Cohn Bendit e quel lontano 1968 di Paolo FrajeseSimonetta RobionyPaolo Frajese

Colin Benefit e quel lontano 1968 Fuscagni parla del ritorno, giovedì» di «Trentanni della nostra storia» Colin Benefit e quel lontano 1968 Il leader del Maggio francese sarà ospite della prima puntata, su Raiuno, con il figlio di Luther King, assassinato in quell'anno - Conduce Paolo Frajese ROMA — La voce di Mina è stata scelta da Carlo Puscagnl per aprire e chiudere la terza serie di Trent'anni della nostra storia, il rotocalco di Raiuno che comincia giovedì subito dopo il tg delle 20, sotto la guida di Paolo Frajese. Gli anni presi in esame vanno infatti dal 1968 al 1976, e nessuno più di Mina ha caratterizzato con le sue canzoni il panorama di quella che era allora l'Italia, vicina eppure spesso assai lontana dal resto dell'Europa. Carlo Fuscagni, curatore del programma, sotu. linea: «Non dimentichiamo che quelli sono stati anni importanti. Non c'è stato solo il terrorismo ma anche le riforme: il nuovo diritto di famiglia, il servizio civile, lo statuto dei lavoratori, le pensioni sociali, il divorzio, leggi che hanno profondamente modificato il nostro Paese'. Programma giornalistico che propone una riflessione sul nostro passato prossimo per comprendere il presente ed intuire il futuro, Trent'anni della nostra storia, nonostante sia impaginato con la velocita di un telegiornale e si affidi per conquistare 11 pubblico alla conduzione di un giornalista puro come Frajese, l'anno scorso, in concorrenza con Dallas su Canale S, riuscì ad avere un ascolto medio intorno ai sei milioni. Quest'anno, la concorrenza con Pentatlon di Mike Bongiorno potrebbe rendere più difficile il confronto: 'Ed è curioso — ha detto Fu scagni — che proprio io che ho sempre curato tutti i programmi di Bongiorno in Rai, questa volta mi debba augurare di sconfiggerlo'. Rispetto alle precedenti edizioni, la novità della trasmissione di Fuscagni è il concorso dedicato ai più giovani, sul tema 'Cosa farò da grande». Ogni settimana il ragazzo che avrà esposto nel modo più corretto l'idea più originale sul proprio futuro riceverà un premio di 25 milioni di lire, da ritirare al compimento del diciotto anni di età: ovviamente, il vincitore dell'ultima puntata, essendo nato nel '76, sarà colui che dovrà aspettare più a lungo per poter ritirare i suol milioni. Molti i fatti scorsi e commentati con sintesi e rapidità, un occhio più attento nei confronti della gente comune che nei confronti dei protagonisti, molte annotazioni di costume che aiutano a capire i mutamenti del Paese meglio dei grandi fatti della storia. Nella prima puntata di giovedì, ad esempio, per ricordare il '68, un anno che nella nostra memoria ha assunto connotazioni miti' che, 1 curatori hanno Invitato Daniel Cohn Bendit, leader I degli studenti nel maggio francese, nonché Dexter King, 11 figlio di Martin Luther King, assassinato proprio quell'anno a causa della sua pacifica lotta contro le discriminazioni razziali. Poi, per celebrare il '69 e ricordare lo sbarco del primo astronauta sulla luna, hanno preferito invitare una ragazza nata proprio in quel giorni in Italia, e battezzata Luna dai suoi genitori. In studio, a commentare con la musica il passare del tempo, il solito terzetto formato da Bobby Solo, Little Tony e Mino Reitano, accompagnati dall'orchestra Rai diretta da Victor Bach. Caratteristica di Trent'anni della nostra storia è quella di non essere un contenitore in un periodo in cui la Rai sembra aver affidato al contenitore le sorti dei suoi Ìndici d'ascolto. 'Non sono un anchor man, né un conduttore, né un presentatore — ha spiegato Paolo Frajese — il mio lavoro è e resta quello di giornalista: più che intervistare e raccontare non so e non voglio fare. Al massimo posso sorridere'. Simonetta Robiony Paolo Frajese, al centro, con il trio di cantanti «storici»: da sinistra Bobby Solo, Little Tony e Reitano

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