Pazzie per un distintivo di Giampiero Paviolo

Pazzie per un distintivo Una giornata di scambi tra i collezionisti del calcio Pazzie per un distintivo Nella sede dello Juventus Club si sono riuniti appassionati giunti da tutta Italia - C'è chi è disposto a spendere anche un milione per la maglietta indossata da un fuoriclasse La contrattazione è serrata, i due discutono fitto fitto, scambiandosi parole che sembrano rasoiate. In ballo c'è un Tonno simbolo coniato nel 1946: è uno dei distintivi calcistici più pregiati. Ma Antonello Pistoiesi, che osserva la trattativa con fare distaccato, esibisce un Ambrosiana Inter del 1938, roba da amatori, secondo lui •sema prezzo». La raccolta dei distintivi è la più frequentata tra le molte che ruotano attorno al mondo del pallone. Ieri, nella discreta sala dello Juventus club di via Bogino, i collezionisti italiani si sono riuniti, per rinnovare le cariche sociali certo, ma soprattutto per scambiarsi impressioni, esperienze e naturalmente pezzi più o meno appetiti. Non erano molti, come non sono molti (un centinaio) gli iscritti alla Federazione nazionale: il sommerso di questo settore è ben superiore, si parla di oltre mille appassionati. Un piccolo esercito di impiegati, operai, dirigenti e pensionati, perfino di casalinghe, che nei ritagli di tempo inseguono con tenacia la casacca. indossata da Pulici nell'ultimo derby della sua carriera o il biglietto strappato e un po' liso della finale di Coppa Campioni. Hanno già rovistato solai e sgabuzzini degli amici: a casa, gelosamente custoditi, conservano la raccolta di figurine del '61. proprio quella che a tredici anni avevano gettato nella spazzatura perché cominciavano a sentirsi adulti. Un infermiere di Belluno avrebbe richiesto, per la prima edizione della Panini, 120 mila lire. Si può raccogliere di tutto, basta iniziare: Mario Beretta, di Monza, ha messo insieme in pochi anni 18 mila distintivi, compresi pezzi datatissimi e quindi preziosi. Marco Gargano, un ragazzo di Ponsacco, è quasi impallidito quando gli hanno detto che era presente anche Gian Claudio Bruno, il boss delle magliette, che a Centallo ne conserva quasi duecento: • Valgono molto quelle indossate dagli atleti. Ma si possono anche collezionare le riproduzioni ufficiali, in tutto e per tutto uguali a quelle da gioco. Soltanto non hanno il numero». Valutazioni? Dalle 50 mila al milione, addirittura al famoso «non ha prezzo». Cosi si dice per la maglia indossata da Furino nell'ultima partita della sua lunga carriera o per quella, autografata, di Sivori. Gianni Lavarello, rieletto per il quarto anno presidente della Federazione, si propone -un progressivo ampliamento degli orizzonti»: -Siamo ancora troppo pochi, anche se ci danno una mano alcune riviste specializzate. Dalle risposte ai piccoli annunci ci rendiamo conto che il mondo del collezionismo calcistico è molto vasto. Ma è difficile tenere i collegamenti». Molti canali sono quasi segreti. L'agenda del collezionista è piena di indirizzi: c'è il corrispondente spagnolo, che invia puntualmente i biglietti strappati delle partite più importanti; o quello tedesco che scambia le cartoline degli stadi e gli almanacchi del calcio; o ancora quello britannico, più fortunato perché accanto alle sedi delle società sorgono negozi specializzati che rispondono a ogni esigenza. Il sistema dello scambio è crudele, il neofita rischia di soccombere, alle prese con l'ipervalutazione dei pezzi altrui, o l'irrisione dei propri: • E' uno scotto da pagare, ci siamo passati tutti», ammette Piero Berti, genovese, segretario della Federazione. I più esperti si mettono in caccia fingendo scarso entusiasmo, a volte accettano il pezzo rincorso per anni come conguaglio per un doppione di nessun valore. E tutto avviene tra strette di mano e • ti ricordi, ci siamo visti al mercato di Milano». Soltanto quando i grandi scendono apertamente in campo l'atmosfera si anima, c'è perfino un discreto pubblico di inesperti collezionisti, che si scambiano occhiate e colpi di gomito. Si finisce con un -dai, ti pago anche il caffè» : il rarissimo distintivo della Volterrana, impreziosito dal fascio littorio, ha un nuovo proprietario. Giampiero Paviolo dssdcmngscispsscccsccs a i

Persone citate: Antonello Pistoiesi, Furino, Gargano, Gian Claudio Bruno, Gianni Lavarello, Mario Beretta, Piero Berti, Pulici, Sivori

Luoghi citati: Belluno, Centallo, Italia, Milano, Monza, Ponsacco