Dopo la «prima volta»

Popola «prima volta» Le sorprese di un'indagine sull'amore tra adolescenti Popola «prima volta» Senso di colpa, vergogna, paura, delusione le reazioni più diffuse - Solo il 26 per cento collega questa esperienza alla «felicità» - Sale l'età media del primo rapporto ROMA — «Senso di colpa. Vergogna. Paura. Delusione: Per metà delle adolescenti la prima esperienza sessuale completa è dura, difficile, amara. C'è chi la rivive con •indifferenza, e chi addirittura «non ricorda.. Che soprattutto per le ragazze il primo rapporto sessuale potesse costituire un trauma, si sapeva. Ma che la percentuale di quelle che non lo vivono serenamente fosse cosi alta non potevano immaginarlo nemmeno 1 ricercatori dell'Aied, l'Associazione per l'educazione sessuale che ha condotto un sondaggio fra ventimila giovani e giovanissimi fra i 13 e 119 anni. «Tanto più — sottolinea la psicologa Cecilia Bellini, coordinatrice della ricerca — che l'età media del primo amplesso per le ragazze è cresciuta da 15 a 17 anni. C'era da aspettarsi, quindi un approccio meno drammatico.. Invece i dati parlano chiaro. Su cento adolescenti femmine interrogate dall'Aied, solo 26 hanno ricollegato la,loro prima esperienza a un'idea di .felicità, e solo 16 al «piacere». Per 11 resto, 10 hanno provato «senso di colpa., 11 «vergogna., 12 .delusione., 17 «paura.. «E non il semplice timore preventivo, naturale in chi si accosta a un'esperienza nuova — nota la dottoressa Bellini — ma una paura che è rimasta, è durata fino al momento della risposta alla nostra domanda. E' anche questo un • indizio preoccupante.. Nel complesso il 68 per cento delle ragazze (contro il 33 per cento dei ragazzi) dà una valutazione negativa del primo rapporto. Perché? »/n gran parte — risponde la psicologa — è ancora un problema di .disinformazione, o di informazione parziale, distorta sul sesso. A casa, moltissime giovani non ricevono alcuna istruzione. Si affidano alle amiche, o ai "sentito dire", ed è Inevitabile che alla prova dei fatti spesso sof¬ frano. Ciò si avvertiva di meno fino a qualche tempo fa, negli anni post-sessantotto, quando la sessualità era vissuta come trasgressione e i rapporti giovanili impostati sul "gruppo". Ora che tutto è cambiato e tutto è più equilibrato, i ragazzi spesso si trovano soli con i loro timori.. Nasce da qui l'Iniziativa dell'Aied di promuovere un centro per adolescenti .vietato ai maggiori.. Nel consultori attuali infatti i ragazzi non vanno (o ci vanno in minoranza), un po' per timidezza e un po' perché li considerano .posti da grandi.. Il primo consultorio della nuova serte sarà aperto a Roma, ma non solo per dare consigli e i formazioni sulla sessualità. L'idea è di promuovere un intervento a largo raggio su tutti i «nuovi» problemi del giovani, che stanno rapidamente e Imprevedibilmente cambiando. Basti pensare che al primo posto fra le loro preoccupazioni metà degli intervistati ha messo «il lavoro.; e un terzo delle risposte provengono da ragazzi fra 112 e 114 anni. «Invece di giocare, come sarebbe normale alla loro età, si sentono disoccupati — osserva il professor Umberto La Ratta, presidente dell'Aied — magari sarà perché sentono troppo parlare di lavoro i genitori, oppure si accorgono del problema guardando il fratello maggiore. Ma la loro reazione certo non è serena.. Cosi quando anche questo dato è uscito dal sondaggio, l'Aied lo ha trasmesso ai sindacati e al ministro del Lavoro, e ne ha avuto reazioni incredule, sorprese, Incuriosite. Qualche risposta e prime ipotesi di soluzione erano in programma al convegno in cui, la settimana scorsa, i dati della ricerca dell'Aied sono stati presentati. Ma il ministro De Michelis e 11 segretario della Uil Benvenuto, che si erano impegnati a intervenire, non si sono fatti vedere, m. so.

Persone citate: Cecilia Bellini, De Michelis

Luoghi citati: Roma