L'assessore si difende

L'assessore si difende Animata seduta ih Consiglio comunale sul «caso Bracco» L'assessore si difende Il responsabile della Sanità è accusato da due referenti dell'Usi di aver «raccomandato» una infermiera - Fornisce una versione diversa dei fatti - Parte del dibattito a porte chiuse Relazione del sindaco, richiesta di sospensione della seduta da parte del pel, ripresa, dopo circa: un'ora, batti e ribatti fra maggioranza ed opposizione, quindi assemblea segreta: questo in sintesi il risultato del Consiglio comunale di ieri sera, chiamato a discutere una presunta «raccomandazione» dell'assessore alla Sanità, Bracco (de), su Interpellanza di pel e sinistra Indipendente. n fatto, I referenti sanitario e amministrativo della sede Usi di via Braccini 26, Lidia ' Allegramente e Ezio Macocco, 1121 ottobre inviano un esposto al comitato di gestione deÙIÙsl Torino 1-23, nel.quale accusano l'assessore, municipale alla Sanità, prof. Giuseppe Bracco, democristiano, di aver raccom&n dato l'Infermiera generica Marisa Frotte «Dopo averci contattato — precisano — ci invitava a soddisfare le richieste della signora Pretto, relativamente al suo desiderio a svolgere mansioni di coordinamento del personale sanitario e, in pratica,'di'capo-infermiera, diversamente, diceva: "Ballerete voi due": Il comitato di gestione dell'Usi, ricevuta la lettera, si riunisce e decide di inviarla alla magistratura, avvertendo giunta municipale è sindacati. La questione diventa di dominio pubblico: pei e sinistra indipendente presentano un'interpellanza urgente al sindaco. La difesa di Bracco. E' contenuta in una lunga e dettagliata «memoria», letta dal sindaco in aula. In essa l'as sessore ricorda che •mesi fa la signora Protto, da me prima sconosciuta, era venuta a raccontarmi i suoi problemi, cioè le condizioni di lavoro nel poliambulatorio di via Braccini. Mi parlò delle tensioni esistenti. Spinto soprattutto da considerai/bini di umana solidarietà, affrontai la questione con i referenti dell'Usi; consigliando loro di risolverla con un colloquio franco con la ProttOj evitando, se possibile, atteggiamenti che potessero apparire punitivi. Tutto ciò unicamente per garantire il corretto funzionamento del poliambulatorio, cosa impossibile se fossero continuate le incomprensioni.. La sospensione. Di fronte a questa novità («L'esposto dei referenti e la relazione di Bracco letta dal sindaco presentano versioni molto diverse', ha detto il capogruppo comunista Cai-panini), il pei, alle 20, ha chiesto di sospendere la seduta per poter valu¬ tare. Dopo un'ora si riprende. Pel e sinistra Indipendente hanno chiesto a Bracco quale sia la verità (quella del referenti o la sua?) e quali azioni abbia Intrapreso per difendere la propria dignità e quella della giunta, «perché — hanno osservato Carpanlni, Poli e Tartaglia — se Bracco dice il vero, i due dipendenti hanno dichiarato il falso, cosa su cui Bracco può rivalersi». Bracco non ha risposto: «Questo non è un tribunale. Parlerò nelle sedi opportune'. Di qui la bagarre. Il pei Carpanlni ha insistito: .L'assessore deve rispondere delle proprie azioni al Consiglio' Il missino Martinat: «La dichiaratone di Bracco non ha senso, non vogliamo 'risposte di caràttere giudiziario, ma politiche». A giudizo del de Plzzetti e del pri La Malfa In¬ vece l'interpellanza doveva considerarsi discussa. Ma il braccio di ferro è continuato, sino a quando il sindaco ha deciso di passare a seduta segreta. La ripresa del dibattito. La Sala rossa è rimasta chiusa al pubblico per circa un'ora, sino alle 22, quando, concluse le spiegazioni di Bracco, il Consiglio è ritornato a considerazioni politiche. Ancora un lungo dibattito con interventi di Carpanlni, Poli (pei), Tartaglia (sinistra indipendente), Pizzettl (de) e dell'aw. Chiusane (pli). Bianca Guidetti Serra (dp). Maria Magnani Noya (psi), Cottine (ind. pel). Alla fine comun que, niente di fatto:' l'assessore Bracco rimane al suo posto, In attesa che l'autorità giudiziaria, cui. ormai spetta l'ultima parola, si esprima.

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