Assolti dopo tre anni

Assolti dopo tre anni Settimo: si è «sgonfiato» lo scandalo del Palazzo d'oro Assolti dopo tre anni Il giudice istruttore ha scagionato dall'accusa di interesse privato in atti d'ufficio l'ex sindaco Tommaso Cravero ed il suo vice Giovanni Ossola, ancora oggi in carica SETTIMO — L'indagine del magistrato, delicata e complessa fatta di perizie e di controperizie, è durata tre anni. Ora tutto è stato chiarito e il giudice. Aldo Cuva. ha chiuso l'istruttoria con una sentenza di piena assoluzione per tutti gli imputati. Si conclude cosi la vicenda del palazzo comunale -d'orodi Settimo, finita sul tavolo del magistrato dopo una serie di insinuazioni più che di accuse, sollevate In Consiglio dall'opposizione. Lo -scandalo- scoppiò quando la giunta presentò per l'approvazione una variante del progetto di ristrutturazione della vecchia scuola elementare Oiacosa. destinata a sede municipale. Si trattava della sistemazione del centro elaborazione dati e del rifacimento del tetto. non'-pVevisti nell'originale: 11 costo dell'opera, dapprima previsto in un miliardo e 230 milioni, raggiunse i due miliardi e 450 milioni, secondo 11 vicesindaco Ossola, i quattro miliardi secondo il capogruppo liberale Marino Montarolo che considerava anche gli interessi per i mutui. Su queste cifre ci furono polemiche feroci tra maggioranza e opposizione e il voluminoso dossier, per Interessamento del Comitato regionale di controllo, venne trasmesso alla procura. Nell'estate dell'84 arrivarono le prime comunicazioni giudiziarie al sindaco di allora Tommaso Cravero e al suo vice Giovanni Ossola che ricopre lo stesso Incarico nella giunta attuale, presieduta da Fenoglio. Nel confronti di Cravero, comunista, e Ossola, socialista, l'accusa era di interesse privato in atti d'ufficio e qualche mese dopo l'imputazione venne estesa al progettista e direttore dei lavori. Ciro Semeraro, di Torino, ed ai quattro titolari dell'impresa di costruzione Fratelli Romeo di Torino. In due anni i periti, nominati dal giudice, hanno rivisto il progetto, gli appalti, confrontato prezzi e fatture per concludere che la lievitazione dei costi dell'opera era dovuta essenzialmente ai nuovi lavori effettuati. Di conseguenza nella sentenza di proscioglimento il giudice Cuva scrive che «net confronti di Cravero e di Ossola nulla è emerso a loro carico-. Anche l'accusa che riguardava l'ingegner Semeraro di -aver favorito l'impresa Romeo predisponendo un progetto volutamente carente per poi variarlo e concordare nuovi prezzi implicitamente maggiorati- è completamente caduta. Cravero e Ossola hanno appreso con soddisfazione la conclusione della vicenda. -Non avevamo dubbi — hanno commentato — che tutto sarebbe finito in una bolla di sapone-. Già un anno fa un'analoga inchiesta della magistratura per presunte irregolarità in una serie di opere pubbliche si era conclusa con una assoluzione generale dei 32 imputati (amministratori, funzionari comunali, impresari e progettisti).

Luoghi citati: Ossola, Torino