A difesa di Rigoni Stern

Scacchi A difesa di Rigoni Stem Rigoni Stern non ha certo bisogno di un difensore d'ufficio, ma la lettera apparsa domenica 19 ottobre a firma del signor Giovanni Quartara — rubrica: «Lettere della domenica» — mi suggerisce amare riflessioni sulla aridità spirituale e sulla confusione di idee di una parte dei giovani d'oggi; che — certamente — il signor Quartara è giovane. Non so quale concetto egli abbia di patria, ma se lo mette sullo stesso piano del servilismo, della mancanza di personalità e di dignità umana, della «brama ossidionale» (leggi: guerrafondaia), vuol dire che di patria ha un concetto ben misero e aberrante. L'amore per il proprio paese, per le radici ancestrali della propria cultura è un sentimento naturale, che aiuta a comprendere e rispettare l'analogo sentimento di coloro che appartengono ad altre etnie e a diverse culture. Non e un moto dello spirito da contrapporre alla «dignità della persona propria ed altrui», com'egli asserisce, anzi, ne è un presupposto. Per quanto concerne il riferimento a fascismo e nazismo, il signor Quartara dimentica che allo scoppio della guerra la nostra generazione aveva vent'annì e, pertanto, è un po' difficile considerarla responsabile delle follie nazi-fasciste; per niente siamo stati rinchiusi in lager germanici, mentre altri si sono dati alla montagna. Luigi Bressan, Milano

Persone citate: Giovanni Quartara, Luigi Bressan, Quartara, Rigoni, Rigoni Stern

Luoghi citati: Milano