Pannella attor comico fra i folli di «Drive in»

Pannello attor comico fra I folli di «Drive in» L'uomo politico non solo ospite: una svolta in tv? Pannello attor comico fra I folli di «Drive in» Non era mai accaduto, ed è accaduto nella puntata di Drive in dell'altra sera: un uomo politico, Marco Pannella, si è esibito come attore di rivista. Non è la prima volta che un uomo politico compare in un varietà. L'elenco degli onorevoli a Domenica in, a Buonasera Raffaella, a Costanzo show, a Mixer (con la Milo) è lungo, e la loro presenza ha dato a volte lo spùnto a variazioni di tipo rivistaiolo: qualcuno ha fatto il galante, o ha accennato a passi di danza, o addirittura ha intonato (e stonato) una canzone. Ma tutti erano stati chiamati in qualità di ospiti d'onore, con quel tanto di distacco e di •estraneità' che il ruolo comporta nei confronti dell'insieme del programma. Voglio dire che in questi casi la partecipazione è sempre molto seria, almeno in partenza: riverito e applaudito — penso a Buonasera Raffaella — l'onorevole avanza nello sfolgorio delle luci e viene omaggiato dalla presentatrice che, gorgheggiando salamelecchi ricambiati da espressioni di falsa modestia, lo fa accomodare sul sofà e dà inizio ad un duetto di domande e risposte che dovrebbero risultare improvvisate e invece sono frutto di meticolosa preparazione e di accordi. Da questa piattaforma di sostanziale solennità l'onorevole — se vuole, se ce la fa — può concedere poi aperture di bonario umorismo, quelle che fanno regolarmente dire ad una parte del pubbli co «Questo Andreotti, sarà subdolo, sarà infido, ma è tanto spiritoso...» o «Hai sentito Natta? Incredibile, sa-pure scherzare». L'altra sera, invece, la situazione si è capovolta. Pannella è partito sul piede della farsa più sfrenata per arrivare, in un secondo tem¬ po, alla propaganda. Era in corso il consueto sketch con Gianfranco D'Angelo truccato da enorme Spadolini che civetta per telefono con Reagan e in scena è entrato Pannella che lo ha afferrato e scosso e lo ha invitato a far piazza pulita delle armi accatastate sulla scrivania: fitto scambio di battute fra i due con D'Angelo-Spadolini che ha spianato una pistola e l'altro che gli ha piegato la canna e l'ha esortato ad aderire alla giornata della pace e a iscriversi ai radicali, proposta accolta dal personaggio Spadolini con la dichiarazione -Grazie a me 11 partito radicale diventerà un partito di massa». Poco dopo, altra prestazione di Pannella nel vivo della baraonda, fra stuoli di macchiette e beltà con le poppe invetrimi: ha recitato un altro sketch con Greggio e ancóra'conD'Angelo, e qui però, fattosi serio, ha avuto modo di illustrare le benemerenze del partito, le sue iniziative, le sue battaglie, e ha lanciato un appello per le iscrizioni; e i due compari, sia pure buffonescamente, gli hannno funzionato con puntualità da spalla. Buon attore di rivista, anche se con irresistibili tendenze al gigionismo, Pannella ha voluto, inserendosi provocatoriamente in uno show demenziale, polemizzare con la passerella quotidiana riservata agli uomini politici della maggioranza nei TG e in altre trasmissioni della Rai? O ha dato il via ad un nuovo corso di promozione elettorale sul video, per cui De Mita si vedrà costretto per esempio a rimpiazzare frate Frassica e il suo linguaggio a Fantastico su Raiuno democristiana, mentre Craxi e Martelli si produrranno come prestigiatori comici fissi nell'avanspettacolo di Falqui su Raidue socialista? Ugo Bozzolai!

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