Sicca, Sicca

Luoghi citati: Giappone, Napoli, Roma, Usa